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Osteria del Pomiroeu Via Garibaldi, 37 Seregno (MI) Tel. 036 2237973 Chiusura Lunedì e Martedì a pranzo Data recensione : 06/2005 Il locale di Giancarlo Morelli è sicuramente uno dei pochi degni di nota della Brianza milanese, anche se, purtroppo, vive di alti e bassi, più che altro legati alla stagionalità. La sua cucina, difatti, seppur con qualche spunto creativo interessante, è radicata sul territorio, e dà il meglio di sè nei freddi mesi invernali, coi formaggi, le carni, i risotti.. La serata è tiepida e tutti gli ospiti sono fatti accomodare nel grazioso dehors che dà sul cortile. Il servizio è stato attento e professionale per tutta la cena, con qualche sbavatura sul finire quando, diventati nel frattempo gli ultimi clienti, ci hanno un pò lasciato a noi stessi. La carta dei vini è piuttosto ampia, con buone scelte specie in Toscana e in Piemonte, e ricarichi tutto sommato corretti. Beviamo un ottimo Cerviolo rosso San Fabiano Calcina 1999 (37,50 euro). L'aperitivo non viene offerto (un Bellavista brut) e sarà sul conto a 6,50 euro. La carta delle vivande prevede un menu degustazione con 4 piatti del territorio (ricordo come antipasto la bresaola valtellinese) più appetizer e piccola pasticceria a 45 euro. Alessia ed io ordiniamo alla carta: 1) come appetizer una crema fredda (troppo) di zucchine con sgombro affumicato. Discreto. 2) Selezione di salumi Joselito con verdure in agretto dolce. Un piattino con il celebre bellota Gran Reserva, lombo, salame piccante e salame dolce. Sinceramente, a parte l'ottimo prosciutto, nulla di eccezionale, e dire che mi aspettavo molto di più da un produttore che è considerato, quasi unanimememnte, come il migliore di Spagna per i salumi Pata Negra. Le verdure, dolci, creavano un giusto contrasto alla sapidità dei salumi.(22 euro) 2a) per lei un semplice fiore di zucca farcito con ricotta di Marcianise su emulsione di pomodoro e timo selvatico. Discreto piatto senza particolare inventiva.( 12 euro). 3) vitello tonnato-tonno vitellato. Un antipasto di fattura più che buona giocato intorno al contrato carne-pesce. Il tonno era presentato in versione cruda, leggermente marinata, con una leggera salsa di vitello. Il vitello, invece, nella versione classica, a fettine con salsa al tonno (molto buona) e minuscoli capperi. Convincente. (18 euro) 4) risotto carnaroli con pisellini, casera estivo e lavanda. Un buon risotto, ben mantecato, dove la lavanda dava la giusta freschezza al piatto. I piselli riuscivano, nonostante il casera, a mantenere la propria identità gustativa.(12 euro) 5) guancialino con olio extra vergine di oliva, limone e cipolle rosse candite. Purtroppo il risultato finale è stato inficiato da una eccessiva cottura del guanciale. Leggermente perplesso anche sull'abbinamento con le cipolle rosse candite, che dopo qualche boccone rendevano il piatto leggermente stucchevole. Sufficiente.(22 euro) 5a) Filetto in crosta di erbe di montagna con patate alla mediterranea. Ho assaggiato anche questo secondo di carne, riscontrando una non eccelsa qualità della materia prima. La crosta, in realtà, non era tale, ma solo un trito di erbe montate con olio. Sufficiente.(24 euro) 6) Come pre-dolce una buona panna cotta con ristretto di frutti rossi, presentata in una tazzina da caffè. 7) Pesca melba in versione estiva con amaretto. Golosa versione della celebre pesca melba(sciroppata), con panna ed amaretto. Per gli amanti del genere.(10 euro) 7a) Insalata di frutta con sorbetto al cioccolato. deludente. La frutta (ciliegie, gelsi, mirtilli, fragole, pesche) tagliata in piccoli pezzi, non accompagnata da alcuna salsa, risultava assolutamente insapore. Buono, invece, il sorbetto al cioccolato.(10 euro) 8) Piccola pasticceria discreta, con 4/5 preparazioni differenti. Leggera delusione, dopo le precedente visite, che mi avevano, tutto sommato soddisfatto. Alti e bassi un pò preoccupanti, per un locale che vuole comunque essere un punto di riferimento per la ristorazione della zona. Il servizio, ripeto, è stato convincente, seppur con qualche lieve pecca (il vino ho dovuto versarlo un paio di volte da solo, prendendo la bottiglia da un tavolino d'appoggio fortunatamente posto vicino alla mia seduta). L'ambiente interno è curato, con colori caldi alle pareti, e bottiglie poste in bella evidenza nel corridoio che porta al bagno, che, seppur non bellissimo, è curato. Il conto, in cui è stato conteggiato tutto (anche il coperto a 4 euro), è stato di 184,50 euro così ripartito: 3 antipasti: 52 euro 1 primo: 12 euro 2 secondi: 46 euro 2 dolci: 20 euro 1 bottiglia d'acqua: 2,50 euro 1 bottiglia di vino : 37,50 euro 1 aperitivo: 6,50 euro 2 coperti: 8 euro Fabio Fiorillo |