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Ristorante Butterfly
Via SS12 dell’Abetone e del Brennero, 192 Marlia (Lucca)
Chiuso la domenica e il mercoledì sera.
Tel. 0583.307573
Carte di credito: sì
Data recensione : 02/2005


La differenza tra un grande e prestigioso ristorante e un ristorante che aspira ad un buon livello qualitativo ma che rimane tuttosommato “nella media” sta, a mio avviso, nella capacità di suscitare emozioni e suggestioni particolari, ma anche nell’abilità di mantenere elevato lo standard qualunque pietanza si presenti.

Ecco, qui sta la riflessione principale. Il “Butterfly” che testiamo per la seconda volta in pochi mesi con la moglie è sicuramente uno dei pochi ristoranti della Lucchesia dove si mangia del buon pesce. Ma gli squilibri qualitativi sono a nostro avviso troppo evidenti e marcati, a volte incomprensibili. Si passa da antipasti di fattura pregevolissima e di alta qualità a primi piatti dai sapori modesti, dai dolci veramente convincenti ad alcuni secondi dove il sapore del pesce è completamente nascosto da altri ingredienti.

Riproviamo il “Butterfly” di sabato sera. Il locale è un piccolo e grazioso casolare in pietra con giardino circostante con tanto di fontana a getto a pochi passi dalla trafficatissima strada Ss 12 dell’Abetone e del Brennero tra Lucca e Ponte a Moriano. La struttura è bella fuori e all’interno. Insomma, l’ambiente è piuttosto confortevole, l’arredamento azzeccato, i mobili in legno di ottima fattura, l’apparecchiatura curata, le luci pure. Forse, però, bisognerebbe evitare di posizionare dei tavoli proprio accanto all’apparecchio caldo/freddo che non infastidisce soltanto se si tiene spento. E comunque se ci sono altri tavoli liberi sarebbe meglio far accomodare i clienti lontano da questi aggeggi tecnologici che in questo modo risultano tutt’altro che confortevoli, anzi.

Appena seduti ci vengono consegnati i menù (per lei senza prezzi al fianco delle pietanze) e la carta dei vini. Le proposte dei gestori Mariella e Fabrizio sono molte e accattivanti sia per la carne che per il pesce. Optiamo per il mare (tranne un antipasto) memori della buona cena di alcuni mesi fa. Ma stavolta va un po’ meno bene.

Scorro velocemente la carta dei vini (abbastanza fornita e diversificata per territori) constatando ricarichi onesti, anche per vini di rango. Ordiniamo un Souvignon dei Vinnaioli Jermann 2003 (13,5°) per andare sul sicuro…..e ci andiamo.

Una curiosità: ma i cestelli per il ghiaccio per mantenere in fresco il vino sono solo da arredamento o vanno messi in funzione solo d’estate? Quando si sta a tavola almeno un paio d’ore in ambienti caldi dovrebbe essere la regola conservare certi vini di qualità alla temperatura giusta. O no?

Passiamo al cibo. Per lei prosciutto Serrano stagionato con pecorino spagnolo e petali di pera al Madeira: semplice ma prelibato. Per me tartara di tonno su pan bagnato alla toscana con uovo in camicia e la sua bottarga (del tonno): squisito, originale e dai sapori ben codificati e complessivamente equilibrato. Un gran bel piatto. Di primo entrambi ci facciamo attrarre dallo spaghettone alla trafila con vongole e cozze. Una pietanza ben presentata ma, ahimè, al palato non sul livello degli antipasti. I secondi sono la tempura di gamberi con frittelle di mele e salsa orientale (per lei) e il millefoglie di rombo su ventaglio di carciofi e vellutata di ceci (per me). Non assaggio la tempura ma la moglie non sembra esaltata più di tanto. L’accostamento fritto con la salsa piccante orientale è comunque ok.

Per quanto riguarda il rombo le riserve sono molte: presi ognun per sé gli ingredienti sono di prima scelta. Ma il sapore del pesce dov’è? I carciofi (ben cotti e saporiti) e il ventaglio al formaggio sovrastano tutto e i due micro-pezzetti di rombo appaiono come orfani indifesi in un mare che non c’è e purtroppo neanche si percepisce. Un invito: è possibile essere un po’ più generosi con la quantità di pesce quando un piatto costa 16 euro? Altrimenti siamo sulla soglia della presa in giro.

La moglie salta il dessert io, invece, mi faccio tentare dalla Sinfonia d’autunno: un tortino di mele calde con crème brulée e gelato al caffè. Tre bocconcini prelibati esaltati dal contrasto caldo/freddo e dalla leggerezza della crema. Accompagno il dessert con un bicchiere di Passito di Pantelleria Cantine Colosi (pregevole).

Il servizi è abbastanza attento e solerte ma un po’ ‘distaccato’.

Ci alziamo da tavola meno soddisfatti della scorsa volta, con la convinzione delle riflessioni prima espresse e con la constatazione che il rapporto qualità/prezzo è favorevole soltanto fino ad un certo punto.

Ricapitolando:

1 tartara di tonno……………..11 euro
1 prosciutto serrano con pecorino e pere…………..11 euro
2 spaghettoni…………………22 euro
1 millefoglie di rombo………..16 euro
1 tempura di gamberi………….18 euro
1 sinfonia d’autunno (dessert)….8 euro
2 caffè………………………..…4 euro
1 acqua minerale……………….2 euro
2 coperti………………………..6 euro

+ cantina

Sauvignon Jermann…………… 20 euro
Passito Pantelleria ………………4 euro

TOTALE……………………….122 EURO


Awanagana