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Ristorante tipico Le Fiaccole Via degli Ortolani 10/12 L'Aquila Tel. 0862.414221 Data recensione : 02/2005 Camminando camminando, il gustoso peregrinar per l’Abruzzo ci porta nel capoluogo regionale, a L’Aquila, in pieno centro storico. Per raggiungere la nostra destinazione da Piazza Duomo discendiamo per una stretta viuzza, Via Roio, la quale successivamente biforca in Via degli Ortolani, continuando a camminare fino al civico numero 10, al Ristorante “Le Fiaccole”. Bello il palazzo del XVI° secolo, residenza signorile della famiglia aquilana Cesura, dalla quale il palazzo prende il nome. L’ingresso è su una piccola corte con scale per i piani superiori e belle colonne, dove d’estate sono presenti anche dei tavoli per mangiare all’aperto, davvero suggestivo. Accomodandoci in sala rimaniamo sorpresi per la bellezza e la maestosità degli archi in pietra e delle pareti con pietre a vista (il locale è sottoposto alla tutela dei beni artistici). Il nostro cicerone è Loredana, una dei soci del ristorante, che ci guida fino al nostro posto, nell’area riservata ai non fumatori, dove troviamo una bella vetrina in legno incastonata nel muro, all’interno della quale sono in mostra i distillati esteri. Molto cortese il servizio, al quale partecipa anche Valeria, sorella di Loredana e altro socio del locale, che ci illustra gli antipasti, giustamente composti da prelibatezze locali a base di salumi, formaggi, verdure alla griglia, affiancate da bruschette miste, ottima quella con la ventrecina (ci dicono sia marsicana!) ma non rivelano il segreto. Tra i primi ho perso la testa per le chitarre con le pallottine, ovvero delle piccolissime polpette di carne, proprio come quelle del cartoon “Lilly e il Vagabondo”, dovrebbero essere il piatto portabandiera dell’Abruzzo, sublimi. Notiamo che tra gli altri primi in carta è spesso presente lo zafferano, scelto direttamente a Navelli da Loredana, ciò ci rende felici, in questo ristorante c’è davvero l’Abruzzo a tavola, bella emozione! Buona la scelta dei secondi, sia di carne (selezionata attentamente dai cuochi) che di pesce, cucinato ogni giovedì e venerdì, ovviamente sempre fresco. Indovinato il numero di voci nella carta dei vini, non troppo abbondante, ma ben scelto, ricarichi molto onesti. Noi abbiamo bevuto un Cerasuolo d’Abruzzo, di Vittorito, a tutto pasto, ed ha retto egregiamente il confronto anche con il ventaglio di filetto con crema di peperoni, magistralmente preparato. Molto simpatica Ambra, la cuoca (genitori marsicani), altro socio dell’ attività, e memoria storica del ristorante da lei interamente rilevato a poco meno di vent’anni, riportato a splendere nel firmamento della ristorazione aquilana, sapendo scegliere egregiamente anche i soci. Lei e Loredana sono le colonne portanti del ristorante, entrambe sommelier A.I.S., assaggiatrici di caffè e Lory (come viene chiamata dal personale) anche assaggiatrice di formaggi, potrete quindi immaginare quanto sia curata la qualità del servizio e dei prodotti. Un mio commensale, già cliente in passato, mi spiega che inoltre è uno dei pochi locali che applica cucina espressa, si prepara tutto all’istante, niente è precotto, salvaguardando così gusto e sanità del prodotto, inoltre la pasta è fatta da loro. Menzione d’onore anche ad Essam, l’altro cuoco, e pazzo per le “pallottine” e Fabrizio pizzaiolo, anch’essi soci, molto simpatici, due macchiette! Tornando al nostro pasto, spetta ora il proscenio ai dolci, tutti artigianali, tra i quali si eleva maestosamente il parrozzo, servito insieme a palline di gelato alla vaniglia, qualcosa di unico, anche perché da anni in città tentano di imitarlo, ma il segreto è gelosamente custodito da Ambra, che non lo rivela mai, neanche a noi! Molto importante sapere che è uno dei pochi ristoranti al livello nazionale specializzato in cucina per celiaci (allergia al glutine, le proteine di alcuni cereali) e per intolleranze di altro genere. Nel complesso ritengo che non saremmo potuti partir meglio in questo nostro viaggio, bella la realtà del ristorante “Le Fiaccole”, decisamente unico nel suo genere, anche per la simpatia dei cinque soci. Il prezzo è soddisfacente, con meno di 30 € si può avere un pasto completo anche di bevande, è aperto anche a pranzo, e riposa di mercoledì, vengono accettate tutte le carte di credito. Ottimo intermezzo durante una piacevole escursione tra le bellezze storiche ed artistiche de L’Aquila, ve lo consiglio vivamente. Alfredo Colangelo |