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Ristorante La Mora
Ponte a Moriano (LU)
Data recensione : 07/2004


Domenica mattina risolvo le faccende di lavoro che mi assillavano e
decido con la fidanzata di visitare questo ristorante appena fuori
Lucca, sulla strada per la Garfagnana.
Arriviamo attorno alle 13,30 alla villetta che ospita i locali e veniamo
accolti dal titolare che ci accompagna in veranda.
Qui ci sono una trentina di coperti sistemati in una saletta con due
ampie vetrate che danno sul giardino coperto da pergolato e da siepi che
separano il giardino dal binario per la garfagnana (passera' un trenino
di due vagoni a pochi metri da noi di li' a poco).
In sala, oltre al nostro, sono occupati altri quattro tavoli.
Al nostro ampio tavolo tondo ci vengono portate le liste dei piatti; due
i menu degustazione, dei quali uno di terra a 40 euro e uno di pesce
(anche acqua dolce) a 45 euro.
Decidiamo di non esagerare, visto che i menu degustazione prevedono due
antipasti, due primi, due secondi ed il dessert e scegliamo due
antipasti "la Mora" che prevedono quattro assaggi di portate, per poi
passare direttamente al secondo: due filetti di maiale di cinta senese
stufati con al cavolo nero e fegatini steccati con finocchio selvatico.
In carta ricordo dei paccheri con sugo d'anatra, tagliolini
all'anguilla, zuppa di pesce d'acqua dolce con gamberi di fiume, la
zuppa di farro, il piccione ripieno, il pollo al mattone.
Per i vini, dopo un'occhiata alla carta abbastanza ricca, propendo su
consiglio del sommelier di farci servire diversi vini locali a calice
che scegliera' lui stesso.
Si inizia con un budino di peperone rosso nappato con della leggera
besciamella, molto, molto delicato e molto apprezzato da entrambi.
Su questo ci viene servita una vernaccia delle colline lucchesi, molto
leggera.
A questo proposito devo confessare che non ho annotato il nome di
nessuno dei vini che ci sono stati serviti.
Siamo passati poi al "pandiconiglio" che a quanto ho capito e' una delle
loro specialita': un piccolo trancio di filetto di coniglio servito con
una confettura di cipolle molto scura e una polpettina fatta di mollica
di pane impastata nel fondo di cottura del coniglio stesso.
Eccellente.
Molto equilibrato e perfetto l'accostamento con la confettura.
Con questo ci sono stati serviti due calici di chardonnay passato in
barrique.
Arrivano poi tre crostini: una bruschetta, una polentina con pomodorini
e champignons e un crostino di paté di fegatini alla toscana.
I crostini accompagnavano una piccola sfoglia ripiena di funghi.
Buono il paté e la sfoglia, ma non da applauso.
Per questi assaggi ci č stato di nuovo riempito il calice con lo
chardonnay.
Come assaggio finale degli antipasti arriva in tazza il pancotto, con
olio a crudo e foglia di basilico.
Semplicissimo ma delizioso.
Su questo uno chardonnay con una barrique molto leggera.
Di seguito arriva il filetto di maiale di cinta, molto morbido, con il
cavolo nero stufato spezzettato ed il fegatino accanto: bella
presentazione, buon piatto e ottimo il syrah servito per accompagnarlo
che ci verra' versato di nuovo a chiusura.
Con il filetto di maiale ci viene offerto un piatto di verdure fritte
con una delicata pastella: riusciamo ad assaggiare gli squisiti fiori di
zucca, ma non riusciamo ad andare oltre.
Infatti al dolce decidiamo di dividerci un semifreddo al torroncino con
cioccolato caldo, servito con due bicchieri di aleatico di antinori.
Anche questo molto buono ma non da applausi.
Due caffe' a concludere.

Il conto finale: novanta euro dei quali quindici per il vino.

Il posto e' delizioso, eleganti gli arredi, posate in argento, servizio
molto cordiale.
Piccola delusione il pane, sciocco, come tradizione toscana vuole, e
banale, ma in posti del genere e' un particolare che viene curato
meglio.
All'apparenza potrebbe sembrare che noi mangiamo poco; in realta' le
porzioni non sono proprio ridotte e a fine pasto abbiamo convenuto che
non avremmo superato la prova del menu degustazione.

La Mora e' certamente uno dei migliori locali della zona, non ha deluso
le aspettative e anzi la sorpresa e' stata di trovare la possibilita' di
scegliere vini a calice.

Voglio di nuovo segnalare il pandiconiglio che e' stato il momento
migliore della visita.


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