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Conti Roero Piazza San Ponzio 3 Loc. Villa Monticello d'Alba (CN) Tel. 0173.64155 Fax 0173.466928 Chiuso domenica sera e lunedì Data recensione : 07/2005 Anche il successore di Carlo Cracco ha lasciato le Clivie a Piobesi d'Alba e, da qualche mese si è installato in cima a Monticello d'Alba, paesino che domina le colline tra Bra e Alba. I Conti Roero è un delizioso ristorante ricavato nell'interno del castello del paese e i lavori fervono per completare otto camere che permetteranno anche una sosta di charme. Contemporaneamente verrà allestito anche un dehors, che francamente è quasi superfluo considerando il fascino e l'eleganza delle due salette ricavate all'interno impreziosite dalle volte con mattoni a vista. L'arredamento è quello classico dei ristoranti d'alto livello e il tovagliato dorato aggiunge una nota preziosa alla bella posateria e ai rafffinati servizi Villeroy & Boch. E' possibile optare per il menù degustazione a sorpresa che è offerto (ma solo per tutto il tavolo) a condizioni compettitive: 35 euro per quattro portate, 45 per sei piatti). Siamo in otto e i gusti eterogenei e la carta assai ampia ricca di specialità piemontesi alternate a piatti creativi di pesce di mare ci induce a non fruire di questa pur interessante opportunità. All'aperitivo preferiamo restare su un vino fermo e ci viene servitoun Arneis di Pio Cesare, invero non apprezzatissimo, in accompagnamento a una delicata quiche di zucchine in una crema leggera. Acqua, pani, girissini e focaccine sono serviti continuamente e in abbondanza, in posizione comoda per ogni commensale. Per antipasto prendo uno dei piatti più interessanti di tutto il pranzo: Bourguignonne 2004, un percorso di alcuni assaggi di carne e pesce appena scottati (girello, tacchino, filetto, tonno, gambero) ognuno con l'approppriato olio o salsina. Assaggio anche da mia moglie un abbondante e fresco carpaccio di tonno con pomodorini olive e verdure. Tra gli altri piatti dei nostri commensali mi pare appetitoso un tortino tiepido di patate e porcini e una composizione di polpo. Abbiniamo un Arneis piu' interessante: Bricco delle Ciliege 2004 di Giovanni Almondo. Come primo opto per una diversione territoriale e gusto degli ottimi spaghetti di Gragnano con pomodorini e calamaretti: fresco il pesce, perfetta la cottura e giusdta la sapidità. Leggermente meno interessanti gli agnolotti al prezzemolo di mia moglie: delicato il ripieno , ma la pasta non mi entusiasma. Gli amici, tra gli altri piatti prendono dei gnocchetti di patate con pomodoro e merluzzo e i classici tajarin con salsiccia che mi sembrano di consistenza e preparazione impeccabile. Ci trattiamo bene e qui abbiniamo uno Chablis 2003 di Albert Pic. Il mio secondo è un piccione rosato e succulento su una sorta di frittella di patate e con aglio abbrustolito. Mi sembra splendido il sotto filetto che alcuni scelgono, mentre non mi attira l'originale porchetta di coniglio. Tra gli altri piatti in carta il solito tonno scottato. Torniamo nel territorio bevendo un ottimo Roero di Funtanin di Canale. La carta dei dolci è spettacolare. Se non è propriamente originale la scelta di un tortino al cioccolato Valrhona (ma l'esecuzione è degna di nota), non ci si puo' perdere "Non solo Panna Cotta", che oltre al delicato dolce al cucchiaio abbina una deliziosa gelatina di fragole, fragole fresche e gelato al pistacchio, o i Sigari di Mascarpone al Whisky, Mou con la tazzina di crema al tabacco. Chi ha scelto la versione innovativa di Pesche, Cioccolato e Amaretto non si è pentito. I dessert per preparazione e fantasia sono i punti di forza di Fulvio. Abbiniamo l'interessante Loazzolo di Borgo Maragliano che oramai è tranquillamente ai vertici al pari dei più conosciuti vini di Forteto della Luja. Caffè per tutti con curata piccola pasticceria. Conto finale 480 euro in otto (cinque persone hanno preso tre piatti, tre persone quattro piatti; ovviamente appetizer e piccola pasticceria per tutti). Il giovane chef e la signora sono riservati e modesti ma molto cordiali. Alla prossima. James P. Sullivan |