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Ristorante A Eira Do Mel Estrada Do Castelejo Apartado 12 8650-999 Vila do Bispo - Algarve (Portugal) E-mail : eiradomel@eiradomel.com Data recensione : 08/2004 E' difficile recensire un ristorante in modo obiettivo, quando l'esperienza vissuta è inscindibilmente legata a ricordi piacevoli ed indimenticabili come una vacanza in moto in Portogallo. Ma ci provi, rinfrancato dal tuo sentire il bisogno di condividere quel momento e quel luogo particolari con qualcuno che ne saprà cogliere, tra le righe, le emozioni. ![]() ![]() La spiaggia Belixe, nei pressi di Cabo de Sao Vincente a sinistra, e una veduta da Cabo de Sao Vincente a destra. Innazitutto la cornice. Ci troviamo nell'estremo sud-ovest del Portogallo, nella zona di Sagres e Cabo de Sao Vincente, l'estrema punta sud-occidentale del continente europeo. E' qui che nelle sere d'agosto, al calare del sole, con i piedi sul ciglio di alte falesie dipinte di rosso, puoi assistere a tramonti infiniti così come l'oceano in cui si specchiano. Un paesaggio unico, battuto dal vento, fatto di vegetazione rada, isolana, alte falesie in cui si insinuano splendide baie dorate lambite da acque fredde e cristalline, colori, profumi e spezie che - lo avverti, nel momento in cui li vivi - resteranno per sempre impressi nei tuoi ricordi. ![]() ![]() Un tramonto sull'oceano visto da Sagres A pochi minuti di strada da qui, si trova Vila do Bispo, un piccolo paesino fatto di case bianche e colori pastello, il turchese, il giallo, l'azzurro del cielo. Attraversata la via principale del paese che collega lo stesso alla statale, è facile trovare il Ristorante A Eira Do Mel, una casetta bianca e azzurra, semplicissima e solare, ottenuta dalla ristrutturazione di un'antica azienda agricola della quale conserva ancora alcuni spazi in legno. L'ambiente è più rustico che elegante ma impreziosito da dettagli che contribuiscono a conferire al locale un'atmosfera calda e piacevole: una sala grande con tavoli e sedie in legno, apparecchiati con buoni tovagliati e calici adatti alla degustazione degli ottimi vini portoghesi in carta, è affiancata da una saletta più piccola e raccolta, arredata con utensili del lavoro agricolo, legno bottiglie e lampadari d'altri tempi. In entrambi gli spazi, infatti, il senso di comfort aumenta anche grazie al tipo di illuminazione, calda e di buon gusto. Nella sala principale, rialzato rispetto al piano dove sono collocati i tavoli, un grande bancone in legno separa l'ingresso alla cucina a vista. ![]() ![]() Esterno e interno del ristorante A Eira Do Mel Ciò che mi ha più colpito - favorevolmente - sono i tempi e i modi del servizio, di una lentenzza efficiente che non diventa mai ritardo ed anzi, predispone al godimento massimo dell'atmosfera rilassata che si respira tutt'intorno - anche durante il week end - perfino quando ci sono due o tre persone in piedi che attendono il secondo turno. In cucina, José Antònio Pinheiro, uno chef schivo ma deciso, molto capace, che punta moltissimo sulla qualità e sulla selezione dei prodotti legati al territorio, in parte coltivati direttamente in loco, in parte frutto della pesca locale, tra le più floride di tutto il Portogallo, pare. Una scelta, quella delle materie prime, quasi maniacale. Scelta che si riflette inevitabilmente sulla qualità dei piatti proposti, mai banali. E' trascorso molto tempo ormai dalla mia visita a Eira Do Mel e non posso quindi che raccontarvi sensazioni ed emozioni radicate, non un resoconto completo quindi, ma gusti, profumi e ricordi sopravvissuti all'oblio del tempo che corre e per questo degni di nota. Il menù è molto ben scritto e di piacevole impatto grafico. Vi viene proposto in diverse lingue - eccetto l'italiano - oltre a quella nazionale, segno di attenzione verso il cliente che va ad aggiungersi alla squisita gentilezza e garbo con cui verrete trattati per tutta la serata. Ma questa è una prerogativa di quasi tutti i ristoranti portoghesi. Superata la fase degli antipasti, dove, a quelli prettamente "nazionali", potrete qui aggiungere una quantità di varianti da prodotti freschissimi provenienti da agricoltura locale, è piacevole perdersi tra le numerose proposte gastronomiche, sia di carne che di pesce. Su tutto voglio ricordare la Cataplana, un piatto abbastanza complesso che potete trovare a base di pescato, crostacei, polpo o in altre varianti, cotti a lungo insieme a pomodoro fresco, cipolla e spezie che ne caratterizzano in modo deciso il sapore, senza mai divenire stucchevoli. Il risultato, eccellente, è un coloratissimo caleidoscopio di profumi e sapori - assolutamente amalgamati l'un l'altro - che vi sarà presentato al tavolo in eleganti recipienti di rame. Da sottolineare l'uso delle spezie in quasi tutte le versioni di Cataplana provate nella mia - purtroppo breve - permanenza in zona dove il coriandolo, lo zafferano, il carvi e molte altre ancora, trovano abbinamento semplicemente perfetto con i prodotti della cucina locale. Un apporto deciso ma assolutamente elegante e mai stucchevole. Buona anche la cantina che oltre ad una buona selezione di bianchi e rossi con ricarichi onesti, offre una scelta abbastanza ampia di distillati e Porto di diverse annate. Con due bottiglie di vino e due calici di Porto Burmester Vintage 1987, in 4 abbiamo speso meno di 150 euro. Ristorante assolutamente consigliato per la piacevolezza del luogo, la cortesia del personale e la bravura di Antònio Pinheiro e di sua moglie in sala. Grande ora è la nostalgia di quei luoghi, di quei colori, di quei profumi, di quei ritmi. A presto Portogallo. Filippo Ronco |