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Pierino Piazza Battisti, 3 00042 Anzio (RM) Telefono ristorante : 06.9845683 Data recensione : 04/2004 Visitato domenica 05 aprile 2004 a pranzo.Chi è nato o vive a Roma ha sicuramente avuto a che fare almeno una volta nella vita con i "ristoranti di pesce del litorale". Vuoi per un pranzo domenicale con la famiglia allargata. Vuoi per un'improvvisa voglia di salsedine post-invernale. Vuoi perche' qualcuno ha giurato che in quel tal posto "se spende poco e se magna er pesce fresco". I localoni del litorale romano sono vere e proprie macchine da guerra, che caricano i propri cannoni a calamari fritti, risotti alla crema di scampi e copiosi antipasti della casa. Le caratteristiche comuni di questi ristoranti sono ricondubili a: coperti a 3 cifre, camerieri maratoneti, porzioni industriali, famiglie rumorose, sorbetti con cannuccia, tartufi affogati, panze piene, digestioni faticose e conti tutto sommato limitati. Un mix vincente, longevo e da tutto esaurito giustamente apprezzato da chi intende mangiare in abbondanza, non spendere una fortuna e respirare a pieni polmoni l'aria di mare. Anzio, cittadina a Sud di Roma, non si discosta da questo stereotipo. Lungo il porto si accalcano decine di ristoranti che traggono profitto dalle carovane metalicche e metallizzate dei romani in gita fuori porta. Pero' ad Anzio sembra che non tutta la ristorazione sia votata alla quantita'. Sembra, e sul forum lo hanno confermato, che esista un ristorante che fa cucina di qualita', con materia prima di prima scelta. Con queste premesse abbiamo visitato il ristorante Pierino ad Anzio. Prenoto con tre giorni di anticipo visto che la domenica a pranzo c'e' il tutto esaurito. Chi risponde mi chiede solo il cognome e mi invita perentoriamente ad occupare il tavolo prima delle 13. Ubbidiamo di buon grado e puntualissimi prendiamo posto su un piccolo tavolo stretto e lungo all'uscita dalla cucina. Il locale e' diviso su una sala interna e una esterna. La giornata e' bella per cui si puo' stare benissimo fuori, ma noi preferiamo l'interno. Il locale e' molto piccolo e nello stile del litorale. Muri ricoperti da doghettato chiaro in stile Ottanta. Immancabile frigorifero con crostacei e pesci boccheggianti che implorano una cottura rapida e liberatoria. Il bagno, unico per uomini e donne, e' gia' tremendamente sporco alle 13, quando la sala e' ancora vuota. In sala si fuma (eccome!) ma le porte aperte permettono di respirare aria quasi pulita. A tempo di record viene portato il menu e la carta dei vini. Il servizio e' velocissimo e sembra in perenne corsa contro il tempo. Non esistono momenti morti, la macchina da guerra anche qui e' perfettamente funzionante e pronta a qualsiasi combattimento. Col passare del tempo il locale si riempie e capiamo che solo ai nuovi clienti viene imposto di arrivare entro le 13, in quanto alcuni arrivano alle 14.00, altri alle 14.30 ecc. ecc. La carta dei vini contiene etichette interessanti con ricarichi onesti intorno al 60%. Purtroppo mancano le annate e quando viene proposto un Trebbiano Valentini a 45 euro e' un elemento importante da valutare. Cosi' scelgo un Campanaro di Feudi di San Gregorio, che scopriro' essere dell'annata 2001, al costo di 30 euro. Il vino velocissimamente viene portato a tavola e immerso in un cestello di ghiaccio. I bicchieri vengono regolarmente cambiati con altri piu' voluminosi. Il grissini ed i cracker in bustine di plastica a me personalmente mettono tristezza. Il pane casereccio e' buonino. Il menu conta diversi piatti interessanti e le mezze porzioni sono istituzionalizzate (8 euro invece dei 12 della porzione piena). Non ci facciamo scappare questa occasione e per i primi scegliamo due mezze porzioni a testa. In carta ancora il coperto e il servizio pari al 12% del conto. Passiamo ai piatti ordinati: - L'antipasto misto consiste in una serie di piccoli assaggini di pesce il cui costo (20 euro a persona) e' decisamente giustificato da qualita' e quantita': Crostino con polpa di granchio (ottimo) Mazzancolla (buono) Tonno (ottimo) Piccola frittura (buona) Crostini con pesce sanpietro (buono) Sogliola ripiena con pomodoro e mozzarella frita (buono) Coda di rospo con gamberi e olive (molto buono) Calamaretti saltati in padella con asparagina selvatica (buono) Sogliola, uova di quaglia, salsa di noci e tartufo bianchetto (molto buono) Bottarga, pure' di patate e acciughe (molto buono) - Risotto con gamberi rossi Piatto salatissimo. Putroppo quasi immangiabile. Giusta cottura del riso, gamberi squisiti. Nel complesso un giudizio negativo. - Linguine al coccio Cottura delle linguine (Barilla) sbagliata. Troppo al dente. Condimento di pesce sanpietro decisamente buono. - Spaghetti alici e pecorino Piatto molto gustoso. Le alici legano bene con la sapidita' del pecorino. Molto buoni. - Spaghetti astice e asparagina selvatica Piatto di maggior equilibrio, con buona cottura della pasta. Molto buono. - 3 ostriche Non amo le ostriche per cui non so dare un giudizio. Mia moglie le trova ottime. - Fritto di calamari Fritto leggero ma pur sempre fritto. Materia prima squisita. Ottimo nel suo genere. - Dentice con asparagina selvatica Uno splendido trancio di dentice adagiato su un laghetto di olio. La materia prima la fa da padrona. Se si evita l'olio un ottimo piatto. Sazi all'inverosimile evitiamo il dolce, nonostante in carta fosse presente la mitica "Torta al cioccolato (Pistocchi)", che gia' ho avuto di provare ordinandola su Internet. Chiudiamo con due caffè sui quali si verifica l'unico spunto originale del servizio: un cioccolatino freddo a forma di cucchiaino da sciogliere nel caffe'. Altra piccola concessione del servizio, da quando ci siamo seduti sono stato chiamato con il cognome fornito in fase di prenotazione. Il conto è stato di 135 euro cosi' ripartiti: 4 euro il coperto per due persone 30 euro il vino bianco Campanaro 2001 40 euro due antipasti misti 6 euro tre ostriche 32 euro quattro mezze porzioni di primi piatti 19 euro porzioni di pesce con asparagi 8 euro mezza porzioni di frittura di calamari 2 euro due caffe' 10 euro servizio -------------------- 151 euro arrotondati a 135 con un forte sconto, per due persone. Probabilmente il servizio non viene messo in conto quando si spende oltre una certa cifra. Ovviamente, visto il superlavoro del momento, non abbiamo neanche lontanamente tentato un approccio con i titolari. Alle 14.20 avevamo gia' finito il nostro pranzo. Erano anni che non uscivamo cosi' presto da un locale. La qualita' del pesce e' indiscutibile e mette in secondo piano un ambiente, un servizio e una cucina tutto sommato anonime. Il mio consiglio e' di limitarsi ai piatti meno elaborati per assaporare pienamente la ricchezza di sapore di una grande materia prima. La cucina, a causa di eccessivi condimenti grassi, non mi e' sembrata leggera. Tutt'altro. Laddove lo chef ha messo qualcosa di suo ha ottenuto in alcuni casi risultati negativi (sapidita' eccessiva e cottura sbagliata della pasta). Dal servizio non mi aspettavo molto e non sono particolarmente deluso. Sapevo che la domenica non e' un giorno ideale. Anche l'ambiente non mi ha condizionato piu' di tanto, anche se lo stato del bagno promiusco era quantomeno migliorabile. Sintetizzando: una "bella mangiata" ma non certo un'esperienza piena e coinvolgente. Prolet |