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Osteria da ö Colla
Via alla Chiesa di Murta 10 a Murta (Bolzaneto - Genova)
Tel. 010-7408579
Data recensione : 10/2005


Si esce dalla A7 a Bolzaneto, si prende la strada in direzione Madonna della Guardia e, appena passato il Polcevera, si ritorna verso Genova sulla riva destra del torrente. Dopo circa un paio di chilometri, al terzo semaforo, si prende la strada a destra che sale verso Murta. Si prosegue in salita per circa tree chilometri e si arriva sulla piazza della Chiesa di Murta, al capolinea del 74. si parcheggia e si fanno ancora venti metri a piedi nella salita alle spalle della chiesa.

L'Osteria ha smesso i suoi panni popolari ed è diventata un accogliente ristorantino con vista sulla vallata. Si entra in quella che un tempo era la terrazza dell'osteria e oggi è la sala da pranzo, con una bella vista sulle colline della Val Polcevera verso Sud. I pochi tavoli rotondi sono ben distanziati e consentono una buona conversazione anche a gruppi di 8 - 10 persone.
Siamo arrivati in una serata uggiosa di Ottobre, fuori "beixinnava". Il sorriso e l'esuberanza di Mauro ci hanno messo subito di buon umore, insieme agli aromi che venivano dalla cucina. Stefano, Ornella e gli altri amici erano già arrivati e si erano appena seduti.

Stasera è una cena "a tema": baccalà. Si comincia con Crudo di baccalà con panzanella al pomodoro e riso giapponese, molto delicato ed equilibrato nei sapori, poi Cotto di baccalà su purea delicata di patate e tuorlo d'uovo rassodato, elegante e raffinato, infine Mantecato di baccalà nel piquillo (peperoncino leggermente piccante) per chiudere gli antipasti. Elegante ed originale il piatto di presentazione, rettangolare ed allungato, da cornice alle tre porzioni. Niente male l'olio richiesto per abbinarlo al secondo antipasto. Per primo Gnocchetti di baccalà al pesto, estremamente delicati e morbidi (gli gnocchi sono stati lavorati mescolando il baccalà alle patate durante la preparazione) e conditi con una giusta quantità di vero pesto alla genovese, preparato nel mortaio - lo si vede dalla dimensione delle particelle di basilico e formaggio - dal colore marmorizzato e dal sapore appena accennato dell'aglio, pestato insieme ai pinoli. Segue il piatto forte, Filettino di baccalà con panure aromatica e brunoise di verdure, nuovamente un piatto per nulla aggressivo né volgare. Per finire il dessert, Cannolo ripieno di ricotta, crema pasticcera e macedonia di frutti di bosco.

I vini sono compresi e già selezionati da Mauro: ci apre una buona Malvasia doc dei Colli Piacentini con gli antipasti, sapida e leggermente aromatica. Con gli gnocchi ci ha aperto un Soave toscano, eccellente, con sentori di pietra focaia netti e persistenti. Con i dolci infine un buon bicchiere di Recioto e poi caffè e distillati vari per finire.

Dalla sala da pranzo si può passare direttamente alla vecchia osteria che è rimasta immutata, con il bancone per la mescita dei vini e la vecchia saletta e la cucina in fondo al corridoio alle spalle del banco bar. A proposito di cucina, un plauso al cuoco, Andrea, per i piatti saporiti e non banali, ma senza tocchi di eccentricità.

Da approfondire l'assortimento degli oli extra vergine nazionali, tutti buoni e alcuni eccellenti, da approfondire anche i mieli e i formaggi che i due ragazzi sono in grado di presentare e proporre ai clienti. Di buon assortimento anche la carta dei vini, che consente abbinamenti azzeccati con le proposte di Andrea dalla cucina. Abbiamo speso 28 Euro a testa per una serata deliziosa.


Luigi Bellucci