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Ristorante La Rucola Vicolo Strentelle 3 Sirmione (BS) Tel. 030. 916 326 Data recensione : 07/2005 Mai l'immagine di un cuoco italiano si è proposta così forte. Gionata Bigotti per il suo aspetto potrebbe passare tranquillamente per un cittadino del mondo grazie agli abbondanti capelli rasta che porta in testa accortamente raccolti durante il servizio in esuberanti cappelli alla Bob Marley. Gli splendidi tatuaggi ornano le sue braccia e l'incessante luccichio del metallo, che prendono forma di orecchini e piercing, illuminano il suo viso, conferendogli una personalità estremamente contemporanea, forte, ma paradossalmente non eccessiva. Potrebbe passare per qualche passerella o esser immortalato per Vogue, ma lo spettacolo, quello vero, Gionata preferisce esibirlo ai tavoli della sua Rucola, dove in un incessante sold out, tutte le sere manda in scena uno show gustosissimo e divertente, in un teatro per pochi eletti, dove lo spettatore siede solo in platea.. La sua carriera inizia nel lontano '89 dove ancora minorenne, la stampa nazionale lo battezza come "enfante prodige" della cucina creativa italiana, ma oggi, a 35 anni, la sua maturità lascia trasparire un istintiva consapevolezza delle potenzialità di ciascun ingrediente utilizzato. E così da una proposta culinaria che spaziava tra mille ingredienti si è giunto alla maniacale pulizia dei sapori, dove l'eccelsa materia prima trova eleganza nel più semplice degli accostamenti proposti, che all'assaggio, si rivelano una vera esplosione di sapore, caratteristica determinante per la riuscita di un ottimo piatto, dando vita a veri capolavori di gusto, creazioni, troppo perfette per essere analizzate al dettaglio. E così, mentre vi verrano servite diverse varietà di pane tra i migliori che possiate trovare in Italia, potreste imbattervi nella Tartar d'orata marinata cruda con crostini all'olio del Garda e carciofo bollito al balsamico. Dove il gusto particolarmente saporito della carne bianca e soda, al palato si rivela sontuosa, sciogliendosi in bocca come se fosse panna montata ma rilasciando dietro di se l'intenso sapore di mare, solo i crostini di pane spezzano la suadente magia, scoppiettando fra i denti riportano i piedi in terra, dove ad attendere, c'èra un "semplice" fiore di carciofo ad accoglierci. E mentre il servizio, perfetto, didattico, colto ed elegante gira per le sale da pranzo con enormi vassoi d'argento come se fossero presenze invisibili ecco giungere al tavolo delle Noci di cappesante gratinate al Franciacorta su passata di carote e olio al cerfoglio. Semplicemente tenere e succose, gli umori marini si integrano perfettamente con all'aroma pungente del Franciacorta. Abbinamenti che sprigionano l'eleganza della semplicità con sapori voluttuosi, ricchi e freschi, come il passato di carote, impreziosito dall'emulsione al cerfoglio che accarezza il palato come se fosse velluto. Ed ecco planare sul tavolo di servizio un altro vassoio, presentato dal personale con la consapevolezza di quello che stanno per servire: Tortelli ai gamberi con coriandoli di zucchine in guazzatto di mitili al pomodoro. Sono un piatto da celebrazione. Qui veramente ogni ingrediente lascia trasparire la sua immensa potenzialità, a cominciare dalla sfoglia che come uno scrigno avvolge sottilmente i bocconcini di grassi macruri, mentre uno di essi, salvato dalla farcia, mostrandosi aspetta solo d' esser divorato, ma non prima di essersi scontarti con la forte personalità del guazzetto di mitili al pomodoro. E mentre il pensiero, assorto ancora dai ricordi di quel piatto di pasta, giunge allo sguardo un divertentissimo Stecco di triglia in crosta di noci con frittatina di patate e cipolle. All'occhio potrebbe sembrare un simpatico ed enorme lecca lecca al gusto di pesce. Mentre la frittata di patata e cipolle potrebbe trarre in inganno, ricordando la classica merenda dei muratori, ma la sua soavità all'assaggio, scansa immediatamente quel pensiero fatto di rozzi paragoni e forchettata dopo forchettata, ci si rende conto che gli ingredienti all'apparenza rustici riescono a conferire un enorme sensualità. Perfino il morbidissimo letto di purè di patate contrastava alla perfezione la pelle dorata, lucente e croccante della triglia, volutamente insaporita da un trito di noci capaci di regalare intensi e piacevoli sapori di bosco ad un pesce di mare.. Ci sono degli chef che cadono di livello nei dessert ma non è il caso di Gionata. I suoi dolci sono intensi come tutti gli altri piatti, riuscendo a stupire con immensi fuochi d'artificio l'arte della piccola e grande pasticceria. Proprio affianco alla Rucola lo chef ha voluto realizzare il Rucolino, il laboratorio officina in cui può tranquillamente sbizzarirsi nelle sue ardite preparazioni, combinazioni e reinterpretazioni di alcuni grandi classici della pasticceria italiana. Un laboratorio che è anche punto vendita. Al termine di ogni pasto ci si sente appagati, tranquilli, divertiti ed immensamente eccitati per tutte quelle inaspettate cortesie che un grande locale di livello è in grado di regalare. E' proprio uno spettacolo, di quelli che fanno esaurito tutte le sere. E al termine di ogni rappresentazione c'è sempre una grande voglia di parteciparvi di nuovo. Pre dessert e piccola pasticceria. Coppetta ai lamponi. Se non avete stomaci deboli, potete vedere le foto dei piatti qui: http://ilgastronomoriluttante.splinder.com/post/5325403 questa volta sono riuscito a dare il peggio di me, Henri Cartier-Bresson si starà rivoltando nella tomba. Spesa Media 70? bevande escluse Muccapazza28 |