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Ristorante La Fiorentina
Via G. Marconi 123 SS Piovese Roncaglia di Ponte S.Nicolò 35020 (PD)
Tel. 0498.960318
Chiuso la domenica
Data recensione : 05/2005


Ristorante steackhouse pietanze a base di carni alla griglia, grigliate nel locale davanti a vostri occhi e senza fumo intorno, anzi, ambiente molto pulito e sereno.
Svolgimento della serata: il locale non è molto spazioso e i posti sono limitati. appena entrati si è accolti dalla cameriera che ci invita a sederci ad uno dei 15 tavoli quadrati. L'atmosfera è poco caotica: c'è solo una televisione accessa ma per fortuna a basso volume. Si riesce a parlare tranquillamente sentendosi ma non facendosi sentire dagli altri avventori, insomma non è proprio un mortorio e nemmeno una discoteca.
Il tavolo è spazioso e durante la cena non ci sarà il problema di mancanza di spazio. Le sedie sono di legno e paglia, discretamente comode, la distanza tra piano del tavolo e piano di seduta è corretta in modo che non si sia costretti ad inchinare eccessivamente la testa per mangiare. Nel locale predomina il colore bianco: alle pareti bianche, quadri a sfondo chiaro, tovaglie bianche due bicchieri a testa, per ogni tavolo una bottiglia di olio oliva extravergineSASSO e una di aceto balsamico di modena DOCG ,sale e pepe, stuzzicadenti. Il gestore porta un menù a testa da cui scegliere le portate. Alcuni esempi: Antipasto 9 euro (un piatto con vari assaggi: due fette di salame cotto, funghi, polenta, una bruschetta, due tartine, un involtino di melanzane e uova) i primi sono assenti (ma questa è una delle caratteristiche del locale), i secondi: Fiorentina (3.50 euro all'etto) Costata (3.00 euro all'etto) tagliata 15 euro, galletto (non ricordo ma mi pare sui 9 euro), contorni a 3.5 euro: patate arroste, verdure grigliate funghi, e altre. Dolci e amari. Carta dei vini (io ho preso un Chianti DOCG del 2002 a 17 euro).
Nel locale mi sono recato tre volte e per tre volte ho mangiato antipasto, costata e contorno e vino della casa (un decente Cabernet Sauvignon).
l'antipasto viene servito nel giro di 10-15 minuti giusto il tempo di mangiare un grissino e un bicchiere di vino rosso. Ho subito avuto l'impulso a mangiare con calma gustandomi soprattutto la polenta con le fette di salame e avanzando l'involtino di melanzana e uova che oltre a non centrare nulla con il resto dell'antipasto, era anche (a detta dei miei amici) freddo e non proprio il massimo. Le tartine devono essere a qualche patè o frullato con cipolla agrodolce: superata l'indecisione iniziale nell'assaggiarle, non sono male. Un consiglio: come ultimo boccono dell'antipasto tenetevi un pezzettino di salame cotto e polenta. (il salame si scioglie in bocca e la polenta calda ne esalta il sapore).
Il piatto della costata (un piatto da pizza) è appena sufficiente per contenere la costata stessa (700 grammi) che arriva assieme ad una fettina di polenta. La costata è cotta bene, alcuni punti hanno anche una live crosticina. L'altezza è di 2-3 centimentri e l'interno è roseo, ma man mano che ci si avvicina all'osso diventa meno cotto e più rosso, rimanendo gustosissimo da mangiare. Io ho spremuto una fetta di limone e ho aggiunto un pochino di olio ma penso che non siano fondamentali: nel senso che forse si gusta di più il sapore della carne senza aggiungere nulla.
Suggerisco di farsi portare anche dell'acqua frizzante da bere intervallandola al vino e alla carne (l'acqua è necessaria alla digestione)
Il tempo per finire la costata varia dai 20 ai 40 minuti. L'ultima volta mi è successo che ero talmente preso dalla carne che mi sono dimenticato di bere e ho finito la carne senza averci bevuto dietro nemmeno un goccio di vino (non mi era mai accaduto)
Verso la fine della costata, quando si inizia a sentire di essere pieni, è consigliabile allargare la cintura e gingillarsi con il contorno, si assaporeranno megliio gli ultimi bocconi. finito il vino non resta che ordinare il dolce (alcuni fatti in casa, altri confezionati (esempio: sorbetto torta magherita fatta in casa e tartufo bianco no). Un bel Cynar aiuterà la digestione, meglio se accompagnato da una breve passeggiata. (magari parcheggiate la macchina a 200-300 metri).
Il conto è salato ma non ci si bada, non dopo una bistecca del genere. Per questo pranzo ho pagato 37 euro. (9 antipasto, 21 costata,1.5 coperto,3.5 contorno, 2 amaro).
I bagni sono molto puliti e moderni (uno uomini, uno donne e uno portatori di handicap)
Il gestore è disponibile ad una battuta senza essere invasivo e si può osservarlo mentre cucina la carne sotto ai vostri occhi, si perchè nella sala c'è il camino con la griglia dove vengono cucinate le bistecche. L'atmosfera calma viene ogni tanto interrotta quando il cuoco-gestore deve tagliare una costata o una fiorentina: egli porta sul bancone davanti al camino un quarto di bue fresco fresco da cui taglia a mazzate la carne che viene pesata davanti a voi -si può controllare il peso-. La fiorentina viene anche mostrata al cliente prima che venga cucinata per sentire se gli va bene.
In definitiva mi sono trovato come in una taverna con qualche amico e il giorno dopo ho risentito positivamente della serata nel senso che non subivo lo stato d'animo "ho lo stomaco a pezzi, quanto ho mangiato!" ma piuttosto lo stato d'animo"sorrido al pensiero della cena di ieri".


Alessandro Bazzan