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Trattoria La Taverna dell'Ozio
Via Zara, 85 Corazzano - San Miniato (PI)
Tel. 0571 462862
Chiuso il lunedi'
Data recensione : 04/2005


Ci avevano parlato di un piccolo locale che fa cucina molto genuina
nella campagna di San Miniato, ma che ha pochi coperti ed e' sempre
affollato.

Per questo prenoto un giorno prima un tavolo per due, la mia fidanzata
ed io, per la domenica a pranzo; il posto lo trovano, ma a stento.
Per arrivare a Corazzano la via migliore e' salire fino a San Miniato
alto e seguire le indicazioni per Montaione, e di li' sulla strada, dopo
aver ridisceso il colle, si incontra quel gruppo di case indicato sulle
carte col nome di Corazzano.
Il localino e' sulla strada, via Zara, e si parcheggia di fronte, al
campo sportivo.

Come si entra si e' gia' nella prima delle due salette, ed i tavoli sono
tutti occupati da famiglie per il pranzo domenicale.
Il nostro tavolo per due e' in fondo, nell'altra piccola salettina; si
sta stretti e i coperti sono poco piu' di una trentina.
Arredi "contadini" in un locale rimodernato, ma apparecchiatura da
ristorante (tovaglia e tovaglioli in stoffa, per intenderci e non la
tovaglietta in cartapaglia).

La gentile cameriera ci porta la carta dei piatti che presenta terra e
mare divisi. Non mi pare il caso di venire fin quassu' per mangiare
pesce e quindi mi "studio" la lista dei piatti di terra.
Quello che noto e' che i prezzi sono bassi, e che molti piatti hanno il
l'importo con i decimali, senza arrotondamenti.

Solo tre voci per gli antipasti di terra, ma anche dagli altri tavoli
vedo che e' quasi un obbligo iniziare con l'antipasto della casa che e'
fatto di un misto di crostini e ciotoline con salse e piccoli assaggi.
Tra i primi leggo diversi piatti interessanti con asparagi, funghi
porcini e tartufo (siamo a San Miniato e il tartufo non puo' mancare).
Tra i secondi spicca la tagliata al tartufo.

All'arrivo della cameriera la rivelazione: la carta non riporta tutti i
piatti perche' gran parte sono preparati in giornata e dettati a voce.
La scelta dunque si rivela difficile perche' tra i primi risultano a me
interessanti le tagliatelle di farina di castagne con ragu' di
colombaccio e arance, le tagliatelle agli ovoli (colti in zona tra
luglio e settembre e ovviamente congelati per il resto dell'anno), i
ravioli ripieni di cardi di carciofi spolverati di tartufo fresco
marzolino e altre cose non memorizzate.

Tra i secondi ci sono le bistecchine di cinghiale al tartufo, il
maialino da latte alla griglia, il colombaccio, la pernice alla griglia.
Partiamo con gli antipasti misti della casa e nell'attesa ci vengono
portate due fette di salame toscano; gli antipasti consistono di un
cestino di crostini caldi con una serie di ciotoline con carotine
sottolio aromatizzate (molto saporite), zucchine grigliate, melanzane
grigliate, acciughine, salsa tartara (ben preparata davvero, lo so che
e' banale, ma era una tartara ben preparata), involtini di maialino di
cinta, tocchetti di cinghiale sottolio con olive e, su due ciotole piu'
grandi riscaldate con lumino-fornelletto, il pasticcio di fegato alla
toscana ed una fonduta di formaggio al tartufo.
Tutto decisamente buono e preparato da loro.

Per il primo puntiamo a dividerci i ravioli ai cardi di carciofo con
tartufo: buoni, poco deciso ovviamente il tartufo marzolino e molto
attenuato il sapore del cardo di carciofo.
Ai secondi prendiamo la pernice alla griglia con bietole saltate in
padella e bistecchine di cinghiale al tartufo con fagioli cannellini
lessati come contorno.
Ci siamo divisi anche questi piatti ed entrambi molto soddisfacenti con
la pernice leggermente troppo sapida.
Niente dolci, e non so raccontarli perche' non abbiamo nemmeno dato uno
sguardo alla carta.

Da bere abbiamo preso un litro di rosso sfuso e in conclusione due
caffe' ed una grappa.
Il conto totale e' stato di 52 euro.

Dalla lettura dei prezzi sulla carta si intuiva che il conto sarebbe
stato decisamente basso per la qualita' e la scelta offerta da questo
piccolo locale sperduto nella campagna e lontano dai centri abitati.

C'e' da tornarci; c'e' da vedere, da assaggiare quelle tagliatelle agli
ovoli, magari d'estate quando li cucinano freschi.

Non ho chiesto ne' guardato la carta dei vini e controllero' cosa
offrono la prossima volta; perche' sono sicuro che ci sara' molto presto
una prossima volta.

Visitato il 17 aprile 2005


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