> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Piccolo speciale sui ristoranti di Thailandia e Bangkok di Claudio Pistocchi Sono partito per la Thailandia con l'intento di rilassarmi dopo un duro anno di lavoro, prenotato tutto via web, soggiorno e trattamenti Spa. La mia conoscenza per quel paese era quella tipica di chi non ci è mai stato, un paese del sud est asiatico che nel mio immaginario era come dire ''terzo mondo'', non in senso dispregiativo, ma per farvi capire cosa credevo. Ho trovato un paese bellissimo, ricco di storia e arte, al tempo stesso di una modernità assoluta, gente bellissima di una gentilezza per noi inverosimile, pulizia, ordine, rispetto, cibi deliziosi, sistemazioni altrettanto soddisfacenti, e la possibilità di stare bene anche a livello medio basso, con pochi euro. Bangkok è una città di oltre 8 milioni di abitanti, ma organizzata come una megalopoli moderna. Uno skyline di grattacieli da far invidia a New York, con templi Buddisti e palazzi reali di straordinaria bellezza. Molto verde, molto traffico ma organizzato in maniera che da noi ce la sognamo (arterie a 6-8-12 corsie in città, skytrain, subway, migliaia di taxi per pochi euro, etc). Ho cenato in alcuni posticini interessanti e vorrei segnalarveli, per coloro che volessero visitare il paese del sorriso. A Bangkok, cucina Thai, Patara Restaurant in 2 Sathorn Soi 11. Cucina tradizionale thailandese ma in forma moderna, il locale è anche molto carino, caldo, servizio semplice ma cibi veramente molto buoni. Ricordo una coscia di anatra croccante in una salsa agrodolce davvero notevole, del manzo al curry e dei gamberoni di pari livello. Ottimi dolci, piccola selezione di vini, caffè Illy. Spesa molto contenuta per i nostri standard, alta per i locali, direi che per un pranzo completo si possono spendere dai 15 ai 20 euro persona. Sempre a Bangkok, dove come nelle grandi città potete trovare qualsiasi cucina del mondo, sono stato benissimo in un ristorante giapponese che fa cucina Teppan Yaky (tavoli con piastra di cottura al centro, chef che cucina per voi con giochi di acrobazia culinaria...) che amo molto, il Suteky, al piano terra dell'Euro Inn Hotel in Sukhumvit Soi 31 Rd. Qui ho assaggiato il famoso manzo Kobe ed il più famoso Matsukaya, oltre a tante altre piccole cose. E' davvero divertente cenare in questo tipo di ristoranti. La seconda sera che ci siamo stati eravamo solo in 2, tutto il ristorante per noi. Spesa sui 18-25 euro persona. Molto validi anche i ristoranti dell'hotel dove stavo, il Banyan Tree. Al 61 piano, all'aperto, con una vista mozzafiato, c'è il Vertigo. Grill bar dalla cucina saporita ma di buon livello, prezzi sui 15-25 euro. A Kho Samui mi avevano consigliato Poppies, sulla parte finale di Chaweng road, considerato il migliore sull'isola. Vi ho cenato per 4 sere di fila, deliziato dalla loro cucina thai-international. Ambiente delizioso sul bordo della piscina dell'omonimo piccolo resort, musica dal vico con spettacolo thai, vastissima scelta di piatti e buona carta dei vini, vi ho eletto domicilio. Se ci capitate non potete farvi mancare la bisque de homard, la crema di gamberi più buona che abbia mai mangiato fuori dalla Francia. Deliziose aragoste con leggera salsa al curry, ottimo agnello al forno, molto buono anche il filetto australiano con formaggio erborinato. Menzione speciale per i dessert, specie per il budino di pane e burro in salsa vaniglia. Spesa sui 25-35 euro ma senza rimpianti. In generale la cucina thai è molto buona, ma occorre essere aiutati da qualcuno che la conosce per non trovarsi nel piatto alimenti troppo dolci per il nostro palato. Larghissimo uso di aglio, piccante ma segnalato dove, tanto pesce, carni di ogni genere. Unica nota dolente del paese è il mercato del sesso che, pur in calo, ancora lo anima. Se a Bangkok la cosa te la devi andare a cercare per notarla, a Samui è molto più evidente. Ed intristisce non poco vedere i ''farang'', gli stranieri, girare a passeggio abbracciati alle donne-bambine pagate pochi dollari. Claudio Pistocchi |