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Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
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Piccolo speciale sui ristoranti di Berlino di James P. Sullivan (dal newsgroup it.discussioni.ristoranti, da noi proposto nel 2000). Berlino Agosto 2005 con cinque sere a disposizione e il proposito di trascorrere una serata importante e quattro più... abbordabili. Utilizzo tra le mie fonti alcune guide e il reportage su idr di s_man (dicembre 2004) che trovate qui: http://snipurl.com/gx2f Se dovete scegliere l'albergo, partendo dal presupposto che ad agosto anche la fascia alta risulta piu' avvicinabile, consiglio la zona di Mitte a Berlino Est (Friedrichstrasse/Unter den Linden). La maggior parte dei ristoranti di alto livello sono qua, raggiungibili a piedi (noi eravamo all'Hilton a Gendarmermarkt); la U-bahn è comoda e le zone più informali di Oranienburg Tor e Prenzlauer Berg sono abbastanza comode. Comodi anche gli eccellenti bus a due piani 100 e 200, utili per raggiungere siti turistici, e il bus per l'aeroporto di Tegel TXL, che passano sulla Unter den Linden. La leggendaria Ku'damm (la arteria principale di Berlino Ovest) invece mi ha fatto una pessima impressione: ormai una accozzaglia di fast food e negozi di souvenir. Parliamo ora di ristoranti, con un'ultima premessa: se siete abituati alla prima colazione sostanziosa l'hotel permetterà di saltare quasi pranzo (limitandosi a un panino agli ottimi Nordsee o un piatto leggero in un chiosco dei centri commerciali Lafayette in zona Mitte o il leggendario food centre del Kadewe in zona Ovest). Il budget potrà quindi quasi interamente essere dedicato alla cena. La prima sera optiamo per lo storico Lutter & Wegner di Gendarmermarkt (Charlottenburg 56). Cucina tedesca con forte influenza austriaca. Raffinata la terrina di salmone Selvaggio, mentre il Consommè è leggerissimo e ricco di verdura e carne. Imperdibile la classica WienerScnitzel (la nostra milanese insomma) abbinata ad un'enorme acidula insalata di patate. Con una bottiglia di Spatburgunder Konstanzer (24 ero), 1 sanPellegrino (6.50!!) e due buoni espresso il conto resta sotto i 90 euro in due. Molto consigliabile. Nella stessa zona Borchardt (Franzosischestrasse 47) e' uno dei classici di Berlino (13/20 Gault Millau 2004); come piatto di apertura prendiamo rispettivamente un eccellente Pate' di fegato d'Anatra su Pan Brioche e un Consommè più elaborato e sofisticato di quello di Lutter. Scegliamo come piatto principale un Filetto Black Angus con verdure scottate e un eccellente Rognone con vedure e mele affettate. Rinunciando al vino e prendendo due boccali di Pils il conto si attesta sugli 80 euro. Influenza francese e qualita' buona. Il locale e' un po' troppo affollato e come dappertutto c'e' veramente troppa gente che fuma. (Nonostante la suddivisione in parte smoking e no-smoking). Oranieburger Strasse e' una zona piu' modesta ma con locali molto interessanti. Purtroppo il Cafè Oren, locale ebraico vegetariano verso cui siamo diretti ' chiuso e verra' sostituito quest'autunno da un nuovo ristorante con le stesse caratteristiche, ma probabilmente di fascia più costosa. Ripieghiamo verso l'Hackescher Hof, in Rosenthaler Strasse 40/41, dove ci sono i famosi nove cortili in sequenza. La prima stanza, un caffe' bar e' molto caratteristica: al ristorante purtroppo la cucina non e' all'altezza: passabile l'Orata servita con delle buone taccole croccanti, ma il sottofiletto (Huftsteak) argentino e' proprio duro. A quel punto molto piu' corretta l'interpretazione della onnipresente catena argentina Maredo (ce n'e' uno anche in Gendarmermarkt). Con mezzo litro a testa di Paulaner Weiss e due espresso e senza antipasto ce la caviamo con 40 euro. Vau in Jagerstrasse 54/55 e' uno dei piu' importanti ristoranti di Berlino (stella Michelin e 17/20 G&M 2004). Lo chef Koljia Seberg fa una fusion intelligente tra cicina tedesca e mediterranea. Il locale e' moderno ed estremamente allegato e si estende in un lungo corridoio. Trovate alcune foto e il menu degustazione sul sito www.vau-berlin.de. Optiamo per un menu' completo (100 euro) e uno ridotto con due piatti in meno (78 euro). Decliniamo l'offerta di uno champagne come aperitivo (circa 12/15 euro a calice) e dalla ampia carta dei vini scegliamo un Riesling Schlossberg 2002 di Leitz (45 euro) che ci auguriamo possa accompagnare gran parte della cena. Un primo appetizer di calamaretti e sedano non e'particolarmente interessante, meglio il successivo assaggio di raviolo su verdure. La cena inizia con uno dei cavalli di battaglia: l'aragosta con mango e crema di olive. Perfetta la presentazione del crostaceo gia' pulito che spunta dalla sua corazza. Buono ed equilibrato, ma niente di geniale. Piu' originale la zuppa di cavatelli bianchi e neri con pesce fresco, pomodoro e curiose spezie asiatiche. Il primo secondo (non compreso nel menu ridotto) e' spettacolare: la variazione del piccione di bresse con fagioli e funghetti. Cottura perfetta, rosato e piacevolissime con una perfetta unione di sapori e immagine. Forse meglio ancora la guancia di Vitello con la senape contadina e verdure (tra cui le minuscole carote): si scioglieva veramente in bocca. Qui beviamo due calici di Cabernet Sauvignon austriaco F-A 1008, consigliato dal sommelier (molto valido ancorche' costoso a 13 euro a bicchiere). Corretto l'assaggio di Formaggio caprino con fichi, senape e chutney (non incluso nel menù da 78), accompagnato come tutta la cena da panini fragranti e gustosi. Il dessert è il sandwich di fragole con cioccolato, con bicchierino di menta e un ottimo gelato ancora di fragole. Ben presentato e valido. Con i due espresso viene servita una piccola pasticceria eccezionale (ottimi i mini-krafen). Ottima cena: i costi sono allineati ai ristoranti italiani, ma le bevande (acqua a 7.5 euro) contribuiscono inevitabilmente a rialzare il prezzo. L'ultima sera, scartato Refugium consigliato nelle rece sopra indicate piu' che altro perche' non volevamo ritornare sulla fusion francese, scegliamo il ristorante Mark Brandenburg su Mohrenstrasse. Corretta la zuppa di patate con pancetta, e un po' leggerina la crema di funghi con gnocchi di pesce. La Wienerschnitzel e' ancora piu' tenera di quella di Lutter, ma le patat fritte sono meno interessanti della Kartoffelsalat, ben presentata comunque con l'insalatina di soncino e pomodorino. Io prendo il misto Mark brandenburg: filettini di maiale, tacchino e vitello con squisite bratkartoffeln servite in padellino a parte. Birra scura alla spina ed espresso con discreta piccola pasticceria. Bell'ambiente, forse un po' troppo stile grande albergo, ma rapporto qualita'/prezzo di assoluta onesta' a 66 euro in due. James P. Sullivan |