> Siti e blog del Network ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() TigullioVino.it
© |
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
![]()
Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
Torna all'archivio
Invia una recensione
Ristorante Perbellini Via Muselle 11 - Isola Rizza (Verona) Telefono ristorante : 045.7135352 Fax 045.7135399 Data recensione : 12/2003 Prenoto via e-mail con largo anticipo. La conferma e' quasi immediata cosi' come l'indicazione precisa sulla strada da percorrere per raggiungere il ristorante. Perbellini si trova a Isola Rizza, un piccolo centro a 30 Km a sud di Verona. Nonostante avessi letto della posizione non propriamente panoramica del locale, sono rimasto comunque sorpreso dal trovarlo immerso tra capannoni industriali e un centro commerciale. Visto da fuori il ristorante sembra una piccola fabbrica con tanto di cancello d'entrata e insegna: "Perbellini, premiata offelleria". Successivamente ci viene spiegato che l'offella e' il dolce inventato dalla famiglia Perbellini nel 1891 e che ancora oggi rappresenta il fiore all'occhiello della pasticceria di famiglia. Negli anni '80 si penso' di fare il salto da realta' di pasticceria artigianale a realta' industriale. Cosi' comincio' la costruzione di questa struttura che successivamente fu abbandonata insieme al progetto industriale. A quel punto il giovane Giancarlo Perbellini sfrutto' quella struttura per farne l'attuale ristorante. Parcheggiata l'automobile fuori il locale veniamo immediatamente accolti da un cameriere che prende i nostri cappotti e ci invita a seguirlo in sala. E' difficile spiegare la sensazione che si prova passando dall'ambiente esterno, grigio e impersonale, allo splendido interno del locale, caldo ed elegante. Si chiude la porta dietro le spalle e si viene portati in un mondo totalmente diverso, fatto di sobria eleganza resa ancora piu' gradevole e avvolgente dai sorrisi e dalla cordialita' del personale. L'ambiente, come detto, e' elegante ma non eccessivamente classico. Lo spazio non manca. La sala d'ingresso e' grande quasi quanto le due sale da pranzo. In una sala attigua e' possibile fumare sigari e sigarette (nella sala e' rigorosamente vietato fumare). I bagni si trovano al piano inferiore, preceduti anch'essi da un elegante salotto. Le luci sono giuste, cosi' come la distanza tra i tavoli. Veniamo fatti accomodare in sala con una capienza non superiore a 20 coperti (i coperti occupati saranno 16 nel corso del pranzo). Il nostro tavolo è molto spazioso. Ogni tavolo e' arricchito da piccole e graziose sculture di vetro, molto colorate ma discrete. A mia moglie viene immediatamente portato un poggiaborsa. Le sedie sono belle e molto comode. I sottopiatti sono d'argento, bicchieri e tovaglie di grande qualita'. Il tavagliolo viene discretamente cambiato ogni volta che ci si alza. Il servizio e' stato perfetto dall'inizio alla fine. Appena seduti ci viene dato il benvenuto dalla signora Paola, la bella moglie dello chef che dirige con grazia e professionalita' la sala. Prima di consultare la carta ci viene spiegato dettagliatamente il menu del giorno, che cambiando di volta in volta, viene spiegato a voce. Il menu delle signore non riporta i prezzi. Consultata la carta non abbiamo dubbi nell'optare per questo degustazione al costo di 85 euro vini esclusi. Il degustazione si compone di 2 antipasti di pesce, 1 primo di pesce, 1 primo di terra, 1 secondo di carne e degustazione di dessert. La carta dei vini e' ricca di etichette internazionali, soprattutto francesi. Buona la selezione di vini italiani e veneti in particolare. Ricarichi intorno al 90/100% sul prezzo di enoteca. Da sottolineare la presenza di numerose mezze bottiglie, che spaziano da vini molto costosi a vini dal prezzo accessibilissimo. Il vantaggio delle mezze bottiglie rispetto ai vini al calice, come ci ha spiegato il competente sommelier, e' nel poter offrire ai cliente un prodotto esclusivo aperto solo per lui. In effetti la scelta e' molto felice, soprattutto per noi che abbiamo optato per un menu degustazione che apre con il pesce e chiude con la carne. La mia scelta cade su San Vincenzo 2002 di Anselmi (Garganega 80%, Trebbiano di Soave 5%, Chardonnay 15%) e sull'Amarone 1998 Zenato (corvina 80%, rondinella 10%, molinara 5%, sangiovese 5%). L'Anselmi e' un vino piacevole dalle spiccate note minerali e un ottimo rapporto qualita'/prezzo. L'amarone Zenato ha la classica potenza di questa tipologia di vino e una gradazione alcolica di circa 14,5 gradi. Buono. Sui dolci abbiamo scelto un Ben Rye 2002 di Donnafugata. Anche in questo caso, nonostante abbiamo optato per due calici, il sommelier ha aperto per noi una mezza bottiglia che ha poi messo nel nostro cestello (ovviamente in conto sono finiti solo i calici consumati). Come aperitivo ci viene offerto uno Champagne "Croix Rouge" - La Castellane con il quale accompagnamo l'appetizer. Il vino rosso e' aperto con 30 minuti di anticipo per ossigenarsi. I bicchieri sono avvinati alla perfezione ed i calici riempiti con tempestivita'. Temperatura dei vini perfetta (anche per il vino da dessert). La presentazione delle portate è scandita da tempi perfetti. Gli squisiti pani sono di 5 tipi: normale, focaccia al rosmarino, grano duro, sesamo e frumento integrale. Per tenere al caldo il pane, il vassoio viene posto su una piccola struttura di metallo con una candela. Questo portapane cosi' orginale fa anche da centrotavola. Il benvenuto dello chef si materializza con tre piccole preparazioni: - Quadratino di polenta con crema di gorgonzola ed erba cipollina - Fialetta di centrifugato di sedano e pere - Taglioni con vellutata di parmigiano e ragu alla bolognese Buoni i primi due, avrei preferito un contenitore diverso dalla fialetta per il centrifugato. Le fialette vengono presentate in un contentitore pieno di ghiaccio tritato. - Filetto di triglia e scampo dorati su pure' di cavolfiori e nicoise di verdure croccanti Materia prima eccellente. Forse eccessivo il sapore delle verdure croccanti (soprattutto del peperone). Molto buono. - Trancio di rombo su verze brasate, polenta alle cime di rapa e vinaigrette alla colatura di alici Anche qui materia prima di grande qualita'. Azzeccato accostamento con la polenta e le verze. Molto buono. - Scampo su crema di prezzemolo con acqua di prezzemolo e piccolo gelato all'erba cipollina Un gentile omaggio dello chef, che letto dalla nostra e-mail di prenotazione che siamo in viaggio enogastronomico, ci regala questo splendido post-antipasto. Ottimo, come ovvio, lo scampo. Riuscito l'accostamento con il gelato all'erba cipollina. Ottimo. - Risotto mantecato alla zuppa di crostacei con ragu' di astice, capesante, cozze e vongole Sapido. Ricco. Deciso. Un primo piatto molto buono. - Ravioli di pasta reale con consommè ridotto di pollo e spaugnole 6 ravioli compongono questo primo piatto di carne. Ottimi. - Pernice su spinaci, pinoli ed uvetta con castagne glassate e salsa al pepe rosa Unico secondo piatto di carne, la pernice lega benissimo con il dolce dell'uvetta e delle castagne. Molto buono. - Piccola pasticceria con pre-dessert Il momento piu' alto del pranzo. La piccola pasticceria di Perbellini meriterebbe una recensione a parte. La presentazione e' gia' di per se' uno spettacolo: bicchieri a stelo lungo, piattini, vassioi e molto altro. Il gusto e', se possibile, ancora piu' stupefacente: cialda con marmellata di more (ottima), creme brulée al profumo di lavanda (ottima), crostatina con cioccolato (molto buona), quadratino con cioccolato e pistacchio mela e cannella (buona), meringa su crema di lamponi (ottima), budino al torroncino (molto buono), crema di zabaione con nocciole (molto buono), mousse d'arancio mirtillo e foglia di menta (buono). - Piccola degustazione di dessert Tre diverse preparazioni di semifreddo presentate su un piatto dove lo chef si e' divertito a riprodurre lo stile di Wassily Kandinsky: Semifreddo alle pere con base di vellutata al cioccolato (ottimo), Sorbetto al frutto della passione (ottimo) e Semifreddo alla liquirizia (buono). Come ulteriore omaggio dello chef ci viene portato una mini porzione del famoso millefoglie, anche conosciuto come "stracchino". Un millefoglie dalla consistenza eterea. Leggerissimo e di grande gusto. Ottimo. Dal sommelier mi faccio consigliare un buon rum, mentre mia moglie opta per un tisana. Insieme ai due caffè arriva la pralineria con diverse preparazioni al cioccolato. Carta dei distillati con buona disponibilita', soprattutto di Rum, grappe e Whisky. Il conto finale e' stato di 245 euro cosi' ripartiti: 170 euro - 2 menu degustazione 12 euro - vino San Vincenzo da 0,375 26 euro - vino Amarone Zenato da 0,375 14 euro - 2 calici di vino dolce 10 euro - Rum 9 euro - 2 caffè e una tisana 4 euro - 2 bottiglie d'acqua minerale Sono stati gentilmente offerti: pani, Champagne, appetizer, post-antipasto, piccola pasticceria, mini-porzione di millefoglie e pralineria. Prima e dopo il dessert lo chef Giancarlo Perbellini si intrattiene al nostro tavolo, dimostrando grande cordialita' e stile. Come al solito siamo gli ultimi ospiti a lasciare il ristorante. All'uscita ci salutano nuovamente lo chef, il sommelier e la signora Perbellini. Non ho dubbi nel considerare l'esperienza gastronomica di Perbellini come la piu' appagante mai vissuta. Un locale di straordinario livello di cucina, di servizio e di ambiente. La cucina, leggera e di straordinario gusto, ci ha folgorato con le preparazioni di pasticceria, ma non solo. La materia prima di assoluta qualita' viene trattata con consapevolezza senza inutili voli pindarici. Il servizio ci ha fatto sentire a nostro agio dal primo momento, dimostrando una cura dei particolari e un coordinamento di sala da grandissimo ristorante. Dell'ambiente ho gia' detto. Grande. Grandissimo. Prolet |