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Ristorante Al Cambio
Via Stalingrado 150 Bologna
Telefono : 051.328118
Data recensione : 10/2005


Punta di diamante della ristorazione cittadina, in pochi anni si e'
costruito dal nulla una fama meritatissima e veritiera. Merito
ovviamente di Massimiliano Poggi e della sua indubbie qualita'. Per
chi non lo sapesse, siamo in zona Fiera, non in centro, quindi e' bene
informarsi prima della situazione fieristica di Bologna sopratutto se
ci si vuole andare a pranzo. Accanto c'e' l'Hotel Maxim ma l'entrata
del ristorante e' separata. Non voglio dilungarmi sugli arredi e
sull'ambiente, di recensioni in giro ce ne sono ormai parecchie e
molto dettagliate a riguardo. Da qualche anno e' stato tutto
rinnovato, a me piace sopratutto l'entrata, sembra un salottino pur
essendo un tutt'uno con la sala da pranzo.

E' venerd́ sera e la sala e' quasi al completo, il personale (maitre-sommelier e due ragazze)
sono indaffaratissimi, qualche lentezza e' comprensibile. Sprofondo
nel menu' per almeno 5-10 minuti, l'ordinazione per me' e' un parto,
e' una cosa che mi richiede concentrazione, infatti sono sempre
irritata dalle persone che pretendono di chiaccherare quando la carta
e' stata gia' posto sul tavolo :-) Veniamo al menu': ammetto che non
ho molto capito come funzionano le degustazioni, infatti c'e' scritto:
Degustazione di terra, composto da antipasto, primo, secondo e "dolce
a scelta dalla carta", 46? e Degustazione mare con 2 antipasti, primo,
secondo e dolce, 50?, non ho nemmeno chiesto spiegazioni perche' avevo
gia' puntato alla carta, ma a parte aver capito che sono per due
persone, la scelta fra i piatti e' del cliente o sensibilita' dello
chef ? non si capisce.

Aspettiamo un pochetto per la carta dei vini, ce n'e' una sola per
tutta la sala, (evvabbene che e' un librone bello grosso, ma non
e' un po' pochino, uno solo ? e se arrivano 4 tavoli in
contemporanea ??) qui una mia piccola critica personalissima (essenno'
che recensione e' se non critico nulla ?) l'Emilia Romagna non e'
granche' rappresentata, io penso sempre che un ristorante debba prima
di tutto proporre i vini del suo territorio, e' una mia chiamiamola
fissazione, e, nella carta dei rossi nostrani non ho trovato una
grossa scelta... certo il libro e' enorme, ci sono anche vini esteri,
nulla da eccepire. Comunque abbiamo puntato subito, con estrema
soddisfazione, all'Achab (Pinot Nero) della Luretta (2000). Intanto
arriva il benvenuto dello chef:

- Crema di melanzana, sorbetto di cipolla, zabaione al parmigiano.
Aveva il solo difetto di esser troppo piccolo :-)) sublime, con un
altro boccone avrei analizzato meglio il tutto, notevole il gioco
della differenza di temperatura con il sorbetto di cipolla poggiato
sopra, la consistenza veniva data da un piccolo crostino immerso nel
tutto.

Cito subito l'unico deficit della serata: l'acqua naturale, da sempre,
nel locale, l'acqua viene servita nelle caraffe ed io ho un unica
idiosincrasia (nel cibo non ne ho quasi nessuna, quindi compenso) bevo
solo acqua ferma, fermissima, uliveto e fiuggi io le sento frizzanti,
questo per dire che il depuratore d'acqua deve aver qualcosina che non
va, o magari e' un sapore voluto, ma, per darvi un idea, sembrava
acqua fiuggi aperta da qualche giorno. Penso di averne bevuto un
bicchiere scarso perche' non era affatto buona, il mio ragazzo beve
anche acqua frizzante ma anche al suo palato, mi ha detto, aveva
qualcosa che non andava. In ogni caso non ho rotto le scatole a
nessuno ed ho continuato a bere vino. :-) Veniamo al sodo:

- Sformatino di cardi, schiuma al parmigiano, salsa di mortadella.
Eccezionale, anche qui gioco delle temperature fra tortino, spuma e
salsa, un mix perfetto di sapori e consistenze.

- Chitarra "Malma" (ignoro cosa voglia dire) con salsa di anatra e
zucca: il cucciolino ha deciso di prendere un'altro primo al posto
dell'antipasto, visto che era molto indeciso. E come biasimarlo!!.
Meraviglioso: il sugo d'anatra credo sia il migliore che ho mai
mangiato e la cremosita' data dalla zucca lo esaltava ancor di piu'.

- Risotto mantecato alla cipolla, fegato d'oca e rosso d'uovo, minimo
per due persone. Favoloso, lo servono in quei piatti mangifici per il
risotto, che sono fatti a forma di cappello capovolto con la tesa
larga, notevole il risotto, quanto al fegato d'oca, sono di parte, lo
mangerei anche a colazione. Perfetto equilibrio dei sapori e giusta
consitenza e mantecatura del riso.
Al momento dell'ordinazione simao stati informati che c'era qualche
variazione su alcuni secondi, al posto della coda di manzo c'era del
capretto di Castel San Petro (e come perderselo ?) e se non erro,
Branzino al posto del Rombo. Bello, il fatto che ci siano variazioni
e' sempre una riprova ulteriore che un menu' procede con cio' che il
mercato offre al momento e non e' fisso e immutabile.

- Carre' di Agnello con le verze. Poetico: cottura perfetta al
millimetro, panatura croccante come deve essere, materia prima di
qualita' indubitabile, sapidita' magistrale.

- Capretto di Castel San Pietro, schiacciata di patate e bietole.
Sulle prime mi e' parsa una porzione un po' piu' piccola di quella
dell'agnello, ma alla fine, invece ero sazia, anche se una carne
cosi', come dire, fondente in bocca non l'avevo mai sentita in un
capretto, perfetto sia come cottura che come accompagamento, con
questa manteca di patate che ne smussava gli spigoli di sapore, tanto
da farmi dubitare che il piatto originario con la coda di manzo
seppure di fassona piemontese possa essere altrettanto buono ;-)

- Crema al forno con pera e gianduia. Siamo stati a lungo indecisi
perche' anche il tortino di marroni, sorbetto alle pere e salsa al
cacao era molto invitante, ma alla crema cotta fatico a dire di no,
abbiamo chiesto al sommelier di abbinare per noi un vino dolce, ci ha
portato uno Shams del produttore siciliano Ajello che utilizza il noto
mix di uve: Moscato, Catarratto, Inzolia, Grillo. E riuscendo
magicamente a sposarsi anche con il gianduia (che farciva la pera),
una piccola difficolta' nel riuscire a dividere la pera con il
cucchiaino, l'ho avuta, ma solo io, d'altronde il frutto deve essere
sodo, altrimenti sarebbe impossibile farcirlo, ma l'ho elegantemente
risolta, prendendo la pera per il picciolo, mordendola, e usando il
cucchiaino per la crema :-)

E' arrivata la piccola pasticceria pre-caffe' (non in doppio formato,
ma se e' una cena romantica e' carino dare un doppio morso ai vari
biscottini :-)
Caffe', miscela: Sinfonia 1 di Leonardo Lelli, davvero molto buono.

Veniamo ai prezzi, antipasti e primi hanno lo stesso prezzo, sui 13?.
Se non contiamo il vino (che senso ha una recensione che fornisce solo
il prezzo globale, comprensivo del vino ?) 60? a testa.
Posso fornire le informazioni sul resto della scelta ma viene ad
essere pressante l'esigenza per un locale di questo calibro di avere
un proprio sito internet con tanto di menu' (stagionalmente
aggiornato), non mi interessa affatto, come presumo a molti, prenotare
via internet il tavolo, ma nel 2005, anzi quasi 2006 un locale che si
rispetti DEVE avere un sito internet!!! Voglio peter sfogliare il
menu' da casa e decidere dove andare a mangiare la sera !! :-))

Antipasti: Battuta di manzo fassone piemontese, patate, capperi, olive
nere; Sgombro tiepido con pane al prezzemolo salsa di burrata e olio
di Brisighella; Calamari ripieni con crema di fagioli e puntarelle in
insalata; Zuppetta di pane al pomodoro con cappesante e cavolfiore con
olio alle olive nere. E un classico Piatto di salumi e parmigiano.
Fra i primi ci sono sempre le proposte tradizionali (temo che non le
assaggero' mai :-) di lasagne e tortellini; Tortelli di cicoria salsa
di cicerchie e salsiccia; Cannelloni alle bietole bottarga di tonno e
peperoncino; Timballo di gnocchi con orata spinaci e salsa alle
acciughe, Tortellini di carciofi e brodo di scampi.
Nel menu' c'e' anche una selezione di formaggi nazionali con miele.
Secondi (19?, 20? il pesce): Guancia di maialino rape brasate e salsa
al vino rosso; Rombo chiodato gnocchi di semolino allo zafferano cozze
e broccoli, Trancio di dentice alla erbe salsa di pesce e composta di
pomodori verdi e capperi

Fra i dolci (8?): i sorbetti alla frutta di stagione, pinza bolognese
con confettura di fichi e gelato alla liquerizia, budino di cioccolato
e ragu' di arance, Cassata all'italiana e salsa di lamponi, Sorbetto
al frutto della passione e campari con croccante al sesamo.
Non dovrei aver scordato nulla :-))


Ruggine