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La Pergola dell'Hotel Rome Cavalieri Hilton
Via Cadlolo, 101 00136 Roma
Tel. +39 0635091
Data recensione : 06/2005


Scrivere qualcosa di critico, consentitemelo, è molto più difficile
che tessere lodi e spargere incensi. A volte la colpa di una leggera
delusione è imputabile alle aspettative sbagliate o esagerate, ma quando
si parla di locali del livello della Pergola, alcune cose non possono non
esser fatte notare. Ciò che magari si potrebbe perdonare in altri locali
meno importanti diventa estremamente spiacevole se commisurato al livello
del posto ed ai costi niente affatto popolari...

Sono circa quattro anni che seguo con interesse e curiosità la
continua ascesa di questo locale romano, su cui tanto si è scritto. Lo
Chef nutre della mia simpatia, e come immaginavo la sua cucina è
decisamente al livello della fama che si è conquistata...
Non mi dilungherò troppo sulla descrizione dei piatti, sono stati
tutti di ottimo livello, magari non indimenticabili ma eseguiti molto
bene. Si nota una bella mano per gli abbinamenti fra verdure,frutti, pesci
e carni. Buonissimi i pani, deliziosa la piccola pasticceria, appena sotto
tono i dessert.
La carta dei vini è commovente per diversi aspetti, un pò per il
ricarico decisamente pesante su tante (non tutte) etichette, ma
specialmente per la profondità di annate di alcune bottiglie. Difficile
non lasciar correre la fantasia vedendo in carta un Cos D'Estournel del
1888, a 14mila euro, o del 1945... Difficile non invidiare chi potrà mai
stappare simili bottiglie... Ma ci sono anche vini molto interessanti a
prezzi decisamente vantaggiosi, come il Riesling 2000 Dr Loosen (ben tre
riesling tedeschi in carta, complimenti, mai visto prima... lo chef
tedesco ha saputo imporre il meglio dell'enologia di casa) ad 80 euro.

La serata era di quelle speciali, un amica giapponese da
riaccompagnare all'aeroporto per la partenza della mattina successiva, il
fidanzato che non la vedeva da un sacco di tempo, ed io (il terzo
incomodo...:-)) che ho suggerito il posto.

Si parte subito male con l'errore (al solito) nella dizione
''possiamo offire un aperitivo?'' invece del ''desiderano un aperitivo?''.
La differenza è sostanziale, so praticamente per certo che non mi si
regaleranno i due calici di Gosset Rose, ne l'analcolico della ragazza, ma
poi magari ci rimango male quando li vedo in conto a 54 euro... e ripenso
all'errore di dizione... Ma fin qui si rientra nelle brutte abitudini che
tanto si ritrovano a giro per i locali, anche importanti.

La cosa più grave della serata accade quando vengono serviti gli
antipasti. Uno dei commensali si è appena alzato per fare una telefonata
sul vicino terrazzo, il commis di sala arriva con la guantiera con i tre
antipasti e un cameriere li serve prontamente anche se manca uno dei
commensali, che comunque arriva di li a pochi secondi. Mentre ci viene
spiegato di cosa si tratta la ragazza nota su un medaglione di astice un
pelo (non un capello, ma una sopracciglia) lo fa notare a bassa voce al
cameriere, che non capisce. Lo ripete a voce un pochino più alta, ma
ancora il cameriere non capisce. Allora toglie lei il ''pelo'' e solo
allora il cameriere si accorge del fatto. Invece di provvedere
immediatamente alla sostituzione del piatto il cameriere ''chiede'' alla
signora se vuole che sia sostituito. Chi conosce i giapponesi saprà quanto
siano schivi e timidi, specie le ragazze, e lei dice che non importa...
Noi facciamo alcune battute su questo, il cameriere ancora ''chiede'' se
vuole sostituire il piatto. Onestamente trovo il fatto davvero
inqualificabile, per carità, non muore nessuno, ma non siamo alla
trattoria ''da Pippo'', siamo alla Pergola... Il piatto si cambia e basta.
Punto. Non si aspetta che venga chiesto.
La nostra serata è scorsa bene lo stesso, il meraviglioso Riesling
tedesco ci ha messo la giusta allegria, e altrettanto ha fatto la
bottiglia di Acini Nobili 1988 che ci siamo voluti regalare, ma questo non
toglie che il servizio di sala abbia delle sbavature non da poco.
All'inizio del pranzo la carta della ragazza e del mio amico non
riportavano i prezzi, come si conviene. Ma le carte delle acque, dei
dessert, dei caffè etc avevano tutte i prezzi (???). Abbiamo spesso atteso
che qualcuno rifornisse i nostri calici con il vino, e qualche volta lo
abbiamo anche dovuto chiedere... I pani sono stati riforniti
velocissimamente per una certa parte della serata, molto stancamente per
il prosieguo... Insomma si notano diverse sbavature importanti in sala, e
ovviamente me ne dispiace

L'ambiente è notevole, la bella terrazza che si affaccia sulla
piscina e sul parco dove suonava un orchestra jazz è servita a finire la
serata con un sigaro, una bella selezione di caffè e qualche buon
cioccolatino.

Insomma, peccato davvero per qualche stupidaggine nel servizio, che
ha un poco sciupato (ma solo un poco) una splendida serata. A questi
livelli, però, simili cose non devono accadere, qui un antipasto costa
come un intero pranzo in altri locali (e, sia chiaro, vale i soldi che
costa). Ma questo è solo un motivo di più per attendersi maggiore
attenzione... o no?
Antipasti a 45 euro, primi piatti a 36, secondi a 49, dessert a 27,
cantina 500 euro, ''possoffrireunaperitivo'' 54 euro, acqua 6 euro, 1
Cohiba robusta 30 euro (!), 6 caffè (di alto livello) offerti.
Per me, da adesso, inizia il ramadan.
Ci risentiamo a settembre, con tante nuove recensioni ''dell'altro
mondo'' ;-)))


Claudio