> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Locanda Marinelli Via Castella,5 Col S.Martino (TV) Tel. 0438.987 038 Chiuso il Martedì Data recensione : 02/2005 Tra i dolci declivi dei Colli Trevigiani ha aperto da poco (fine novembre) un nuovo locale di antica tradizione. Il nome, Marinelli, ha una storia di generazioni dalle parti di Pieve di Soligo ( i luoghi di Lino da Solighetto, per intenderci), ma ora,i vecchi titolari,giunti al ter,mine di un loro percorso professionale hanno investito nei giovani aprendo un nuovo locale, cui hanno dato il nome e l'esperienza, ma dando mano libera alla cucina. Dei due Chef co-parton, l'uno Luigi (Gigio) Granzotto è una vecchia conoscenza per i palati fidelizzati al calandre-style. E' stato per 3 anni il coequiper ai fornelli di Massimiliano Alajmo. Ora viaggia in proprio. Il locale ha una splendida vista sui colli del prosecco e sul Montello. L'arredo è simil minimanlista sul provenzal-agrituristico. Qualche frase di scontata saggezza dipinta alle pareti poteva essere risparmiata, ma a noi interessa la cucina e quindi parleremo di quella. Il pane e i grissini sono di buona fattura e, soprattutto, freschi di giornata. Poichè conosciamo il vecchio Gigio da anni gli diamo carta bianca per presentarsi, salvo prenotarsi due piatti irruinunciabili che poi vedremo. Agli antipasti è una Jam Session in cui si esordisce con una piccola Tempura di Zucca, cipolla di tropea e radicchio: due gocce di balsamico e una fogliolina di Menta completano una proposta ben equilibrata. Tonno marinato con sale d'Istria, finocchio e aromi d'oriente. Ottime le lumache al timo con polenta così pure come il Prosciuttino d'anatra con emulsione di balsamico. Ci eravamo prenotati per un piatto della tradizione trevigiana tanto semplice quanto diffcile da trovare: "Radici & Fasioi", targati "Marinelli", a ricordo che è un evergreen della maison. Radicchietti di campo con una passata di fagioli e conditi così, con olio, aceto, sale e pepe. E' un piatto straordinario. Provare per credere. In pianura esiste con la variante di lardo croccante a dare il turbo ai condimenta succitati. Ottimi i Paccheri di Gragnano con il ragù di corte, di cui fan parte rigaglie di anatra, faraona e coniglio. Poichè i Marinelli hanno una piccola "corte" a fianco del locale vien da pensare che la materia prima non sia stata acquistata da Lid'l. Il Filetto di maiale alla senape con mostarda veneta e timballo d'orzo è un piatto che "peta", ovvero in cui la perfezione del tutto lascia l'allappo in bocca, ovvero vi schiocca il palato. Ottimo il Tiramisù "alla Gigio", variante personalizzata dal nostro anche alla luce dell'esperienza calandrosa. Il Tiramisù, servito al bicchiere, è "liquido", ovvero senza biscottata savoiarda, ma è veramente intrigante ne l venire pescato in verticale lungo il bicchiere così da assaporarne le diverse componenti. Immancabile, al levar di tende, il "Croccante di Piero", ossia del Marinelli senior: mandorle e nocciole caramellate, come i croccantini della sagra. Inserisco questa Rece conscio che a stento la leggerà il mitico Brunno. Personalmente sono dell'opinione che su questo NG. prevalga l'interesse per locali di respiro...nazionale, ma poichè ho letto che molti ritengono valida anche la segnalazione puramente locale ( mi pare recentemente FabMind, ad esempio)lo faccio volentieri nello spirito che, la comunicazione via internet, possa essere più agile, veloce e tempestiva di quella cartacea. Luigi Granzotto è un bravo chef 26enne, con il pregio di "arrossire" quando deve presentare i suoi piatti o parlare del suo lavoro, ma vederlo impegnato a spignattare tra i fornelli lo classifica già tra i futuri e promettenti artigiani e professionisti della pignatta. La proprietà ha investito su di lui e il giovane socio senza l'ansia del guadagno immediato ma con l'evidente desiderio di permettere,ai due coniugi giunti a fine carriera, di essere buoni trainer all'affermarsi professionale dei giovani partner. La Carta dei vini è in fieri. Il locale è aperto la domenica; vi sono circa 30-35 coperti e si sta bene con una spesa che può oscillare dai 30 ai 50 euro, a seconda della vostra cilindrata gastrica. Un locale da segnalare per quei "foresti" che in tempo di spedizione in terra di prosecco, vorranno provare qualcosa di diverso dai "soliti noti". Salute. Sararlo. Giancarlo Saran |