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Dal Pescatore
Località Runate - Canneto sull'Oglio (Mantova)
Tel. 0376.723001
Data recensione : 01/2005


Raggiungiamo Canneto sull'Oglio dopo un pomeriggio trascorso a
passeggiare per le strade di Mantova. La giornata uggiosa non nasconde
le bellezze di una città elegante, affascinante e tranquilla. canneto
sull'Oglio si trova a 40 km a est di Mantova. Prendiamo posto in un
vicino hotel, che si rivela strategicamente ideale per una visita al
ristorante "Dal pescatore", nostra meta di "pellegrinaggio
gastronomico".

Il ristorante dei Santini si trova in una piccola località
immediatamente fuori Canneto, Runate. Le indicazioni, cosa non sempre
scontata, abbondano e il locale si raggiunge con facilità.

Veniamo accolti con garbo e i nostri cappotti vengono presi in
consegna da solerti camerieri. Il locale ci appare immediatamente nel
suo "familiare splendore", sobrio ed elegante senza essere
impersonale.

La sala è splendida. Grandi vetrate affacciano sul bel giardino
esterno, offrendo la sensazione di cenare all'aperto a chi, come noi,
è seduto ai tavoli vicini alle vetrate. Le decorazioni natalizie
esterne, il grande camino acceso, la perfetta illuminazione, gli
eleganti arredamenti interni danno una sensazione di rilassata
intimità.
I tavoli, spaziosi ed elegantemente decorati, sono molto distanziati
l'uno dall'altro. Le grandi sedie con braccioli, sono belle e comode.
E' possibile fumare in un grande salotto.

La carta dei vini è bella e ampia con l'originale particolarità di
dividere le bottiglie per annata. I ricarichi sulle annate piu'
recenti (dal 2000 in poi) si aggirano mediamente intorno al 100/125%,
rispetto ai prezzi di enoteca.
Scegliamo un Merlot Graf de La Tour 2001 di Villa Russiz, in carta al
prezzo di 55 euro (ma che verrà messo in conto a 45 euro). Antonio
Santini, considerati i piatti di apertura del nostro menu, ci
consiglia di aprire con due Flute di Champagne Gosset Rosè.
Abbinamento che si rivela azzeccatissimo con la terrina di antipasto.

Il servizio è magistralmente coordinato e gestito in prima persona da
Antonio Santini. In sala diversi camerieri molto professionali, per un
totale di circa 10 coperti occupati.
Antonio Santini segue personalmente ogni tavolo, intrattenendosi con
tutti i commensali. Per l'apporto di stile, capacità dialettica e
cordialità, il servizio è senza dubbio un valore aggiunto fondamentale
di questo ristorante.
Dal primo istante, complice l'ambiente caldo e avvolgente, ci siamo
sentiti a nostro agio, come non mai in un ristorante visitato per la
prima volta. Le tante piccole attenzioni riservate agli ospiti (dai
tovaglioli cambiati, ai consigli sul vino, alla disponibilità a
variare il menu) rendono la permanenza ai tavoli del Pescatore
un'esperienza esaltante.

Gli ottimi pani sono di tre tipi: sesamo, rosmarino e grissini alle
cipolle rosse. Sul tavolo anche dell'ottimo burro.

Mentre consultiamo il menu vengono servite gustose "chips" di
parmigiano.

La bella carta (tanto da poterla incorniciare) si apre con due menu
degustazione vincolanti per tutti gli ospiti dello stesso tavolo,
entrambi a 125 euro: Menu d'Inverno (7 portate) e Menu della Campagna
(7 portate).
La scelta alla carta è molto ampia: 7 antipasti, 8 primi, 4 secondi di
pesce, 6 secondi di carne e 7 dessert.

Optiamo per due menu degustazione "d'inverno" con la richiesta di
sostituire nel mio, ai tortelli di burrata i tortelli di zucca.
Antonio Santini, molto gentilmente, ci anticipa che un assaggio di
tortelli di zucca sarà previsto per entrambi, senza alcuna
sostituzione. Ennesima inattesa attenzione che ci predispone
positivamente alla cena, che inizia con:

- Crema di patate con tartufo bianco
Il benvenuto della chef è una crema di patate dal gusto delicato e per
nulla invasivo, nobilitata dalla presenza di ottimo e profumato
tartufo bianco. Buono.

- Terrina di aragosta, astice, salmone con verdure di stagione,
caviale Asetra Malossol, anguilla in carpione al profumo di agrumi
Un piatto, già ampiamente descritto nel titolo, dai sapori decisi e
complessi. Nel complesso molto buono.

- Risotto con pistilli di zafferano e carciofi di Puglia fritti
Ottima cottura del risotto e buona cremosità, contrastata dalla
croccantezza dei carciofi. Molto buono.

- Tortelli di zucca
Uno dei piatti storici di Nadia Santini, è anche un piatto tipico
mantovano. Il ripieno, oltre che di zucca, è composto da amaretti,
mostarda e parmigiano. Il gusto finale è dolciastro. Molto buoni.

- Tortelli di burrata, ricotta di pianura e parmigiano reggiano di
collina
Piatto straordinario, tra i migliori mai provati in assoluto.
Indimenticabili la cremosità del ripieno, la pienezza dei sapori e la
loro persistenza. Ottimi.

- Spigola alle verdure con peperoncino, mentale e altre erbe
aromatiche
Ottima qualità della materia prima per un piatto tecnicamente
perfetto, ma che non ci entusiasma. Buona.

- Coscette di rane gratinate alle erbe fini
Altro piatto radicato fortemente nel territorio. Le coscette,
irriconoscibili se non per le dimensioni, sono racchiuse in una
squisita gratinatura e perfettamente aromatizzate. Molto buone.

- Petto d'anatra in salsa all'aceto balsamico tradizionale di Modena e
mostarda di frutta
Piatto magistralmente eseguito e grande materia prima. Ottimo.

- Formaggi
Dal fornito carrello scegliamo: gorgonzola, Bagoss, un caprino,
parmigiano (eccezionale) e due pecorini. I formaggi vengono serviti
con un ottimo pane all'uvetta e fichi secchi.

- Torta di mele Golden rovesciate in padella, con gelato alla vaniglia
Come predessert viene servita un piccolo trancio di squisita e golosa
torta di mele. Molto buona.

- Soufllè all'arancio con coulis al frutto della passione
L'etereo soufllè viene riempito con uno squisito succo di arancio e
accompagnato da un gelato al frutto della passione. Un dolce
straordinario. Ottimo.

- Crepe agli agrumi e sorbetti di frutta
I sorbetti di frutta, realizzati al momento, accompagnano le mordibe
arricciate crepe disposte sul piatto. Molto buone.

- Cassata con cioccolato fondente gran cru del Madascar Domori
Piccolo assaggio di una buona cassata, seppure meno seducente rispetto
agli altri dessert. Buona.

- Torta di amaretti caffè e mousse di croccante
Un altro assaggio di un dessert squisito e molto goloso. Ottima.

Per chiudere una splendida piccola pasticceria, tra le migliori mai
provate, composta da almeno 10 tipi diversi di piccole creazioni di
pasticceria.

Concludiamo con un caffè (mia moglie) e con una tisana (io).

Il conto finale di 295 euro è così ripartito:

250 euro - 2 menu degustazione "Menu d'Inverno"
45 euro - Merlot Graf de La Tour 2001 - Villa Russiz

Tutto il resto è stato gentilmente offerto.

A fine cena veniamo invitati nel salotto dove Nadia Santini, terminato
il suo lavoro, si intrattiene con noi, insieme ad Antonio Santini,
fino alle 2 del mattino; quando felici e appagati, ci accomiatiamo e
percorriamo nuovamente i pochi km che ci separano dal nostro albergo.

L'impressione, confermata "a freddo" dalle riflessioni dei giorni
successivi, è di un'esperienza emozionante in un grande ristorante.
La cucina ha raggiunto punte di eccellenza in almeno un paio di
piatti. Qui, più che altrove, il territorio non è soltanto un
artificio retorico, ma fonte d'ispirazione e solida base di una cucina
tecnica e consapevole. L'ambiente e il servizio di altissimo livello
completano il quadro di uno splendido ristorante, capace di regalarci
una delle migliori esperienze di sempre.


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