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IL DESCO
Via Dietro San Sebastiano 7 Verona
Tel. 045.595358 Fax 045.590236
Coperti limitati; prenotare. Chiuso: dal 25 dicembre al 10 gennaio, Pasqua, dal 15 al 30 giugno, domenica e lunedì; in luglio, agosto e dicembre aperto lunedì sera.
Data recensione : 08/2005


E’ un venerdì sera ed io e la mia ragazza ci rechiamo a Verona per cenare al Desco,partiamo dalla provincia di Venezia credendo che i 100km e più che ci aspettano di strada valgano ben una serata in un ristorante così nominato. Nulla di più errato!

Veniamo al punto: entriamo,noto un signore vestito di bianco capelli brizzolati intento a “far di conto” con la testa china,che solleverà solo per darci un’occhiata, non spende nemmeno una parola per un saluto,costui scopro poi essere il titolare nonchè chef del ristorante Sig. Elia Rizzo. Restiamo da soli all’entrata basiti per la inesistente accoglienza,fin quando un giovane cameriere (passato di lì per caso!!) si avvicina e finalmente ci “accoglie”.

Nella prenotazione abbiamo chiesto la possibilità di avere un tavolo appartato essendo il compleanno della mia ragazza volevamo un po’ di “intimità”. Tralascio la poca cortesia di chi risponde al telefono..Con mio disappunto ci fanno accomodare ad un tavolino (molto –ino!!) ad una spanna di distanza da i due tavoli ai lati,in una sala dove regnava la confusione e le risa sguaiate di una TAVOLATA ben nutrita (circa una ventina) di turisti già prediceva una serata molto diversa da come l’avevo immaginata...il signor Rizzo ha quantomeno il buon senso o se vogliamo il buon gusto di non far mai preparare il tavolo alla mia destra così da preservare (hahaha) quel minimo di privacy che avevamo richiesto!!!! Ci vengono servite delle bollicine (non ho la minima idea di che vino si trattasse,non mi è stato detto e già la mia indisposizione non dava spazio alla mia curiosità...sopra il tavol-ino una spuma di gorgonzola davvero buona ed un pezzetto di burro mi tengono impegnato dopo che ci viene servito il pane (la prima volta mangiabile la seconda bollente...in un paniere che nulla ha da invidiare al paniere di un bar sport!)...è la volta del menù....anonimo,stampato in più lingue w la globalizzazione, menù degustazione poco invitante. Ordiniamo alla carta,

Pre-antipasto: gelato di funghi porcini su liquirizia mi sembra...difficile,sembrava di mangiare funghi omogeneizzati

appena usciti dal freezer!

Antipasto: 2 fantasia di pesci:

il piatto comprende una tartara di salmone su porcini....dominata dall’olio
baccalà mantecato.....cremoso,davvero squisito
scampo su lenticchie....troppo azzardato
capesante con purea mi sembra di cavolo....non male
un’ostrica...semplice senza nulla...ottima così

Primo: 2 stelle filanti con calamaretti zucchine e carote e olive taggiasche:
il piatto si presenta con un pugnetto di tagliolini al nero di seppia guarniti da
stelle filanti che altro non sono che zucchine e carote crude tagliate
a mo’ di tagliatelle con calamaretti sparsi.....piatto che non vale assolutamente
la cifra richiesta!!!!!

Secondo: io prendo il carrè di agnello con capesante...molto buono,ma tre pezzetti più
da menù degustazione che da piatto alla carta
la mia ragazza prende il filetto di San Pietro alla liquirizia...mi dice anche
esso molto buono

Piccola pasticceria buona

Dolce: 2 cioccolato bianco con banane etc...la mia ragazza non è riuscita a mangiarlo
dice troppo stomachevole...io l’ho trovato goloso,ma le banane dentro a quella
tazzina non fanno bella figura di sè,e diventano subito nere,cosa poco bella da
vedere.

Carta dei vini poco ispezionata,l’ambiente mi aveva davvero mal disposto...mi sono fermato su un SanVincenzo di Anselmi.
Ho chiesto un po’ di vino rosso per il mio carrè d’agnello,mi hanno servito senza darmi alcuna possibilità di scelta un Masi valpolicella discreto (il vino è un ripasso nelle uve di amarone).
Con i dolci ci hanno servito I Capitelli sempre di Anselmi...io lo trovo molto gradevole.

Acqua gassata se non ricordo male Panna..non tra le mie acque preferite però è ancora difficile trovare ristoranti che abbiano anche la carta delle acque...peccato!

SERVIZIO: l’ho trovato poco professionale più d’una volta ho dovuto chiedere che ci venissero versati il vino e pure l’acqua...il seau à glace era ben distante dal nostro tavolo!! la presentazione dei piatti sommaria e poco precisa..un po’ di impaccio in alcune situazioni non hanno certo favorito l’andamento della cena.

All’usicta di nuovo il signore vestito di bianco tutto preso a far di conto più che a presiedere ai fornelli...stavolta lo saluto io,gli porgo la mano e sebbene un po’ a fatica mi saluta...certamente per la prima ed ultima volta!!

CONTO: 257 euro così divisi: 20euro il vino,non sono stati messi in conto il bicchiere di rosso e i 2 passiti

5 euro l’acqua
232 cucina
a mio avviso non li vale


Alessandro