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Ristorante L'Airone
Viale Colombo 209 Lido di Camaiore (LU)
Tel. 0584.904612
Data recensione : 05/2005


Dopo una prima impressione molto positiva, torniamo a cena in questo
ristorante/albergo situato sulla via principale del Lido di Camaiore;
dotato di un piccolo parcheggio riservato e gestito da giovani del
settore (ma forse alla prima esperienza "in proprio"), si presenta
piacevole e vivibile. L'ambiente e' curato: la musica bassa, i colori
tenui e l'illuminazione creano un'atmosfera tranquilla e riservata, i
tavoli quadrati sono apparecchiati con gusto utilizzando materiali di
buon livello ma senza esagerare col lusso, lo spazio per una 50ina di
coperti e' sufficiente. Si sta bene, insomma.

Veniamo accolti immediatamente ed accompagnati al tavolino, i menu'
arrivano dopo circa 5 minuti di ambientamento. La scelta (pesce, carne
e pizza che a vederla al tavolo accanto sembra buona) e' piuttosto
variata, i piatti non banali hanno prezzi adeguati per il locale e la
zona; la carta dei vini e' abbastanza ampia anche se predominano i
nomi soliti e non c'e' molta originalita', mentre i ricarichi sembrano
modesti.

Ordiniamo antipasto e secondo e su consiglio del gentile cameriere
(co-titolare, credo) una bottiglia di Champagne Larmandier Bernier
Vertus (non in carta, prezzo a voce di 45 euro) che si rivela un buon
abbinamento: champagne con forti sentori di lievito, piuttosto
intenso, che non ci dispiace anche se le bollicione sono un po' troppo
evidenti, servito in tulipani medi e a temperatura adeguata.

Non offrono ne' appetizer ne' aperitivo. Ci arrivano:

Degustazione di antipasti di pesce (due porzioni)

Su piattone triangolare, 6 antipasti diversi in dosi generose: un cono
di tartara di tonno con erbette, se Dio vuole senza troppi condimenti,
un'altro tortino di pesce (branzino?) con verdure, un fiore di zucca
ripieno, un filetto di rombo con cipolline e pinoli (il meno
entusiasmante), tocchetti di baccala' e un altro filetto di pesce con
un bel po' di tartufo nero sopra. Quasi tutti accompagnati a creme di
verdure, salse o guarniture ad ottenere abbinamenti delicati e
piacevoli che ci confermano che la mano in cucina e' buona.


Gamberoni involtati nella pancetta di cinta senese (una p.)

Sono quattro bei gamberoni grigliati con la pancetta su una crema di
cipolla: piatto non nuovo ma ben realizzato, piacevole e saporito.
Volendo proprio fare un appunto avrei preferito una pancetta
lievemente meno salata, cosi' era forse troppo carica, ma si tratta
proprio di cercare il pelo nell'uovo.


Scampi (gratinati?) al pepe rosa (una p.)

Consigliati caldamente dal cameriere, a noi son piaciuti poco. Sono 4
scamponi aperti a meta' con su il pepe rosa (e altro che non ricordo)
e proprio la carne dello scampo e' stata piuttosto deludente, poco
salda e di un sapore intenso (pero' non ammoniacale) che non ci ha
soddisfatto. C'e' da dire che eravamo piuttosto pieni, e quindi facili
alla critica.

Un tortino di cioccolato con creme varie (una porzione in due piatti)

Piacevole e ben realizzato (e anche molto decorato): morbido e dolce
senza stuccare, non ha entusiasmato per originalita' ma si mangiava
volentieri.

Abbiamo chiuso con due rum agricoli (J. Bally) in dose abbondante.

Conto finale: 130 euro (poi scontati, non so di quanto perche' non ho
pagato io).

Conclusioni: il posto e' buono e i prezzi adeguati se si ipotizza uno
"sconto" a tutti i clienti. Unica pecca, un servizio un po' lento e
soprattutto il cameriere poco presente in sala. Abbiam dovuto chiedere
il pane mentre il ritiro dei piatti sporchi e' avvenuto con un certo
ritardo, cosa per me piuttosto fastidiosa; c'e' pero' da dire che
eravamo rimasti soli e che ci conosciamo, quindi c'e' una certa
confidenza che permette rilassatezze che non mi sembra di aver notato
per i tavoli vicini. E' comunque una cosa da valutare nelle prossime
occasioni.


Gianfranco Bertozzi