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Ristorante Buonamico Via S. Andrea 25 Viareggio (LU) Telefono: 0584.943266 Chiusura: a pranzo e il lunedi' Data recensione: 09/2004 Per la terza sera in un paio di settimane torniamo da Buonamico, ristorante storico di Viareggio che negli ultimi anni ha passato mano diverse volte senza mantenere il successo che aveva. Vista l'affluenza, la nuova gestione (uno dei fratelli del Pino sul Tetto) sembra averla indovinata. Il locale ha alcuni tavolini fuori, sulla strada, e un paio di sale all'interno. Ci accomodiamo in quella principale, una trentina di coperti, arredata in legno scuro, rustico, con ambiente poco illuminato e molto intimo. Una saletta a fianco, piu' riservata, ha un bel camino che accendono d'inverno. I tavolini sono piuttosto stretti e le lampade, carine, troppo basse e disturbano un po'. Niente di particolare ma questo, l'acustica non proprio ideale e le vicine di tavolo che conversano stile operaio di acciaieria danno un'impressione leggermente opprimente. La cameriera ci accompagna al tavolo, apparecchiato con la sola tovaglia a righe (tovaglioli bianchi) e accessori di normale livello. I bicchieri sono chiaramente da trattoria ma per i vini piu' importanti portano i calici adatti. Il servizio e' rapido e gentile, il titolare (che ci conosce) ci presenta a voce un menu' che non varia molto dalle altre volte ma offre una certa scelta tra primi e secondi, quasi tutti di pesce. La carta dei vini e' nella norma: vi sono 20-30 etichette tra i bianchi (divisi in toscani e altre regioni) con ricarichi che non mi sembrano elevati e una scelta di prodotti sufficientemente ragionata. Dopo l'ordine portano un cestino con pane e focaccia caldi, nessun appetizer. Antipasti misti di mare (x3) Sono 4 portate: una piacevole passata di ceci e tonno affumicato, filetti di sgombro alla brace conditi con olio sale e pepe, buoni anche questi, poi a testa due acciughine ripiene fritte (croccanti, belle calde, buone ma con ripieno perfettibile) e due muscoli (cozze) ripiene. Il piatto e' perfettamente a livello del locale, non desta emozioni particolari ma e' una buona realizzazione. Maccheroncini alla Buonamico (x1) Maccheroncini con sugo rosso di pesce misto di lisca e crostacei. Buon piatto, piuttosto piccante, saporito. Questa volta pare un po' troppo unto (alla fine nel piatto rimane troppo olio) e salato, le altre volte era nettamente piu' equilibrato. Carbonara di mare (x1) Con la carbonara non ha praticamente niente a che fare: si tratta di spaghettini in bianco, anche in questo caso con misto di mare, prezzemolo e pepe, niente uovo. Molto piccante e anche questo piuttosto salato (niente di immangiabile, ma il sale si sente) e ricco di olio. Anche in questo caso e' una caduta rispetto alle precedenti. Fritto misto di paranza (x1) Si tratta del solito fritto misto con trigliette, "ghiozzi" (non conosco altro nome), totani e non so cos'altro. Fritto senza infamia e senza lode, abbondante, croccante il giusto, saporito un po' meno, piacevole ma senza entusiasmare. Pesce al forno (x2) Non ricordo piu' cos'era, mi pare un'orata. Due porzioni molto generose (altri locali l'avrebbero fatto per 3-4 persone) di pesce arrosto al vino, sfilettato in cucina, coperto da cipolle di tropea al sentore di agrodolce. Il dubbio che sia stato un insaporimento "ad arte" per mascherare la scarsa qualita' del pesce e' subito fugato: il pesce e' buono, ben cotto, e l'accoppiamento con la cipolla non stona per niente. Buono davvero. Dolce (x3) Non ce la facciamo piu' e decidiamo per un banale "sgroppino": ci portano il solito bicchiere con gelato e limoncello sbattuti. Con cannuccia, addirittura... :-) Liquidi Due bottiglie di acqua naturale, un Vermentino di Gallura 2003 Canayli (abbastanza buono) prezzato 12 euro e uno Chardonnay della Sala 2003 (C. della Sala, solito chardonnay barrique) prezzato 18. Con questo vino arrivano anche i bicchieri giusti. A fine pasto, dopo il conto, ci offrono due liquori (amaro + grappa). Prezzo per tre persone: 120 euro. In sintesi si tratta di un locale valido e credo che ci tornero' ogni tanto. A parte l'ambiente, il problema principale e' la gestione della cucina: i piatti escono a velocita' impressionante e non fai in tempo a finirne uno che ne hai gia' un altro sul tavolo. La cosa non e' male, ma finisce che ti prende fretta e ti ingozzi; un periodo di riposo tra un piatto e l'altro sarebbe molto, molto gradito. E magari una ritoccatina in basso ai prezzi... Un saluto, Gianfranco Bertozzi |