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Pescarino
Via Borea, 52 - Montemarcello (SP)
Tel. 0187.601388
Data recensione : 04/2005


Scrivo queste note in velocitā, e quindi mi scuso se non vi č un
approfondimento particolare, tuttavia la piacevolezza del locale merita
una segnalazione che lo ponga all'attenzione anche dei non residenti.
Montemarcello č un ameno borgo posto sul crinale che divide il Golfo di
Lerici da quello toscano.

Nelle belle giornate la vista č veramente ragguardevole e vale la
deviazione, deviazione che dovete prolungare di circa 1 km. se volete
arrivare al Pescarino.
Dal parcheggio si scarpina qualche decina di metri, la costruzione č bassa
e l'interno č rassicurante, tutto rivestito di legno, a metā tra un
rifugio di mezza costa e una taverna per pescatori irriducibili da Capo
Horn.

La mia cena vedeva coinvolte diverse persone per cui il menų era stato
concordato in precedenza, cosa che non mi ha permesso di valutare nč
l'offerta alla Carta nč la Cantina.
Tuttavia la serietā nel porsi, anche telefonico e via mail, assicurando
che, comunque, si sarebbe trattato solo pesce "pescato" e una valutazione
d'insieme di chef e brigata hanno fatto deporre per una apertura di
credito che poi si č confermata con lo svolgersi della serata.

Ottima l'Insalata di mare calda con Folpi, totani e pomodoro, ancor meglio
i Gamberi al vapore con crema di patate alle erbe di Tellaro, il cui
retrogusto lievemente amarognolo controbilanciava il protagonista
crostaceo.

Ottima la Parmigiana di Branzino, laddove si giocava a rischio, ma con
mano sicura, nell'abbinare al Filetto pinnato tradizionai (altrove)
besciamella, pomodoro e melanzana.

Eccellenti le Trofiette al pesto di mare, anche qui facendo l'occhiolino
ironico ad un Pesto frutto di un mix di totani, branzino,salmone
affumicato, gamberi, e ancora sale, perperoncino e, finalmente, basilico.
La mantecatura del tutto era perfetta. Un piatto da ricordare, che
fidelizza.

Non eccezionali i Maltagliati con scampi e asparagi, laddove il gioco di
equilibri del piatto precedente non č riuscito; troppo...liquido.

Come Pesce di Lenza al cartoccio veniva presentato un Branzino con patate
impeccabile seguito da un eccellente abbinata di Scampi e Totani alla
griglia; un plauso soprattutto per questi ultimi.

A seguire una Sfogliatina di crema con fragole senza infamia e senza lode,
ma, confesso che, comunque, č un tipo di dessert che non mi fa impazzire.
Il Vermentino dei Colli di Luni accompagnava in maniera degna il tutto.

Un locale simpatico, in cui si precepisce la volontā di fare bene,
mantenendo tuttavia una certa sobrietā e leggerezza nel porsi, a partire
dallo Chef Gabriele Randelli e da un personale degno di merito, puntuale,
preciso, cortese nell'illustrare i piatti della cucina, avendo anche la
pazienza di rispondere a qualche curiosa domanda sull'arte e i segreti
dello Chef.

Clientela prevalentemente giovane, ma di quelle motivate, che scelgono un
locale perchč desiderano divertirsi o non perchč di moda o trendy.
Credo si possa desinare piacevolmente stando tra i 50 e i 60 euro.

Un grazie ad Apuo che, intrepretando i miei desideri nell'organizzare una
gita per un gruppo di una trentina di persone, ha avuto la pazienza e la
gentilezza (anche nei contatti privati)che hanno portato a questa
esprienza simpatica, gastronomicamente impeccabile, che mi permetto di
segnalare all'interesse generale.


Sararlo