> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Ristorante Santuario della Bastia Via Salvarezza 45 16012 Loc. Bastia, Busalla (GE) Tel. 010.9648702 Chiuso il Martedi', consigliata la prenotazione. Data recensione : 11/2005 In occasione di una visita da parte di nostri amici romani torniamo volentieri per la nostra quarta visita in questo ristorante che si trova praticamente dentro il santuario della Bastia, a Busalla, una localita' dell'entroterra genovese. Il ristorante si presenta con semplicita', si nota subito l'assoluta pulizia soprattutto per quanto riguarda i servizi , cosa che a me ispira subito fiducia. La costante dell'arredamento sono gli ippopotami, passione di uno dei due soci. Ai fornelli lo chef Yuri Risso, che e' stato spesso presente alla trasmissione di rai 2 "la prova del cuoco". Devo dire che venuto a conoscenza di questo, per una forma forse stupida di snobbismo, mi ero trovato a storcer la bocca, ma poi assaggiando i suoi piatti mi son dovuto in gran parte ricredere. Per un misunderstanding avevamo prenotato per il pranzo della domenica, ma al sabato ci siamo accorti dell'errore ed abbiamo chiamato spostando la prenotazione alla cena, da parte loro nessun problema, anzi sono riusciti ad alleviare il nostro "imbarazzo". Ci presentiamo puntuali e veniamo fatti accomodare nella sala piu' piccola assieme ad un'altra tavolata di persone. Saremo gli unici due tavoli per quasi tutta la sera, solo molto piu' tardi arrivera' un terzo gruppo. Ci viene proposto il menu, stampato quotidianamente, molto chiaro e dettagliato. Arriva anche la lista dei vini, a mio avviso notevole, suddivisa secondo zone geografiche e con qualche informazione in piu' su ciascun vino. Lasciamo ai nostri ospiti la scelta del vino, puntano gli occhi su un barbera, purtroppo non ricordo il produttore, comunque si rivelera' una scelta azzeccata. L'acqua e' di quella depurata. Passiamo ad ordinare gli antipasti, io scelgo un tegamino di scamorza affumicata, speck, rucola e pere, la mia compagna l'insalatina tiepida con formaggio di capra e lardo di colonnata al miele, altri hanno scelto l'insalatina tiepida con melanzane grigliate e scamorza alle mandorle. La scelta migliore, a mio avviso, e' stata quella dell'insalatina tiepida con formaggio di capra e lardo di colonnata al miele, il mio tegamino, pur se notevole non mi ha soddisfatto quanto l'altro antipasto. Passiamo ai primi, io scelgo le tagliatelle al cacao con speck, uvetta e zafferano, altri gli sfrigoli di castagne al ragu' di antilope e bacon croccante, altri i taglierini al doppio burrocon funghi porcini mantecati nella forma di parmigiano. Anche qui ho avuto la sfortuna di incappare in un primo che per gusto mio, mi ha soddisfatto meno dei taglierini al doppio burro, che sia per bonta' che per la teatralita' della presentazione rimangono una delle migliori cose di Risso. I secondi, e qui accade un episodio, che secondo me e' importante per creare un rapporto di fiducia tra il ristoratore ed il cliente. Uno dei nostri ospiti chiede come secondo i medaglioni di cervo in crosta aromatica di pane su crema di patate; il titolare si scusa e sconsiglia il piatto perche' la carne, pur buona, non ha la "consistenza" giusta per quel tipo di piatto, e quindi consiglia di scegliere qualcos'altro. Viso deluso del nostro ospite che vorrebbe comunque provare il piatto, a questo punto il titolare suggerisce una soluzione, portera' il piatto in modo che lo si possa assaggiare ma senza caricarlo sul conto, Il piatto si rivelera' comunque ottimo e sul conto non ve ne sara' traccia. Che dire? Non mi era mai capitato che un piatto venisse sconsigliato "per una lieve imperfezione" e soprattutto che comunque non venisse caricato sul conto, pur rivelandosi invece pressoche' perfetto. Tanto di cappello. Io scelgo l'agnello fondente al miele con sformatino di cous cous, altri la tagliata alla rucola con vinaigrette all'aceto balsamico ed altri il fritto misto alla piemontese salato e dolce. Tutto veramente ottimo. Seguono i dolci, io una bavarese al frutti di bosco, non sono un particolare estimatore dei dolci e forse per questo non mi pare al livello di tutto il resto della cena, pare che il cheescake al cioccolato fosse notevole. Caffe', grappe (ovviamente una notevole scelta). Alla fine il conto sara' di 40 euro a testa. Beh non male per una cena di qualita' e due ottime bottiglie di vino Note: Gli antipasti hanno mediamente un costo di 7,80 euro, il piu' costoso 8,20; i primi 8,20 il piu' costoso 8,80; i secondi variano dai 10 euro del fritto misto ai 17 del filetto di angus alla rossini con medaglione di foie gras e salsa al porto, mediamente restano sui 13 euro; i dolci 6 euro; l'acqua 1,50 euro; i digestivi 3 euro; nota piacevole non esiste la voce coperto. Riepilogando, per me, forse non una delle serate migliori di Risso (che si e' fatto vedere solo a fine serata ed e' fuggito, mentre normalmente si ferma a chiacchierare piacevolmente illustrando i piatti) sopperita comunque dalla presenza sempre discreta e puntuale del socio che si e' fermato a lungo per spiegare i piatti e dissertare di vini e materie prime con i nostri ospiti. A mio avviso un luogo dove il rapporto prezzo-qualita' e' molto elevato. Max Morando |