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Da Palmira Via del Monte Ovest, 1 Monte a Pescia (PT) Tel. 0572.476887 Chiuso il mercoledi Data recensione : 05/2005 'Domenica scorsa ci va di prender l'auto e di andare su per le campagne, in una qualche osteria. Allora ricordo di una vecchia segnalazione di anni fa e rispolvero i ricordi e il numero di telefono dell'osteria da Palmira, sopra a Pescia. Telefono, fermo un tavolo per due, e prendo con la fidanzata l'autostrada che da Pisa va verso Firenze. Si esce per Pescia-Collodi e a Pescia, dietro la stazione, ci si inerpica per circa quattro chilometri su verso il Monte a Pescia, dove la strada si fa cosi' erta e stretta che in certi tratti si passa a senso alternato. Arrivati a Monte a Pescia la strada sembra finire proprio sotto le terrazze dell'Osteria da Palmira. Il locale si presenta all'ingresso con un ambiente con poco piu' di una trentina di coperti (ma forse c'e' un'altra sala che non ho visto), e al centro del quale sta la stufa a legna. Fuori, nella terrazza alta, altri tavoli in un ambiente coperto ma aperto. Sotto alla terrazza coperta, un'altra terrazza posta piu' in basso e scoperta, con altri tavoli. La vista e' incantevole. Ci accomodiamo fuori, sulla terrazza alta, e ci viene portata subito la lista dei piatti. Tra i vari antipasti scegliamo quello che offre una varieta' di salumi e crostini. Il prosciutto locale, salame toscano, cipolle sottaceto, carciofi sottolio, crostini con pomodoro, con porcini e con pasticcio di fegato alla toscana (questi ultimi da ricordare, con i capperi, molto saporiti). Tra i primi numerosi piatti di pasta fresca con salse di ragu' di anatra, porcini. Scelgo i malfatti in salsa di porcini e lo divido con la fidanzata. I malfatti sono quelli che poco distante da li', gia' a Pistoia, chiamano gli gnudi. Sono in pratica degli gnocchi consistenti nel ripieno dei ravioli, ma senza involucro di pasta. Gli gnudi appunto. O malfatti, come li chiamano da Palmira. Questi malfatti erano di ricotta e bietola, con una saporita salsa di porcini con nepetella e rosmarino. Il piatto e' risultato entusiasmante nei sapori d'insieme. Al secondo piatto ci si e' orientati verso le specialita' alla brace: io ho scelto il piccione mentre la fidanzata ha scelto il coniglio, carne saporita, di buona cottura, e accompagnata per me da fagioli di sorano lessi conditi con olio, e per lei da frittura mista di fiori di zucca e carciofi. In carta c'era la scelta sulle varie carni alla brace: fiorentina, bistecchine di maiale, salsicce. Abbiamo concluso con vin santo e cantuccini artigianali e dalla solita grappa secca (anonima) per lei e da due caffe. Da bere, dalla carta dei vini limitata ma con prezzi onesti, si era scelto un Nobile di Montepulciano del 2001 della Fattoria del Cerro, a 14 euro. Il conto totale e' stato di 79 euro cosi' suddiviso: un'acqua 2 due antipasti misti 16 un piatto di gnudi 7 un piatto di coniglio alla brace 11 un piatto di piccione alla brace 11 fagioli di sorana 5 fritto di fiori di zucca e carciofi 3 due vin santo e cantuccini 10 un Nobile di Montepulciano 14 Non in conto il coperto, la grappa e i due caffe'. P.S. a Pescia non ho potuto fare a meno di ricordare il professor Sassaroli, esimio luminare del locale ospedale, il quale soleva rimandare in corsia i casi disperati perche' le zingarate avevano per lui una priorita' assoluta. FabMind |