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Arnaldo
Piazza XXIV Maggio 3 Rubiera (RE)
Tel. 0522.626124 Fax 0522.628145
Chiusura : domenica e lunedì a pranzo
Data recensione : 02/2005


Mi sono recato per lavoro vicino a Modena e quindi ho pensato di andare a cena da Arnaldo di Rubiera (RE) a circa 6-7 Km. A Nord di Modena. Si raggiunge velocemente dalla Strada Statale n. 9, arrivati a Rubiera ci si deve dirigere nella piazza centrale e a questo punto siamo arrivati. Non ci sono problemi di parcheggio in quanto la piazza è organizzata con un grosso parcheggio centrale.
Come ha scritto già Alberto in una sua recensione dell'Osteria del Viandante sempre di Rubiera e già pubblicata, questo locale è proprio un cult della gastronomia locale.
Non è "solo" un ristorante, ma dispone anche di albergo con camere (costo 70-100 la doppia). Il locale si trova ubicato all'interno di una vecchia stazione di posta del Quattrocento ed è molto carino. Soffitti di legno, parecchi quadri e pareti affrescate, tavole bene apparecchiate con ceramiche raffinate.

Lo chef propone piatti della tradizione Emiliana ma con un tocco di sobrietà e di leggerezza che non guastano. La lista vini è interessante e propone tutti i migliori prodotti del territorio italiano oltre che un'ampia scelta di vini regionali. Si inizia con il classico "gnocco fritto" che viene servito come entrè, tra gli antipasti troviamo in particolare il culatello e tutti i salumi locali, tra cui il prosciutto crudo di Parma affettato al coltello, erbazzone e verdure ripiene. La scelta di primi si divide tra le paste in brodo (tortellini, passatelli e pasta rasa) e le paste fresche (ravioli spinaci e ricotta, con la zucca, o con il prosciutto). I secondi piatti comprendono uno spettacolare carrello di arrosti e bolliti misti (c'è proprio tutto) affiancati da varie salse e mostarde oltre che dagli immancabili ciccioli. Il tutto accompagnato da pane e grissini fatti in casa (molto buone le coppie ferraresi in formato mignon).

La mia cena è stata : tagliatelle verdi al sugo di prosciutto di Parma accompagnate da una Malvasia secca di loro produzione, piatto dal gusto equilibrato tra la dolcezza della pasta e i sapori più intensi del prosciutto. Poi un filetto di manzo al balsamico tradizionale di Reggio Emilia con purè esaltato dal Sangiovese di Romagna Riserva 2001 di TreRè. Questo filetto era una vera prelibatezza. Una morbidezza e un sapore che raramente ho provato. Ho terminato qui la cena dopo il caffè accompagnato da arance candite. Particolare importante la gentilezza del personale.

Essendo poi nella zona tipica di produzione dell'Aceto Balsamico Tradizionale, ho chiesto al sommelier di sala dove avrei potuto visitare un'acetaia e con mia sorpresa mi è stato proposto di visitare quella riservata del ristorante stesso. Entrando nella piccola soffitta dove riposavano le barrique sono stato subito investito dagli aromi dolci dell'aceto che stava invecchiando nei diversi tipi di legno. Il luogo molto affascinante per gli amanti della buona tavola. Il costo della cena è stato di € 45. Un locale che assolutamente bisogna provare. I posti a sedere sono circa 100 ma è consigliata la prenotazione.


Sergio Ronchi