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el Bulli hotel Hacienda Benazuza 41800 Sanlúcar la Mayor - Cala Mentjoi, Roses (Girona - Spagna) Tel. +34 955 703 344 Fax: +34 955 703 410 Data recensione : 04/2005 Finalmente il momento è arrivato. Dopo 3 lunghi anni di vani tentativi, dopo la prenotazione riuscita a fine Ottobre 2004, dopo aver trascorso il tempo che ci separava a pensare come sarebbe stato e cosa ci avrebbe riservato il mite ma geniale cuoco catalano, il 3 aprile alle ore 17.30 arriviamo a Roses. Pernotteremo all'Albergo Terraza, Hotel a 4 stelle sobrio e da poco ristrutturato, l'ideale come base di riferimento per la visita a ElBulli. Per l'occasione, assieme a mia moglie, ci accompagnano nella visita Il mio caro amico (e compagno di avventure culinarie) con la moglie. Alle 20 ci dirigiamo con l'auto verso cala Montjoi. La strada da Roses non è facile da trovare. Il percorso si snoda all'interno di un parco naturale. 10 Km circa di strada tortuosa e stretta. Il buio sta scendendo ma riusciamo ad intravedere, lungo il percorso, stupende calette con dirupi a picco sul mare, uno spettacolo decisamente più bello della triste e cementata Roses. Arrivati a cala Montjoi intorno alle 20.45 varchiamo l'ingresso di ElBulli. Sulla sinistra si scorge l'ampia vetrata che da sulla cucina ipertecnologica che ci viene fatta visitare appena varcata la soglia del ristorante. Potrebbe sembrare un gesto di autocelebrazione in realtà lo spirito che sin da subito si respira è quello di un luogo aperto, disponibile; anche la disposizione aperta, che supera il concetto di cucina a vista, fa intuire una volontà di condivisione delle geniali intuizioni prodotte al suo interno. La cucina sembra più un laboratorio chimico; piastre ad induzione, salamandre, macchina per lo zucchero a velo, pacojet, bombole di azoto liquido. Il tutto esposto e ben in vista. Ferran Adrià, posizionato al centro con un plico di fogli di fronte (recanti le indicazioni per le preparazioni per i tavoli), ci accoglie con un timido sorriso e un cordiale saluto. Ci accompagnano al tavolo, il locale è pieno a metà, si riempirà totalmente entro le 21.30. Il maitre ci comunica gentilmente che hanno preparato un menù apposito che tiene conto delle limitazioni comunicate in fase di prenotazione: mia moglie (solo lei) avrà piccole variazioni rispetto al menù degli altri tre visto che non mangia carne. Ecco in ordine cronologico l'interpretazione (perché di questo si è trattato) della serata: - Margarita 2005 - Granita di margarita sovrastata da una leggerissima schiuma (non spuma) di sale definita "aria di sale". Il contenitore del margarita è un bicchiere di ghiaccio. In accompagnamento MashMallow di parmigiano. I MashMallow, per chi non lo sapesse, sono i famosi "gommosi" che si sciolgono in bocca che molti di noi hanno acquistato in gioventù abbinati alle famose coca-cola di gelatina. - Ferrero Rocher di ElBulli - un Ferrero rocher dolce-salato - Ringo Pavesi di ElBulli - due biscotti di polpa di olive nere con al centro una spuma di ricotta di capra - Caramelle di pistacchio e yogurt - Cialda croccante di prosciutto iberico con fiori di ortica (al posto di questa tapas mia moglie ha assaggiato un laccio di bietola rossa con polvere di aceto) Il gioco, definito il sesto senso da Ferran Adrià, è cominciato alla grande ! - Latte elettrico - una cialda di latte sovrastata da fiori di tarassaco ricoperti di una sostanza che, al contatto con la saliva, ha iniziato a pizzicare e a farci fibrillare le papille. - Ninfa di insalata Thai - un batuffolo di zucchero a velo ripieno di erbe orientali condite con riduzione di salsa di soia, curry e cumino. - Caramella di olio - una caramella bon-bon di caramello ripiena di olio di semi di zucca caldo - Caviale sferico di melone - stessa consistenza delle uova di salmone ma fatte con il melone. - Tartufo-nitro di pistacchio - un tartufo gelato che, messo in bocca tutto di un pezzo, si schiude facendo fuoriuscire un olio di pistacchio tiepido intensissimo. - Raviolo di piselli - stessa consistenza e forma del tuorlo di un uovo. Il gusto : il pisello crudo. - Aria di parmigiano - Ci viene servito un contenitore di polistirolo a testa (quello del gelato artigianale da asporto per intenderci) con dei lamponi, mele e nocciole disidratate. All'apertura ci si presenta una nuvola ghiacciata leggerissima al gusto di parmigiano. Una consistenza mai provata. Leggerissima quasi evanescente. - Ostrica con la sua perla - Due gusci di ostrica a testa. Il contenuto : crema di ostrica, ostrica ristrutturata a gelatina con la forma originale, acqua di ostrica in gelatina, e . la perla metallizzata : una pallina di pellicola gommosa che schiudendosi rilascia un sentore affumicato intensissimo. - Ravioli al burro - piccoli raviolini ripieni di burro liquido con crema allo yogurt. - Consommé di anatra con Fois Gras e salsa al tamarindo - il consommé con appoggiato al lato del piatto il Fois Gras gelato e grattugiato come se fosse parmigiano. (a mia moglie sono stati serviti i ravioli di piselli con moscardini e nero) - Asparagi bianchi e olio di oliva - gelatina di maionese all'olio di oliva (sembravano gnocchi) con l'asparago bianco. - Noci sgusciate con salsa di noci e germogli di margherita - i germogli di margherita all'aceto sembravano capperi profumatissimi. La crema di noci inondava delle noci perfettamente "ristrutturate" (un termine caro ad Adrià). In pratica ricostruite nella forma ma modificate nella consistenza. - Cicala di mare all'aria di tè verde - una cicala di mare leggermente scottata sovrastata da una schiuma di te verde e buccia di limone candita. - Frutti di mare con pancetta iberica alla cantonese - i frutti di mare, simili alle telline, con a fianco del puro lardo di maiale iberico a fette condito con salsa di soia e miso.(a mia moglie è stata servita aragosta con le sue interiora) - Ventresca di capretto con aria di latte - sottopancia di capretto croccante con schiuma di latte - Crema di arancia sanguigna e mandarino con gelato di olio extravergine di oliva - Omelette sorpresa 2003 - una omelette leggerissima di cagliata di capra con caramello croccante. L'involucro che avvolgeva la cagliata aveva la stessa consistenza della pellicola che si forma facendo bollire il latte (per darvi una vaga idea !). - Meringa di miele (la meringa aveva la stessa consistenza del poliuretano espanso!) con gelato alla cannella, mela verde candita e cagliata di capra. - Meringa al cioccolato ripiena di crema al caffè - Meringa gelata con caviale di caffè - questa ultima portata, preparata al tavolo, è stata eseguita nel seguente modo. Sopra una piastra raffreddata con l'azoto liquido (a -195° credo) è stata versata una spuma di meringa tramite sifone. Una volta congelata la caramella ci è stata servita sovrastata da un caviale composto di sfere gommose di caffè. Tutto il tavolo, al termine, ha convenuto che abbiamo vissuto una esperienza straordinaria. Una grande rappresentazione di una cucina futurista, geniale, leggera, che cerca di alleggerire all'estremo, di concentrare i sapori, di destrutturate e ristrutturare sempre però nel rispetto del gusto e del profumo della materia prima originaria. Per chi conosce il suo percorso ho potuto sperimentare l'evoluzione delle spume, dell'uso della gelatina fredda e calda, dell'applicazione dell'azoto liquido in maniera decisamente spinta. In poche parole la cucina del futuro: leggera, quasi evanescente, con pochissime calorie, ma tanta intensità dei sapori e di profumi ed un geniale gioco di consistenze e temperature. Questa è sperimentazione pura. Forse la semplice descrizione dei piatti non riesce a trasferire le intense emozioni provate. Credo però che qualunque parola io avessi potuto scrivere non avrebbe mai potuto rendere l'idea della genialità dell'esperienza vissuta. Dopo averlo provato posso con serenità affermare di aver incontrato un grande genio del nostro tempo. - 4 menù degustazione 620 Euro - 4 Acque minerali 12 Euro - Gran Plaustro Brut Nature riserva 2002 25 Euro - Gramona Sauvignon Blanc 2003 30 Euro - 4 Calici di Finca Malaveina 2001 32 Euro - Chivite Collecion 125 Aniversario 2001 40 Euro - 4 Caffè 14 Euro TOTALE 773 Euro Iva 7% 827,11 Euro Alberto Cauzzi |