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Uliassi Via Banchina di Levante, 6 Senigallia (AN) Tel. 07163380 Data recensione : 06/2005 L'ambiente è in stile "marinaresco-chic", con tonalità di blu e bianco in evidenza. Il locale, da poco ristrutturato, è molto accogliente. Il clima mite di inizio giugno ci spigne a cenare all'esterno, godendo della vista del mare e della spiaggia ormai deserta. I tavoli esterni sono scomodi, così come le sedie di legno non foderate. A locale pieno il servizio è, per questa fascia di ristorazione, sbrigativo e in alcuni frangenti poco attento. Nulla, comunque, che possa rovinare la nostra serata. La carta dei vini non è particolarmente interessante. La presenza, pure numerosa, di vini delle Marche è limitata alle ultimissime annate. Scarsa profondità anche su altre regioni e ricarichi variabili tra il 70% e il 100%. Optiamo per un Oslavje 2000 di Radikon a 53 euro. La carta delle vivande propone tre menu degustazione: sorpresa (90 euro), baccalà (75 euro) e crudi (70 euro). Seppure i menu non siano vincolanti per l'intero tavolo, optiamo entrambi per il "sorpresa" chiedendo due variazioni sul dessert gentilmente accordate. Terminata la consultazione del menu vengono offerti 5 piccoli appetizer (cannolo di mais e formaggio, mozzarella in carrozza, milanese di gamberi e mostarda di pomodori verdi, stecchi di parmigiano, caramella ghiacciata di frutto della passione) tutti tra il buono e il molto buono. Dopo un'iniziale ed eccessivamente lunga attesa, le portate arrivano in tavola nei tempi corretti: Tagliolini di seppia cruda con mandorle, alga nori e olio al sesamo Riuscito equilibrio tra la grassezza della mandorle e la pungente sapidità degli altri elementi. Molto buono. carpaccio di ricciola con latte di cocco e gambero, cipolle di tropea e gelato al riccio di mare Ben dosato il cocco affatto stucchevole, contrastato dall'altrettanto deciso sapore della cipolla. Il già squisito gambero crudo, diventa indimenticabile se gustato insieme al gelato di riccio. Un piatto dalla persistenza infinita. Molto buono. Esqueixada di baccalà di San Sebastian cucinato alla catalana Bocconcini di baccalà crudo con patate e salsa di olive taggiasche, pomodoro cipolle tropea. Piatto semplice, generoso e dagli intesi profumi. Buono. Rana pescatrice in porchetta e guanciale Il piatto meno riuscito della serata. Eccessivamente salato, con la pancetta sovrastante rispetto al resto. Discreto. Martin berasategui Piatto dichiaratamente ispirato dall'omonimo chef basco: due mazzancolle al vapore in un piatto composto da fragole, fave, petali di fiori, foglie di insalata, vongole e alla base una gelatina di acqua di pomodoro. Un apparente caos ricondotto ad un imprevisto ed esaltante equilibrio. Ottimo. Triglie melone foie gras quaglia porto Matrimonio riuscito tra i piccoli cubetti di foie gras e melone. Squisita la triglia. In un piattino separato una quaglia al porto, la cui presenza risulta poco comprensibile. Molto buono. Baccalà di San sebastian, purè e chips di patate Splendido il baccalà, mentre il purè è eccessivamente carico e le chips di patate sanno di bruciato. Discreto. Albanella di crostacei a bagno maria In un vaso di vetro a chiusura ermetica, vengono cotti a bagnomaria vongole, scampi, pomodori, sedano e aglio. Un piatto dagli odori e sapori intatti. Ottimo. Tagliatelle con raguse e tordo Molto buone le tagliatelle con raguse, come per uno degli antipasti è poco poco comprensibile l'accostamento con il tordo. Discreto. Petto di piccione, mele, spinaci e cotica soffiata Componente dolce in evidenza, soprattutto per la presenza invasiva di cannella. Cottura del petto di piccione perfetta. Interpretazione originale di un classico. Buono. Gelato al gorgonzola e granita di sedano Predessert rinfrescante grazie alla discreta presenza di gorgonzola non troppo invasiva. Gelato di zenzero, menta, zenzero caramellato e lemon tea ghiacciato Secondo predessert molto apprezzato. Baba gratinato ananas gelato di pistacchio salsa porto Squisito il gelato al pistacchio, buono e senza eccessivi alcolici il babà gratinato. Buono. Pralina di nocciole zabaione gratinato e granita al mandarino Il piatto è composto da piccoli pezzi di croccante, squisito gelato alle nocciole, allo zabaione e alla gianduia. In un bicchiere separato la granita di mandarino. Molto buono. Con i caffè viene proposta una mini-piccola pasticceria con bombolone di crema, tiramisu e Crème Brulè al caffè. Il conto finale di 246 euro è così ripartito: 180 euro - 2 menu degustazione 53 euro - vino Oslavje 2000 di Radikon 3 euro - una bottiglia d'acqua 5 euro - un caffè 5 euro - una tisana Sono stati gentilmente offerti: appetizer, pani, un calice di Eiswein 2000, 2 predessert e un whisky. La cucina di Uliassi sperimenta senza eccedere; senza cercare l'applauso a tutti i costi ma tentando di arrivare al cuore con sapori netti e autentici, magari esaltati da accostamenti arditi. Alcune volte gli riesce, altre no. Da qui una certa discontinuità tra le varie portate, alcune delle quali di livello assoluto, altre dimenticabili. L'evidente, anche perchè dichiarata fin dal menu, ispirazione basca non si traduce nella riproposizione acritica di tecniche importate, ma tenta una difficile sintesi con i prodotti del territorio e del mare, senza che questi vengano relegati a ruolo secondario. La tecnica c'è, la tecnologia anche, ma su tutto la materia prima resta protagonista e dunque riconoscibile. Singolare l'accostamento più volte rincorso tra pesce e cacciagione, conseguenza di una cultura gastronomica fondata sulle ricchezze del mare e della campagna. Esperienza gastronomica appagante e coinvolgente, da ripetere e consigliare. Prolet |