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Ristorante Perbellini
Via Muselle, 11 Isola Rizza (Verona)
Telefono ristorante : 045.7135352
Chiuso domenica sera, lunedi' e martedi' a mezzogiorno
Data recensione : 09/2004


Grande cena e grande conferma di questo splendido ristorante a sud di Verona;
per quella che e' la mia breve esperienza, in Giancarlo Perbellini ho trovato
uno dei piu' maturi e completi chef italiani.

Un anno fa mi ero lasciato ammaliare dal menu' degustazione, ora ho voluto
provare il menu' 1.2.3..1000 (95e), che propone alcuni piatti storici della
storia del ristorante e che, parole della moglie dello chef, sono stati piu'
volte citati nelle guide o hanno vinto premi.
Descrivere nel dettaglio tutto cio' che e' stato servito in tavola e' un'impresa
fuori dalla mia portata; se anche mi fossi messo a prendere appunti, avrei
dovuto scrivere continuamente e rinunciare alla conversazione. Chiedo perdono
quindi per qualche dimenticanza.

In attesa degli antipasti ci viene offerto e servito piu' volte dello champagne
Croix Rouge di La Castellane. Dopo vari appetizer - ricordo il piccolo cubetto
di tonno avvolto in un pesto di basilico e una forchettata di spaghetti grezzi
con scaglie di grana - arriva l'antipasto:

Sapori e colori del mare:
un grande piatto quadrato ai cui angoli sono disposte quattro diverse
preparazioni di pesce e al centro un carpaccio di orata e san pietro con olio
extravergine, sedano e erba cipollina.
Le preparazioni sono un piccolo hamburger di pesce (non ricordo quale), triglia
con foie gras su un letto di rapa rossa e mela (inizialmente sono perplesso,
poi, facendo attenzione a prendere insieme tutti gli ingredienti, trovo la
preparazione di grande equilibrio, buonissima), gambero avvolto in pasta kataifi
e servito con cubetti di peperone (trovo il gambero troppo cotto e asciutto, ma
il peperone e' squisito), scampi marinati (ottimi). Nel complesso un piatto
molto riuscito e anche pero' impegnativo nella quantita' (ma ero stato avvertito).

A seguire la prima vera meraviglia:
Zuppa di pesce (a dire il vero il menu' riporta qualcosa in francese tipo Soupe
de poisson prix 92 ..).
In una ciotola vengono adagiati sul fondo dei cubetti di pesce crudo sui quali
viene poi versata la zuppa calda che contiene alcuni ravioli con ripieno di
astice e alcuni ravioli neri con ripieno di cozze e vongole. Strepitosa. Tutti
gli ingredienti sono buonissimi, raccogliere con il cucchiaio il raviolo con il
brodo e il pesce e sentire l'esplosione di sapori in bocca e' un'esperienza
memorabile. E su tutto comunque apprezzo il brodo, succulento, anche un poco
concentrato e benissimo profumato di varie erbe.

Ho anche assaggiato il primo del mio commensale (lui ha scelto alla carta):
ravioloni di riso mantecato con porcini e spugnole e petto di piccione. Un altro
primo da incorniciare, i ravioli perfetti sono un'altra esplosione di sapori -
porcini e parmigiano su tutto.

Dopo questo primo mi sento gia' appagato, anche i vini scelti in accompagnamento
(Soave La Rocca 2001 di Pieropan e Valpolicella Brolo delle Giare 98 di Tezza)
si comportano in modo egregio, pero' non e' mica finita qui:

Guanciale di vitello brasato su pure' di patate e porri fritti. Anche qui mi
spreco in complimenti, un guanciale tenerissimo e gustoso adagiato sul letto di
pure' di patate. Io non amo il pure', ma qui siamo su un livello di bonta' pura.

Prima del dessert ci viene servita la piccola pasticceria, piccola ma un dessert
a parte di per se': ricordo la sottile crostata di lamponi, la delicata cialda
di pasta frolla con cioccolato fuso sopra, dei bicchierini di mousse di
nocciole, dei bicchieri stile martini ma con stelo molto alto riempiti di una
delicata salsa di lamponi (mi pare) e palline di bianchini - una delizia.

Per finire arriva il dessert, che viene accompagnato con un garganega passito
(mi pare fosse Oro di Portinari):

Per me il mio piatto della serata e miglior dessert dell'anno: la millefoglie
strachin. La presentazione e' molto sobria e minimale, a differenza degli altri
dessert. Un cilindro rivestito di granella di amaretti e spruzzato di zucchero a
velo, composto di due strati di sfoglia alternata con una crema montata alla
vaniglia. Sia la crema che la sfoglia sono preparate in modo perfetto, soffice e
delicata la crema, leggera e friabilissima la sfoglia, da chiedersi come potesse
reggere la crema. Un dessert che nella sua apparente semplicita' mi emoziona e
seduce completamente.

Faccio uno sforzo non da poco ma voglio anche assaggiare qualcosa del dessert
del mio amico: la Sinfonia di dessert. Un grande piatto quadrato trasparente sul
quale sono distribuiti nove (nove!) assaggi dei vari dessert di Perbellini. Qui
oltre la gran bonta' delle preparazioni, c'e' anche una presentazione
caleidoscopica con giochi di colori, ghirigori di creme e salse che saltano da
un dessert all'altro. Grande.

Esausti, terminiamo con un buon caffe' io e un armagnac del '64 (mi pare Ch.
Juliac o qualcosa del genere) il mio amico.

Da segnalare anche:
- la bonta' dell'abbondante cestino di pane, vari tipi serviti caldi e tenuti
caldi da una candela posta sotto il cestino;
- la carta dei vini, dai ricarichi non bassi, pero' ampia, con un buon occhio ai
francesi e con una ottima scelta di mezze bottiglie che permettono anche di bere
qualche grande vino senza svenarsi del tutto.

Il servizio e' molto gentile e professionale ma non ingessato. Solo qualche
lieve sbavatura rispetto alla precedente esperienza (un bicchiere con piccola
traccia di rossetto e il cameriere che mi serve e descrive la zuppa di pesce ma
non sa cosa ci sia nei ravioli) che pero' non mi sembra particolarmente
rilevante rispetto alla precisione di tutto il resto.

Il conto complessivo e' di 336e, cosi' suddivisi:
- menu' 1.2.3.1000: 95e;
- 1 antipasto: 30e;
- 1 primo: 30e;
- 1 secondo: 34e;
- 1 dessert: 25e;
- 3 vini: 104e;
- 1 armagnac: 18e.

Sono stati offerti lo champagne, il caffe', la piccola pasticceria.


miogo