> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Trattoria Casa Masi 50050 Montaione (FI) Tel. +39 0571 677170 Fax +39 0571 677042 Data recensione : 10/2004 Elena sta per iniziare il periodo caldo - pre feste natalizie - tragico dal punto di vista dell'impegno lavorativo mentre io sono alla conclusione di un progetto importante che seguo da oltre tre mesi e che ne richiederà altrettanti per il lancio e le prime fasi di promozione. Il w-e lungo che il primo lunedì novembrino concede, diventa quindi un'occasione da non perdere per recuperare energie ed una boccata d'ossigeno rigeneratrice. Di partire s'è deciso. Manca il dove. Poco male, complice il suggerimento degli amici di IDR ci dirigiamo in toscana, non curanti delle funeste previsioni atmosferiche che precedono la nostra partenza. La zona : Montaione. Tra San Gimignano e San Miniato, ad un passo da Castelfiorentino e Certaldo, è senz'altro un buon punto di partenza per una due giorni toscana tra succulente fiorentine, tartufi, vino e verdi campagne. La struttura si chiama San Benedetto Vacanze, un grande parco immerso nel verde con 15 deliziosi appartamenti - alcuni con camino e mansarda - due piscine (in funzione solo d'estate), zone pic nic ed una moltidudine di uccellini per tutto il parco. Grande pace tutt'intorno, inutile dirlo. All'interno del complesso, trova dimora un'accogliente trattoria, Casa Masi appunto, dal cognome dei due proprietari, Luciana ed Alessandro Masi. Prenotato il tavolo per la cena, contestualmente alla prenotazione dell'appartamento, alle 21.00 circa della notte c.d. di "Halloween", ci rechiamo al ristorante dove veniamo fatti accomodare dal patron, Alessandro Masi. L'ambiente è molto suggestivo, ai molti attrezzi agricoli - veri - appesi alle pareti, alle casse di legno ed i tradizionali fiaschi toscani sparsi qui e là per la sala, fa da contrasto la semplice eppur curata mise en place dei tavoli. Il nostro tavolo è situato in una zona rialzata del primo ambiente dalla quale si gode di buona vista sul grande bancone in legno all'entrata e su tutta la prima sala. Il locale è pieno di gente, prevedibile vista la data ma l'ambiente non è confuso ed anzi i tavoli sono abbastanza distanziati gli uni dagli altri, tanto da consentire una certa intimità. L'addetto di sala, un poco frettoloso ed evidentemente infastidito dal gran da fare della serata, ci porge i menù e la carta dei vini. La proposta enogastronomica è molto ricca, una quindicina di antipasti, una decina di primi ed altrettanti secondi ed una nutrita scelta di dessert. La carta dei vini è strutturata in modo abbastanza preciso, per denominazione di origine e contiene gran parte delle aziende toscane più note con alcuni vini fuori regione e possibilità di degustazione di vin santo e passito di pantelleria al calice. Ordiniamo due tagliolini al tartufo, una fiorentina, una bottgilia di Chianti Classico Docg Riserva Ducale 1999 di Ruffino ed un calice di passito di pantelleria non meglio precisato. Nell'attesa ci viene portato un piccolo cestino di pane con un tipo di pane ed una focaccia non indimenticabili. La bottiglia del vino viene servita a temperatura di cantina ma non è un problema, l'ambiente e la giornata - con temperature praticamente primaverili - raggiungerà velocemente il punto ottimale. Arrivano i tagliolini, buoni e serviti particolarmente al dente. Io li apprezzo così altri palati avrebbero potuto aver da ridire qualcosa. Il tartufo (nero per nostra scelta, sigh!) è in giusta quantità, del resto non abbiamo richiesto grattuggiate supplementari. La fiorentina è faraonica. Circa un chilo e mezzo di carne con l'osso cotta alla brace servita ben calda e al sangue. E' alta almeno 5-6 cm. La carne è di qualità eccezionale, succulenta, di ottima consistenza eppur morbida. L'abbiamo abbinata ad un piccolo piatto di verdure grigliate, ben cotte (radicchio, peperone, melanzane, cipolla). Su tutto un eccezionale "olio nuovo" non meglio precisato. Decisamente, IL piatto della serata. Saltiamo il dessert ed io termino la cena con un calice di passito di Pantelleria non meglio specificato sulla carta. Il conto, 90 euro in due compreso il vino (20 euro circa). Nel complesso una buona esperienza. Vale senz'altro la pena provare la trattoria in abbinamento alla sosta per la notte perché rigenera. La mattina mi sono svegliato sereno. Molto piacevole l'ambiente del ristorante, di buon livello la cucina anche se non testata a fondo per via dell'esiguo numero di portate da noi provate. Capisco bene che la serata - particolarmente frequentata - possa non aver consentito un servizio analogo a quello probabilmente praticato nei giorni infrasettimanali ma è forse questa l'unica nota su cui porre maggior attenzione. Un'accoglienza un poco più curata - magari con un aperitivo - ed un servizio un poco più lento accrescerebbe senz'altro una piacevolezza già intrinseca nel piatto e nel luogo. Filippo Ronco |