La Madonnina del Pescatore
Lungomare Italia, 11 - Marzocca di Senigallia (AN)
Telefono ristorante : 071.698484
Chiusura settimanale: Lunedì, da settembre a maggio anche la domenica
sera.
Data recensione : 06/2004
Altri dati :
Come arrivare: In auto: uscita casello autostrada Senigallia, a ca. Km.
5 verso Ancona servizio autobus, etc. In treno: stazione FF.SSdi Senigallia,
servizio autobus stazione FF:SS. di Marzocca di Senigallia, etc. In aereo:
aeroporto "R. Sanzio" di Falconara M.ma (An), etc.
L'orario: A pranzo dalle 12.00 alle 15.00, la sera dalle 20.00 alle 23.00,
chiuso il Lunedì. Dessert dopo le 22.00. E' preferibile la prenotazione.
Il prezzo: € 80.00/100.00, bevande escluse. Tutte le carte di credito.
Dopo essere stato diverse volte da Uliassi , sempre con risultati
eccellenti (l'ultima volta i primi di aprile) decido di provare la
Madonnina del Pescatore e prenoto per sabato 26 giugno.
Arriviamo verso le 20.30 e veniamo accompagnati al tavolo.
Mi avevano parlato molto bene della disposizione del locale, invece
rimango piuttosto deluso.
I tavoli sono molto ben apparecchiati , le posate lunghe per il sushi
sono interessanti e alcuni dettagli danno un tocco di raffinata
semplicità (una rosa in ogni cestello del vino ad esempio).
Il resto però non incontra il mio gusto : i tavoli sono assolutamente
troppo vicini e l'atmosfera è piuttosto fredda senza essere
elegantissima. Inoltre la grande vetrata che circonda la veranda
andrebbe bene se il locale fosse direttamente sul mare, ma è a mio
avviso di pessimo gusto visto che il ristorante dà sulla strada. I
commensali che siedono in questa zona sono "esposti" ai passanti ,
senza godere certo di una vista particolare.
Sia io che la mia ragazza optiamo per il menu degustazione "creativo"
(85 euro a testa senza bevande), molto impegnativo come numero di
portate, ma che consente di assaggiare le principali creazioni di
Cedroni degli ultimi anni.
Optiamo due sostituzioni: al posto della frittatina ai frutti di mare
scegliamo le cappesante fritte in tempura al nero di seppia con
vongole, zucchine e paranzola croccante e i bocconcini di rombo fritti
in salsa giardinera vengono sostituiti dalla spigola di amo arrostita
purea di patate al tartufo nero e salsa alla birra scura di cui avevo
letto molto bene su questo NG. Nota positiva: le variazioni non
incidono sul conto sebbene abbiamo scelto piatti credo appena più
costosi di quelli originariamente previsti.
In apertura viene servito l'Americano solido, che avevo già avuto modo
di assaggiare al Clandestino. A mio avviso questa passione di Cedroni
di solidificare i liquidi rendendoli gelatine o spume (al Clandestino
c'è anche il caffè solido..ottimo) è assai interessante e dimostra
senza dubbio creatività.
Quanto al sapore a me non è dispiaciuto (anche se ovviamente si perde
qualcosa rispetto al gusto di un drink) , alla mia ragazza non troppo.
Comunque più per stupire che per piacere.
- gelato al parmigiano di Ferran Adrià : Una sorta di biscotto, due
cialde sottili che racchiudono una mousse delicata di parmigiano.
Delicato e seducente.
Come antipasti avevamo :
- la scatoletta: si tratta di guanciole di spigola e coda di rospo
tenute insieme da una gelatina ottenuta dal sugo di cottura dei due
pesci. Viene servita in una scatoletta metallica. Ottima materia prima
, equilibrati i sapori , eccellente la cottura. Nota negativa: trovo
una spina.
- sushi e susci: il piatto migliore della serata. 4 assaggi del susci
di Cedroni, (spigola, pesce spada , tonno e pannocchia) . Sapori
intensi, un crescendo di mare. Eccellente
ero entusiasta di questo inizio, purtroppo da questo momento la
qualità sarà decrescente
- i quattro cucchiai (alice, baccala, tonno e seppia) è un piatto
discreto. Mi è piaciuta molto l'alice, gli altri un po' meno , in
particolare il baccala e la seppia (se non sbaglio) erano troppo
trattati con salse e salsettine che ne nascondevano eccessivamente il
sapore senza aggiungere niente di che.
- cappesante fritte in tempura al nero di seppia con vongole, zucchine
e paranzola croccante: buone materie prime ma un piatto troppo
pesante.
Il primo piatto è :
- paccheri di gragnano con seppia e totano, salsiccia ed erbe con
fonduta al limone: onestamente niente di che, buona la pasta, non ho
colto niente di entusiasmante nel condimento. Non c' è paragone con i
primi di Uliassi che sono tutti (nella mia esperienza ) superlativi
il secondo che attendevo con ansia era:
- spigola di amo arrostita purea di patate al tartufo nero
melanzane e salsa alla birra scura : buona materia prima , ma , di
nuovo , eccessivamente pesante il tipo di cottura. Non l'ho finita, ma
forse è anche colpa dell'eccessivo numero di portate.
Sostituiamo il dessert con un caffè, che decidiamo di far precedere
comunque dal predessert.
Si tratta di tre cucchiai: un tartufo (molto buono) , una cosa che non
ricordo , e un cucchiaio di cioccolato con ricci di mare, che alla mia
ragazza
non è piaciuto per nulla (per usare un eufemismo..) mentre io ho
trovato interessante. Personalmente avrei preferito del cioccolato più
amaro come accostamento.
Abbiamo bevuto un Belisario, discreto. Ma con le bevande veniamo alla
vera nota stonata della serata: il servizio
All'inizio ci erano state promesse delle "bollicine " nell'attesa, che
non sono mai arrivate (erano anche indicate nel menu). Ordiniamo un
Macrina superiore (che non era indicato come esaurito in carta dei
vini) e dopo 10 minuti ci avvertono che era arrivato da poco e non era
fresco. Ripieghiamo sul Belisario e , adesso che ci penso , non so se
ci sia stato addebitato in conto per il suo reale prezzo. Il sommelier
è stato praticamente tutta la serata a chiacchierare con un tavolo,
non curante degli altri.
Alla fine faccio notare ad un cameriere che non ci avevano portato le
"bollicine" in apertura e chiediamo di poter avere al loro posto una
grappa, chiedendo di poter parlare con il sommelier per un consiglio.
Non ci viene chiamato e così parliamo direttamente con il cameriere.
La cosa peggiore però è avvenuta con il conto. Quando ci vengono
serviti i caffè (erano le 23.15) chiediamo anche il conto dicendo di
avere un po' fretta. Dobbiamo sollecitare un paio di volte. Ci arriva
un conto errato, erano stati addebitati i caffè che avevamo sostituito
con il dolce. Ci arriva il conto corretto alle 23.40 . Ammetto che la
sala era abbastanza piena , ma stiamo parlando di un ristorante con
molto personale e con un numero di coperti comunque "da alta
ristorazione", non centinaia.
Per scusarci ci "offrono" le bottiglie di acqua, ma la mia impressione
sul servizio rimane negativa.
In conclusione: allo stesso prezzo (90-100 euro a testa compresi
vini) e scegliendo vini più costosi ho cenato sempre molto meglio da
Uliassi, che si contraddistingue , come più volte è stato scritto in
questo NG per una grande continuità di piatti eccellenti. Da Cedroni
ho trovato un piatto straordinario ( gli assaggi di "susci") ed uno
molto buono (la scatoletta) mentre gli altri non mi hanno lasciato
un'impressione particolare. Da Uliassi personalmente sono stato
colpito ogni volta che sono andato (4 volte nell'ultimo anno) da quasi
tutti i piatti con pochissime eccezioni: credo che Uliassi , sebbene
si stia imponendo sulla scena nazionale, continui ad essere
sottovaluta.
Per quanto riguarda il servizio , aspetto a mio avviso importante in
ristoranti dove dai quasi per scontato di mangiare bene, da Uliassi
ho trovato un servizio di gran lunga superiore, molto attento e
puntuale senza essere invasivo, mentre alla Madonnina ho notato sviste
fastidiose alternate ad eccessi di cortesia che personalmente non amo
(il cameriere che attende al tuo fianco che tu finisca l'acqua per
rimboccare), ma sono gusti personali.
Va detto , a loro discolpa, che sono stato alla Madonnina un sabato
sera mentre da Uliassi quasi sempre infrasettimanale .
Ad ogni modo se dovessi consigliare un 'esperienza da Cedroni
consiglierei nettamente di andare al Clandestino dove ho mangiato
quasi meglio che alla Madonnina (solo "Susci",ma ...è la vera
specialità di Cedroni..) ed in una location da sogno , non solo
icomparabile alla Madonnina, ma forse a qualsiasi altro ristorante in
cui sia mai stato.
Gianluca
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