> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Ristorante Cecco Viale Francesco Forti 84 51017 Pescia (PT) Tel. 0572.477955 Data recensione : 09/2005 Un cambio di gestione senza traumi per uno dei ristoranti storici della Valdinievole; il locale è e resta uno dei punti di riferimento per chi vuol mangiare piatti tipici della zona senza sorprese e senza svenarsi. Il nuovo titolare, subentrato a Francesco Pacini ritiratosi alla meritata pensione, ha intelligentemente lasciato inalterata l'impronta del locale: stessi camerieri, stessa cucina, stessi piatti, stessi prezzi, oltre ad una carta dei vini rinnovata e finalmente più corposa e ricca di proposte classiche e alternative. Ma andiamo per ordine. Arriviamo (in tre: due adulti + bambina che, a parte il vino, consuma come un adulto) e veniamo sistemati nella nuova (in realtà ristrutturata) saletta al primo piano sul lato della piazza centrale di Pescia; sempre al primo piano dall'altro lato è in allestimento una saletta per fumatori. Dalla cantina scegliamo un Bruciato Guado al Tasso, uno dei migliori vini attualmente in circolazione in Italia quanto al rapporto qualità/prezzo, in carta per l'onestissimo prezzo di 20 euro. Tralasciamo la bambina (un antipasto di mare ed un risotto coi funghi veramete strepitoso), io e signora andiamo di pari passo, saltando l'antipasto e partendo con un primo piatto di spaghetti con gli ovoli; eccellenti: ben legati e con una giusta presenza dell'aglio a rinforzare il gusto dell'ovolo notoriamente un po' "deboluccio" per un primo piatto. La porzione (il che non guasta) è assai generosa. Secondo piatto: il classico mezzo polletto schiacciato al mattone di Cecco; invariato rispetto alle precedenti esperienze ante-cambio gestione: croccante, saporito, ben cotto... perfetto e ben accompagnato dai funghi fritti di contorno (impeccabili). Dessert (per tre) classico e senza pecche: una semplice ma ben fatta crostata al cioccolato con panna e fragole. Due caffè ed un whisky (Arlbeg, single malt di 10 anni dall'intenso gusto di torba) proveniente dalla vecchia "riserva speciale" del signor Dino, cugino dell'ex titolare. Conto finale: 92 euro in tre; poco più che in pizzeria. Chi si trova a passare dalle parti di Montecatini Terme e zone limitrofe non può mancare una visita a questo storico locale intimamente legato al nostro territorio. Alessandro |