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Cracco Peck Via Victor Hugo 4 20123 Milano Tel. 02.876774 Fax 02.876774 Giorno di chiusura : sabato a mezzogiorno e la domenica Data recensione : 05/2005 In una primaverile sera di maggio decidiamo di assaporare la cucina del cuoco apostrofato come il "più catalano degli italiani". Nel nostro breve trascorso in terra catalana abbiamo sentito parlare molto di lui, da Roca ad Adrià, tutti all'unisono ad esaltare le gesta di questo nostro giovane e geniale cuoco. Tutto ci fa pensare di ritrovare sapori e preparazioni molto simili alle nostre esperienze iberiche : la scoperta sarà quella di una cucina di carattere, con forte identità personale, comunque lontana dai Roca e dagli Adrià. Una cucina meno "omologata", più personale e con interessanti spunti creativi. Il locale, in centro a Milano, si presenta con un ingresso di forte impatto. Veniamo accolti da una commis che ci accompagna al piano inferiore. Il locale, ricavato da un seminterrato, è ben arredato ed illuminato con luce artificiale. I tavoli (circa una cinquantina i coperti) sono ben distanziati. Veniamo fatti accomodare ed il commis, molto gentile, si scusa anticipatamente per il probabile brusio provocato dai tavoli vicini essendo questi occupati da un meeting di lavoro. In realtà il sospettato brusio, nel corso della serata, sarà pressoché inesistente. Ci viene immediatamente "offerto" un aperitivo. Viste le dritte precedenti (Fabio Fiorillo docet), decidiamo di declinare l'invito. L'offerta è comunque di grande qualità : Annamaria Clementi di Cà del Bosco o Dom Perignon 1995. Optiamo tutti quanti per il menu degustazione "creativo". Scegliamo, dall'enciclopedica carta dei vini (i cui ricarichi si presentano onesti), un "tour" di Gravner (Ribolla 1999 e Breg 1998) ed una puntata in Piemonte, vista la presenza in menù del Piccione e del Midollo, approdando ad un Barolo Fracia Giacomo Conterno del 1995. Ci vengono serviti degli ottimi pani al rosmarino, olio extravergine ed integrale. Si apre la sinfonia: - Insalata russa caramellata - L'insalata russa è racchiusa in una caramella-involucro di zucchero e polvere di capperi. L'incontro tra un sapore noto e il tocco agro-dolce del caramello ai capperi è decisamente azzeccato. Interessante. - Gamberi Rossi cotti al forno con piselli e capperi - I gamberi, di cottura perfetta, sono adagiati su una leggera crema di piselli con capperi affumicati e gemme di grano crudo. Un gioco di consistenze ed abbinamenti interessante. - Trippa di baccalà e lasagne di corallo di capesante - Fenomenale !. Le lasagnette di corallo di capesante (una sfogli fantastica, credo frutto della medesima tecnica di lavorazione dell'uovo) intramezzate dalla trippa di baccalà guarnita da una leggero intingolo a base di panna. Il sapore "grasso" e "maschio" della trippa contrastato dalla sapida delicatezza della lasagnetta. - Riso croccante al pomodoro e cannolicchi - Il piatto meno riuscito della serata. Un interessante gioco di consistenze tra la croccantezza del riso, la cremosità del suo amido e la dolce gommosità dei cannolicchi. Sapori comunque un po' piatti. - Spaghetti d'uovo aglio olio e peperoncino - Geniale ! gli spaghetti d'uovo (e solo quello) intrisi di una leggera polvere di peperoncino adagiati su una delicata crema d'aglio affumicato. La consistenza gelatinosa e gommosa dello spaghetto unita all'intensità di sapore dell'uovo (con note affumicate) risulta veramente interessante. - Petto di piccione allo spiedo con melanzane e bietole all'aglio orsino - Discreto il petto di piccione (di buona qualità ma servito quasi "freddo"), anonimo l'accompagnamento. - Midollo alla piastra con fave e cioccolato - Tra i miei preferiti della serata ! Il midollo, carnoso e grasso, adagiato su favette novelle al burro e polvere di cacao. Un gioco amaro-dolce-grasso stupendo. Il grasso del midollo bilanciato dalla dolcezza delle fave e dall'amaro sgrassante del cacao. - Polpa di mango con eucalipto - Un pre-dessert decisamente interessante. La crema di mango sovrastata da una gelatina all'essenza di eucalipto. Note balsamiche sapientemente dosate in contrasto con la dolcezza del mango. - Dessert al cioccolato - Un gioco al cioccolato. Crema di gelato, salame al cioccolato, bigné fritto ripieno di crema al cioccolato, sfera di nocciole e cioccolato in quattro assaggi adagiati su una cialda di cioccolato fondente. Alla base una lingua di gatto che racchiudeva un'interessante crema a base dello straordinario ingrediente, filo conduttore della preparazione. Al termine ottima piccola pasticceria accompagnata da anacardi e nocciole piemonte tartufate. Una serata piacevole per la scoperta di una cucina con identità e personalità. Onestamente un po' "altalenante" con alcuni passaggi anonimi (riso e cannolicchi, piccione) ed alcuni superlativi (Pasta aglio e olio, Lavagnette di corallo, Midollo). In ultimo decisamente inappropriato l'appellativo di "Catalano d'italia". Carlo Cracco è sicuramente un grande sperimentatore ma che segue, a mio personale parere, un percorso diverso dai Catalani. Unica appunto per il servizio. Troppo attento ai particolari (seguiti come un ombra sino alla toilette) ma disattento e distratto nell'essenza (i bicchieri spesso vuoti per lungo tempo, alcuni piatti non spiegati e consegnati "a tranche", pani non serviti regolarmente, servizio tra un piatto e l'altro o troppo ravvicinato o troppo distanziato). 5 Menù degustazione 625 Euro 1 Ribolla 1999 Gravner 60 Euro 1 Breg 1998 Gravner 76 Euro 1 Barolo Cascina Fracia 1995 Conterno 90 Euro TOTALE 851 Euro - Acqua, appetizer, piccola pasticceria e pre-dessert offerti Alberto Cauzzi |