> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Ristorante Vecchio Fiume Contrada di Cima alle Case, Morbegno (SO) Tel. 0342/610248 Chiusura settimanale: martedì sera, mercoledì Data recensione : 06/2005 Zona ricca di tradizione a livello culinario ma povera di locali famosi a livello nazionale; questo viene segnalato positivamente, anche se molto succinteamente sia sull'Espresso che sulla guida del Gambero Rosso, e decidiamo che per pranzo fa al caso nostro. Si trova con facilita' ma il parcheggio e' un po' difficoltoso: il locale e' situato praticamente al limitare della zona a traffico limitato del centro storico, in un suggestivo palazzo antico. L'arredamento e' molto sobrio, su toni del bianco e del verde, senza apparecchiature opulente o eccessive sovrabbondanze di oggetitsistica varia, semplice, lineare. Il menu' e' scritto a mano ed anche questo si adatta allo stile lindo del locale. La scelta fra gli antipasti non e' affatto facile, prendiamo: una Terrina d'anatra "Vecchio fiume" servita con crostoni caldi (wow! non di pan carre') riccioli di burro, un poco di marmellata di ribes (credo, non posso giurarci) che risulta davvero ottima sia per consistenza e sapidita', un "Violino di capra con caprino fresco" eccezionali a dir poco, una materia prima da applauso e standig ovation. Come primo prendiamo del risotto con bitto e verdure, ci sono vari risotti nel menu' , ove il bitto campeggia giustamente come protagonista indiscusso, viene peor' richiesto un minimo di due persone per ordinarli. Il risotto e' proprio perfetto, mantecato con un bitto di tre anni con accanto qualche scaglia, ci vinene spiegato, di un sei anni. Un sapore intenso, bilanciatissimo con le verdure presenti nel riso che donano freschezza al piatto pur non essendone protagoniste. A Morbegno fa caldo si' ma non e' cosi' allucinante come da noi, certo che la polenta Taragna presente in menu' e' inaffrontabile ora come ora :-) quindi ne accantoniamo l'idea seppure con rammarico. Come secondo attira la nostra attenzione, perdonatemi la grafia ma non sono lombarda :-) il Chiscio' o Chisceu, questo ci viene descritto come un antenato degli sciatt, il formaggio viene cotto con una pastella mista con anche farina di grano saraceno. Ci viene detto che normalmente si serve con una insalatina. Mentre mangiamo il Chiscio' capiamo il perche' dell'insalata... e' una mina, ma buonissimo. Chiediamo cosa c'e' per dessert (nel menu' non sono elencati) e annuiamo ingenuamente su una selezione di assaggini vari... ulp!! praticamente ci arriva un piatto contenente 3 dessert in un colpo solo: una charlotte calda di mele delicatissima, un creme caramel davvero molto buono ed una mousse al gianduia in cui si sentiva in maniera netta l'intensita' della nocciola, buona ma pesissima; forse il quantitativo proposto di grossa quenelle era fin troppo esagerato per un sapore cosi' intenso ed una consistenza stile crema mou piu' che mousse (avete mai notato che nei piatti dal sapore intenso c'e' un quantitativo soglia, sotto il quale la preparazione e' sublime, e sopra al quale la stessa preparazione tende ad essere un filo stucchevole ?). Il tutto era ulteriormente corredato da un ciuffo di panna quasi solida che reggeva una decorazione di caramello e da una salsa di lamponi con ghirigori di cioccolato. Un piatto che difficilemente si puo' chiamare "assaggini", ma attraverso questo possiamo testimoniare che tutti i dolci del locale sono di ottima fattura :-) Caffe' per due con biscottini per i quali non c'e' stato spazio :-) Il conto 45 euro a testa. Ruggine |