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Ristorante Antonello Colonna
Via Roma, 89 Labico (RM)
Tel. 06/9510032
Data recensione : 06/2005


Cosa fa un ''grande'' locale? Voglio dire, quali sono i criteri per i
quali si può definire un locale '' grande''?
Oggi, da AntonelloColonna a Labico, lo abbiamo capito...

Il nostro tavolo era prenotato per le 12,30 ma partiamo da Roma verso
le 12,20 quindi sappiamo già che arriveremo in ritardo. Il traffico sembra
quello di Bangkok, e la mia inesperienza nel muovermi nella capitale mi
porta a scegliere il ''percorso breve'' che passa per la Casilina...
Morale della favola arriviamo alle 14 in punto, dopo aver avvertito che
saremmo stati '' un pò'' in ritardo.

Il sommelier esce per accoglierci visto che non troviamo il locale.
La sala è una sola, una ventina di posti o poco più, molto rilassante,
senza eccessi, semplicemente elegante.
Siamo gli unici due ospiti, ci scusiamo per il grave ritardo, ma ci
viene detto che non ci sono problemi, e sembrano davvero sinceri... Primo
bonus.

Subito dopo l'acqua arriva una pagnottella calda che il sommelier
trancia e serve, per smorzare l'appetito. Caldo e molto buono.
Ci si porgono i menu e la carta dei vini, e ci viene chiesto ''
possiamo offrirvi un aperitivo''? Questa volta, memore dell'ultima
avventura, faccio ben caso alla dizione. Si stappa un Philipponnat Rosè,
buonissimo e nel mio caso rabboccato almeno tre volte... NON ne troveremo
traccia sul conto, a riprova che non tutti affrontano questo argomento con
la leggerezza di altri... Secondo bonus.

La carta offre una discreta scelta per ogni portata, e c'è anche un
degustazione del giorno con numerose portate. Ci viene spiegato che il
degustazione è ''aperto'' ad ogni variazione e/o integrazione e non è
vincolante per ambedue i commensali... Terzo bonus, e smetto di citarli
perchè perderemmo il conto...

Il preantipasto è un delizioso millefoglie di vitello arrostito con
dei deliziosi funghi porcini croccanti, iniziamo benissimo.
Terrina di fegato con pizza e fichi, molto buono il fegato, perfetto
l'abbinamento con i fichi, di cui uno spicchio in tempura, ed il pan
brioche (la pizza), e ci stanno benissimo i filetti di arancio con
misticanza a lato del piatto.

Brodetto di fagiolini e vongole con crocchette di melanzane, non l'ho
assaggiato ma la mia compagna lo ha definito buonissimo.
Codini acqua e farina in zuppa di pane e vongole, delizioso, sapori
nettissimi, grande piatto.

Ravioli di pecorino e trippa alla romana, piatto che ha vinto il
premio come miglior primo dell'anno, e con pieno merito, una vera sinfonia
di sapori con una punta di mentuccia che ci sta benissimo.
Io prendo il petto di anatra con gnocchi alla romana, e veramente
molto buono, con un piccolo ma delizioso gnocco alla romana glassato con
un ragout di anatra eccellente. La mia compagna non aveva scelto un
secondo ma è stata omaggiata con delle foglie di bietola in tempura
servite su una purea di altra verdura (non ricordo, sorry), moooolto buono.
Il predessert è una piccola pallina di gelato di pesca in una sfoglia
croccante al cocco, in linea con tutto il resto.
La piccola pasticceria, una quindicina di piccole miniature, non sono
riuscito a trovarne una che fosse ''solo discreta'', erano tutte
perfette...

Lei prende il diplomatico con crema e cioccolato e caramello al sale,
sporzionato nel piatto dal sommelier per ''indicare'' il giusto modo di
degustarlo, è entusiasmante per il grande equilibrio, la nettezza dei
sapori e il perfetto equilibrio fra dolce, salato e amaro. Qui siamo
veramente ai massimi livelli.
Non da meno il Millefoglie, servito sbriciolato, con una crema
stupenda...

Il giovane Sous Chef passa a salutarci e ci porta due chupachups con
cioccolato e amaretto, anche questi sono buonissimi... rischio di
diventare monotono...
Due caffè fatti con la moka concludono il nostro lauto pranzetto,
verso le 15,30...

La carta dei vini mostra una grande passione e competenza, mi ero
meravigliato dei 3 Riesling tedeschi trovati alla Pergola, beh... qui ce
ne sono 7 o 8 solo di quelli tedeschi, senza contare gli austriaci... Sono
commosso... I ricarichi sono giusti e c'è una carta dei vini laziali che
conta oltre cento etichette!!! Credo basti a capire il locale...
E' bastato chiedere consiglio su quale Riesling scegliere per
instaurare un rapporto di simpatia con il sommelier, che ci ha coccolato
per tutto il pranzo, con grande professionalità e competenza, ma in
maniera semplice ed informale, dando al tutto un tono di rilassatezza che
raramente ho trovato da altre parti.

Spenderemo 170 euro per la cucina (conteggiato amichevolmente come
fossero 2 degustazioni, quindi con un certo risparmio sul reale) e 56 euro
per la cantina. Niente coperto, aperitivo offerto (mezza boccia di
champagne...)il caffè ad 1 euro cadauno, due calici di Solaria Ionica 1959
offerti con i dessert... che dire di più?

Siamo stati benissimo, NON un pelo nell'uovo (e a noi i peli,
capitano, se ben ricordate). In sala due professionisti affabili e
cordiali che hanno fatto tardi per servire noi due ritardatari , con un
sorriso straordinario e trasmettendo una grande professionalità, una
cucina che abbiamo trovato buonissima, un posto da ricordare e in cui
tornare. Perchè abbia solo una stella rientra fra i misteri delle guide...
La mia giornata era iniziata all'Hotel Ibis a Tor Vergata... sono
sceso in sala colazioni ed ho capito che la Michelin non fa solo gomme per
non-correre ai mondiali di F1, ma anche monoporzioni per la colazione...
in una sala squallida, con camerieri e cameriere che non rispondono al
buongiorno, e con le ''bibite'' che escono da una macchineta a
pulsantiera... roba da film dell'orrore... sono fuggito.
Meno male che a Labico mi hanno rimesso in pace col mondo...


Claudio