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Enoteca Pinchiorri Via Ghibellina 87 - Firenze Tel. 055 242777 Chiuso tutto il giorno Domenica e Lunedì ; a pranzo Martedì e Mercoledì. Data recensione : 09/2005 XXIX secolo: la terra era completamente disabitata già da quasi 500 anni. Le mutazioni climatiche, l'inquinamento atmosferico ed alcuni incidenti nucleari avevano, infatti, reso il clima del pianeta tremendamente instabile, con danni irreparabili all'ambiente, sin dalla fine del ventiduesimo secolo. Ciò, unitamente allo sviluppo di nuovi, velocissimi, mezzi spaziali ed alla scoperta di un pianeta dotato di atmosfera abitabile, a quindici anni luce dalla terra, aveva gradualmente portato gli esseri umani a trasmigrare, sin dai primi del lontano 2203, su Qwerty (questo il nome del pianeta, omaggio ad antiche tecnologie, un tempo fondamentali, non ancora dotate di intelligenza artificiale e denominate computer, che richiedevano l'uso di una tastiera per l'immissione di dati). Il giorno di Natale del 2331, con la partenza dell'ultimo Spacebus, la Terra rimase deserta. Qwerty era una specie di Paradiso Terrestre: ambiente incontaminato, molte risorse naturali, nessuna nazione, guerra, differenza di casta o razza… insomma, si poteva condurre una vita quasi ideale, se non fosse che... col passare del tempo, le varie comunità formatesi spontaneamente sul piccolo pianeta, iniziarono ad essere sempre più irrequiete, insoddisfatte. Sentivano, come tutti gli esseri umani, da sempre, il bisogno di sapere da dove venivano, tornare a conoscere le loro radici, costasse quel che costasse. Fu così che, nel 2821, il Direttorio Planetario decise di mandare sulla Terra, per la prima volta da secoli, una serie di veicoli spaziali con equipaggi specializzati, al fine di portare su Qwerty alcuni elementi fondamentali della cultura terrestre, andati persi nella trasmigrazione. Quella che segue è la storia dell'equipaggio, formato da Alfa e Beta (sono i loro nomi in codice, ovviamente: il secondo è il capo della missione) della navicella destinata a raccogliere dati sull'arte culinaria e gastronomica. La cronaca comincia pochi minuti prima dell'atterraggio, quando, per entrare nel clima della vita terrestre, i due cuochi (questo il loro impiego su Qwerty) hanno appena finito di guardare un antico film terrestre (i titoli di testa erano andati perduti ma, pare, si chiamasse Blade Runner). Eccoci nell'abitacolo…: "ne ho viste cose… che voi umani… non potete immaginare… chissà cosa voleva dire quel replicante biondo" Disse Beta… "vabbeh, siamo arrivati, dai, scendiamo… no, non stare lì a metterti il casco che qui non serve… pensa, siamo sulla Terra, i primi dopo secoli… che emozione!". "Chissà dove siamo finiti? Non si capisce niente, è tutto buio… si vede solo quella grande Chiesa…" "Fammi vedere quel cartello… quanta polvere... illumina qui... Piazza Santa Croce… siamo a Firenze, Alfa, in quella che un tempo fu l'Italia… qui, se non sbaglio, una volta, tanti anni fa… c'era…" "Si, è vero, aspetta che consulto la banca dati… Enoteca Pinchiorri, via Ghibellina… gli strumenti dicono che è qui dietro, solo pochi metri. Chissà come doveva essere bello questo posto…" "Aspetta… guarda in che anni facevano da mangiare bene ed imposta la data sulla macchina del tempo, che voglio vedere cosa facevano" "Va bene Alfa, agganciati che ci trasferiamo al 30 agosto 2005… speriamo bene". In pochi secondi, i due cuochi venivano trasportati alla data indicata, alle 20.00 circa, ora locale. La città era appena illuminata dalla luce fioca del tramonto e dai primi lampioni stradali, trafficata, piena di gente, di turisti, di vita. "Avevo ragione, Beta: guarda che bello che era" "Ricordati, Alfa, questa è una serata di più di 800 anni fa, tu puoi vedere loro ma loro non possono vedere te, puoi memorizzare immagini, suoni e profumi ma non puoi toccare né prendere o spostare nulla". "Si, certo, lo ricordo… ehi Beta… guarda che buffo quel tipo in macchina… accipicchia come erano brutti i terrestri una volta, no, guarda, è proprio lui che è così, gli altri sono un po' meglio… cosa fa? Viene a mangiare qui da solo… dai Beta, passa al modo "lettura del pensiero", sentiamo cosa ha in mente… no, aspetta, sta parlando con qualcuno al… si chiamava telefono cellulare quel coso con quel primitivo auricolare? Ah, ho capito, sta parlando col ristorante… entriamo in macchina ed origliamo un po'…" "si, grazie, allora in Piazza Santa Croce ci sono… giro alla prima a destra… ah, ok, ecco via Ghibellina, si… ora ci sono… arrivo. Grazie delle indicazioni, il navigatore mi faceva fare un altro giro… eccomi… click… Beh, è proprio in centro, niente da dire, ma… in una viuzza così stretta… dove parcheggio? Vediamo… eccola lì, ma che ci fa fuori tutta questa gente? Cosa c'è, la notte degli Oscar? Aspettano un ministro? Ah, ho capito… è il valet parking… accipicchia che accoglienza… vabbeh, scendiamo… buona sera! Si, le chiavi sono dentro… ok… si, vi seguo. Però… bello il locale, un palazzo, direi, del '500, mi sembra che ci sia quasi troppo personale, non ho mai visto tanta gente in divisa dai tempi dei tre giorni per le selezioni per il servizio militare… come? Si, grazie, all'aperto va benissimo, col caldo che fa stasera… si, grazie, perfetto ma andrei un attimo a lavarmi le mani. Beh, niente di che questi bagni, strano, con tutta questa pompa magna… vabbeh… vediamo un po'… allora, Menù grande degustazione… ok, prendiamo questo. Come? Per i vini? Mah, fate voi…, assaggerei volentieri qualche francese, ovviamente al bicchiere, domattina ho una riunione e farla in galera sarebbe scomodo." "Hai visto, Beta? Hai visto che carte dei vini? Su tutta Qwerty ce ne saranno si è no dieci tipi… ma cosa se ne facevano?" "Alfa… come faccio a saperlo? Vedremo… hai sentito che dopo, se vuole, gli fanno vedere la cantina? Dai, non disturbare, fammi sentire cosa pensa". "Buono il pre antipasto, soprattutto l'acqua di pomodoro con i pezzettini di pane tostato… ah, buonissimi anche i vari tipi di pane che hanno portato, davvero bravi… per ora, niente da dire… ero prevenuto ma sbagliavo. Chissà coi vini cosa capiterà… ho visto certe cifre che non sono nemmeno riuscito a contare quanti zeri avessero… vabbeh… vedremo… certo che quel Morey Clus Luisant come aperitivo era davvero eccellente… però, quella carta delle acque minerali mi sembra un po' esagerata, anche il fatto che te ne mostrino l'etichetta come se fosse vino è un pò fuori luogo… comunque… oh, ecco il primo piatto". "Signore, questo è un fegato grasso cotto nel sale e leggermente affumicato, lo serviamo con cubo di mela, salsa di mela e pane alle prugne… come vino, avremmo pensato ad un Sauternes, uno Chateaux Climens del 1999. Buon appetito". "Grazie… assaggiamo un pò… beh, il cubo di mela è banale, la salsa di mela sembra un omogeneizzato per bambini, ma… ma questo fegato grasso è straordinario! Hallelujah! Finalmente qualcuno che si ribella alla moda del dolce a tutti costi… non solo, questo sale grosso sul bordo del piatto… assieme al fegato salato ed affumicato, perfetto… proviamo il Sauternes… eccezionale!!! Il miglior fegato grasso, forse, che abbia mai assaggiato. Speriamo sia tutto così. Aspetta che faccio una telefonata e faccio rosicare un paio di amici… si potrà telefonare? Si, guarda quell'americano con quella ragazza che avrà almeno trent'anni e sessanta chili meno di lui ed ha ordinato un Sassicaia bevendolo come fosse Coca Cola, come telefona… e guarda quel tipo col vestito bianco da piacione con quella aspirante velina… telefonano tutti… no, è più forte di me, vado nella saletta interna". "Ti pareva… sarebbe stato troppo bello… l'insalata di branzino al basilico con cetrioli, pomodoro e spuma di cipolla non era niente di che… buona ma… invece eccellente lo Chassagne Morgeot 2000 di Pillot, qui per i vini è meglio non stuzzicarli. Anche queste variazioni di fungo, buone per carità, ma… servire una crema di funghi con all'interno un gelato di funghi ed un fungo fritto va bene, ma, secondo me, a quel punto dovrebbero avere temperature e consistenze molto diverse, così in realtà non si sentono queste grandi variazioni… vabbeh, comunque siamo su ottimi livelli". "Signore, prima di passare alle carni ed al vino rosso, eccole degli agnolotti di ricotta, zafferano e cannella con ragù di gamberoni, pomodoro e menta. Buon proseguimento". "Buon proseguimento… vediamo… no, non ci siamo, scottano, temperatura completamente sbagliata, peccato perché la pasta è tirata molto bene ed è palesemente freschissima. La temperatura troppo elevata uccide i profumi… meglio aspettare un po'… riproviamo… no, ora la temperatura va meglio, ma il piatto ha perso freschezza… no, qualcosa non convince. Vabbeh, piatto sbagliato… avanti il prossimo, chissà che vino rosso arriva…". "Signore, di qui in avanti, ovviamente ad esclusione dei dolci, avremmo pensato ad uno Chateau Grand Puy Lacoste del 1995: può andare?" "Boh? Che gli dico? Che domande… gli dico di si. Assaggiamo… si, vabbeh, poi mi vengano a parlar male dei vini francesi… è la fine del mondo!" "Bene, allora, prima del piccione abbiamo una piccolissima porzione di stracotto di coda di bue al vino rosso e sfoglia croccante al pepe: la cucina raccomanda di rompere la sfoglia e mischiarla con la carne, in modo che quest'ultima assorba il pepe". "Mah, metterci il pepe sopra era troppo difficile? Comunque assaggiamo… ottima, davvero ottima, non capita spesso un piatto così equilibrato. La sfoglia spezzata ha un suo perché, facevo male ad essere scettico, dato che fornisce consistenza alla carne. Eccellente. Il vino si accoppia in modo splendido, devo ricordarmi i complimenti al sommellier. Non è un piatto che valga il viaggio ma… fossero tutti così… chissà il piccione cosa ci riserva. Eccolo… la descrizione non finisce più… petto di piccione grigliato e marinato, con patate rifatte del Mugello e la coscia candita. Beh, bravissimi! La coscia candita è splendida, ovviamente pochissima (non è che i piccioni possano avere delle cosce grandi come dei polli) ma straordinaria. Il petto di piccione ottimo e questo vino continua a migliorare… Non so se valgano le tre stelle, ma si mangia davvero bene. Dovremmo avere quasi finito… vediamo che succede, cosa vorrà questo cameriere giapponese?" "Ecco signole, questa è fonduta di taleggio con malmellata di peeele e liquiliiiziaaa" "Cosa fa, mi prende in giro? Chi lo sa, comunque, almeno, si sorride… che buona! L'idea è tradizionalissima… come diceva quell'adagio? Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere… ricordo mia nonna che me lo diceva quando avrò avuto cinque anni; ciao nonna, chissà dove sei adesso. Comunque, l'idea è, in realtà, una "non idea", ma l'esecuzione è perfetta, questa marmellata è tra le migliori che abbia mai assaggiato e si sposa perfettamente con la fonduta ed il vino. Bravi, proprio bravi. Anche il servizio, sino ad ora, ineccepibile. Sono curioso di vedere la cantina". "Beta, a vedere questo terrestre che mangia mi è venuta fame… proprio non possiamo assaggiare niente?" "No, Alfa, stai buono che voglio vedere i dolci. Stai memorizzando tutto, vero? Ricordati che entro un'ora dobbiamo essere tornati nel 2821 perché abbiamo il rendezvous con la base su Qwerty" "Si, non preoccuparti, è tutto qui, ogni sensazione, ogni profumo, ogni sapore, ogni pensiero ed ogni parola". "Signore… signore..., scusi, ecco i dolci. Abbiamo il piatto principale, che prevede un rotolo di frutto della passione farcito di gelato al cioccolato, una gelatina di fragola e yogurt al rosmarino. Poi, nei vari bicchierini e contenitori che vede sul tavolo, ci sono una granita di moscato d'Asti…" "Vai piano, disgraziato… vai piano che non mi ricordo nulla… niente, non ricordo esattamente, vabbeh, pazienza… quanti assaggi, saranno una decina. Beh, non ci avrei scommesso ma sono quasi tutti dal buono all'ottimo. Anche qui, nulla di inaudito, ma un ottimo modo di finire un pasto che, comunque, ricorderò molto volentieri". "Signore, se, come ha chiesto, ha intenzione di visitare la cantina, sarà un piacere accompagnarla" "Certo, vengo subito… si, ma quante cerimonie… comunque, andiamo a vedere questa famosa cantina". "Alfa, ora mi raccomando… memorizza tutto!" "Mi segua signore, passiamo prima a vedere le cucine, le abbiamo ampliate di recente, vede? Questi sono i nostri chef e da quella parte c'è l'area dedicata ai dolci e poi…" "Si, sarà, ma mi sembra che ci sia un'agitazione fuori dal normale, che hanno tutti da correre? E poi, dica quello che vuole, ma quelle di Vissani, Alajmo e compagnia mi sembrano ben più organizzate". "Ok, ora, scendendo da questa scaletta si accede alla cantina… sa, dopo l'incendio del 2003 abbiamo dovuto rifare molto". "Tutto qui? Si scende da una scaletta così piccola? Mah… Guarda, però, quell'impianto di climatizzazione, mica male… accipicchia quante bottiglie!" "Ecco, questa è la parte dedicata alla Cantina del Giorno. Qui teniamo solo i vini da consumare al bicchiere e, grosso modo, una bottiglia per tipo. In nessun ristorante al mondo può assaggiare al bicchiere dei vini del genere. Il sig. Pinchiorri ci tiene". "Ma questo è il Paradiso dell'etilista! Non ho mai visto nulla del genere… si, se facesse un po' meno di prosopopea nella presentazione sarebbe meglio, ma… guarda la zona dello Chateaux Petrus, ne hanno pareti intere, dal… leggo bene? Dal 1921? Incredibile, ma guarda ancora… pareti di Romanee Conti, di Yquem… dal 1891!!! Ancora, decine di tipi di Montrachet, pareti di Carrer d'As e poi… ma cosa sono quelle?" Magnum, Jeroboam, Nabuccodonossor (ma come si scriveranno, poi, i nomi di queste bottiglione?) E cosa dice? Sono le "numero uno" delle collezioni numerate… sono basito. Mi viene in mente cosa intendevano dire in quel film… Ne ho viste cose, che voi umani non potete nemmeno immaginare… Impressionante. Questo è un patrimonio dell'umanità… capisco bene quel replicante quando pensava a quei momenti irripetibili da lui vissuti che si sarebbero persi, "nel tempo, come lacrime nella pioggia". Come sarebbe bello riuscire a far vedere questa cantina a tutti gli appassionati e lasciarne memoria per il futuro". "Signore, come vede, anche se abbiamo corso, ci sono voluti venti minuti per vedere la nostra cantina, anzi, nemmeno tutta. Ne siamo davvero orgogliosi. Le farei ancora vedere le salette superiori e, se lo gradisce, la farei accomodare nella nostra saletta per un superalcolico". "Non siete convenzionati con la Polizia Stradale, che mi ferma appena salgo in macchina e mi fa fare la prova del palloncino qui all'angolo, vero?" "No, signore, ahah, questa è divertente… no, non siamo convenzionati. Un Port Ellen ha detto?" "Si, grazie". "Provvedo subito, oh, ecco il signor Pinchiorri, se vuole glielo presento ed intanto consuma il suo whisky" "E' gentilissimo, grazie ancora. Per favore, mi porti anche il conto". "Strano questo ristorante, diverso da quello che ti aspetti, fatto di eccessi, la cantina, il servizio, la location, tanto show off ma, per la verità, molta più sostanza di quanto pensassi ed una cucina molto equilibrata con almeno tre punte, il fegato grasso salato ed affumicato, il piccione e la fonduta con la marmellata di "peeeeele". Ci tornerei di sicuro, davvero. Sono contento di essermi ricreduto. Vediamo un po' il conto…" "Vieni Alfa, chiudi la memorizzazione che dobbiamo tornare su Qwerty di corsa, non possiamo arrivare in ritardo". "No, Beta, aspetta un attimo, fammi vedere il conto. Sono curioso di sapere quanti Qwertylioni si spendevano in quest'epoca per mangiare". "No, non abbiamo tempo, dobbiamo scappare. Sai che dalla riuscita di questa missione dipende l'esito delle prossime elezioni e che il Presidente del Direttorio, Silvio Qwerlusconi, si è raccomandato sulla puntualità…" "Dai, solo un attimo…" "No, dammi qua". In un attimo, l'equipaggio venne riportato nella Firenze abbandonata del 2821 e, di lì, alla navicella che ritroviamo nella sua rotta spaziale di ritorno. "Allora, Alfa, se smetti un attimo di mangiare, mi puoi dire se hai controllato di avere memorizzato tutto?" "Si, sto finendo… ehi, ma qui manca quella parte di quel signore di mezza età, elegante, che alla fine ha parlato col buffo terrestre. Ricordi che ti facevo segno di come fosse bello vedere quel signore parlare, spiegare, muoversi?" "No, Alfa, quella è una cosa che non si registra, non si memorizza, non si insegna e ci tocca lasciarla laggiù, sulla Terra che vedi allontanarsi sempre di più. E' quella cosa di cui a scuola ci parlano ogni tanto, è frutto di tante cose che, alla fine, sono genetiche, innate. Ce l'hai o non ce l'hai. Capisci di cosa parlo? "No, Beta, non ricordo di averne sentito parlare… cos'è?" "Classe, Alfa… si chiama Classe". JFSebastian |