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| SCHLOSS BERG Schlosshof, 7 D 66706 Nennig (Perl) - Germania Questo villaggio si trova nel Saarland, più esattamente sulla Mosella, di fronte alla cittadina lussemburghese di Remich, cui é collegata da un ponte. Tel. (+49) (0) 6866.791.18 Data recensione : 10/2004 Chef: Christian Bau, allievo di Wohlfahrt Guide: 2 stelle Michelin, 18/20 G&M, 4,5 F Feinschmecker (Rivista e guida tedesca di grande prestigio: il massimo del suo punteggio é 5F) Giudizio personale: ottimo (con il pentimento di aver atteso tanto prima di sitarlo); valorizza con spirito moderno le materie prime, applicando con rigore ed i,telligenza il motto dello chef: "il mio punto di partenza é il prodotto. Prezzo: € 204,50, à la carte con aperitivo e mezza bottiglia di vino bianco del Baden. Costruito come fortezza nell'XI secolo e rimaneggiato ampliamente nel XVI il complesso ospita un albergo, un paio di ristoranti ed un casinò. Il ristorante Schloss Berg con le sue due stelle Michelin é probabilmente il miglior ristorante che si trova sulle due sponde della Mosella tra Schengen e Coblenza. In fondo al cortile acciottolato si apre la piccola porta del ristorante. Si apre come d'incanto ed attraverso un piccolo atrio ed un'anticamera vengo fatto accomodare nella sala da pranzo in uno stile rustico-elegante: pareti intonacate in beige, rustici gli infissi delle porti e le travi su parte del soffitto, mentre la parte restante é controsoffittata in legno scuro. L'unico elemento che mi disturba é l'armadio per i vini, che preferirei non vedere in un ambiente di questo tipo, anche se questo é ben camuffato da mobile rustico d'antan. I coperti sono di Versace con la tipica medusa che campeggia sui sottopiatti. Su ogni tavolo una candela ed una moderna scultura in metallo che rappresenta uccelli stilizzati di fantasia. Anche qui il servizio é sbrigato da giovani tedesche, in giacca e pantaloni neri. Sono professionali e gentili, ma non hanno lo charme delle loro colleghe di Düsseldorf. C'é la carta e c'é un menù. Io faccio le mie scelte tra i piatti della prima, che saranno annaffiati da un bianco del Baden. Dopo una coppa di champagne Gosset Grand Reserve, accompagnato da piacevoli amuse-gueule di varia natura, comincio con una Vellutata di castagne e tartufi bianchi in cui navigano dei tortellini di vitello, piatto autunnale che apre lo stomaco alle delizie che seguono e delizia lui stesso. Seguono Chartreuse di aragosta con ostriche bollite e caviale, piatto da ammirare prima che da gustare per la semplice di quella piramiduccia tronca troneggiante, come un nuraghe, sulla salsina bruna di agresto del Perigord temperata dal caviale, e circondata dalle ostriche; é un piatto ricco e nobile, che sfugge alla pretenziosità, sovente ispirata dalla ricercatezza delle materie prime, grazie alla magistrale preparazione Maialino spagnolo ruspante in crosta con purea di patate e tartufi, piatto più rustico ed autunnale del precedente e di grande soddisfazione per il palato: il gusto forte del maiale scaturisce dalla crosta e viene sottolineato dalla purea ricca dei sapori dei due tuberi che in essa si confondono, mentre la salsa di tartufi lega il tutto. Saint Maure in sfoglia con tartufi bianchi d'Alba: il formaggio cotto nella leggera sfoglia mantiene la sua consistenza ed esalta per contrasto la delicatezza dell'abbondante rapatina di tartufi. Composizione di castagne: le castagne del castello sono qui nelle tre forme di gelato, mousse e lievemente candite, che annaffio con un bicchiere di vino dolce. Franco C.E. PIODI |