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Jacques Decoret
Avenue Gramont 03200 Vichy
Telefono ristorante : 04 70 97 65 06
Data recensione : 06/2004


Con grandi aspettative, ho prenotato con circa 1 mese di anticipo un tavolo da questo giovane (ma non giovanissimo) chef, secondo di Passard, amato da Gagnaire, grande speranza francese. Vichy è un posto piuttosto triste, una città termale insonnolita, molto lontana dalla filosofia delo chef .Il locale, però, era pieno (anche di gente del posto).
Ho preso due menu "confiance" da 85 euro ciascuno, dove si lascia fare allo chef. Mio figlio con 19 euro si è mangiato tutti i nostri amuse-bouche, il piccione di cui parlo dopo e un gelato artigianale (ottimo menu enfant).
Il menu:
- assaggi iniziali di "chips" al pomodoro e all'oliva: discrete
- bicchierino con mini frittura di paranza: perfetta ma veramente mini mini (e veniva voglia di mangiarne altri 3 almeno di bicchierini)
- cappuccino di asparagi con spuma al parmigiano: eseguito alla perfezione ma, davvero un po' "già visto"
- composta di salmone e ela granny: buono e fresco
- foie gras con ananas e peoeroni con succo d'albicocca allo zenzero: piatto complesso e originale, con l'unico limite di una presenza dell'ananas troppo marcata
- cyberostrica con foglia di bourredre: alla maniera di Scabin (ma si sono molto risentiti quando l'ho fatto notare allo chef). La foglia di "bourredre (spero si scriva così, credo che sia un erba/erbaccia selvatica) ha un tono iodato piuttosto evidente. Buono
- palla di pane con ripueno di lumaca alla borgognona, accompagnato da un filo di ricotta: il piatto migliore della serata, credo sia il suo "signature dish", tradizione e molta tecnica (presentato coperto da un contenitore tipo Mac Donald's)
- sogliola con salsa al caffè e burro di nocciola: altro grande piatto, molto tecnico e, sorprendentemente, leggero
- piccione in 2 cotture, tipo choucrute: molto ben eseguito
- striscia di pomodoro essiccato: una boutade, con tanto di cannuccia per aspirarla (con la bocca), dopo aver inumidito il palato con un bicchierino d'acqua. Nella polvere ci sono anche quelle palline frizzanti che si compravano in bustine negli anni'80, per farla scoppiettare in bocca.Divertente ma, infondo, una ca..ata
- un predessert che ho rimosso
- candelotto di dinamite alla patata con gelato al prezzemolo: da dimenticare

Il servizio (due camerieri di cui uno sommelier, più la moglie di decoret) è professionale ma non ingessato (salvo irrigidirsi al commento su Scabin: "lo chef fa solo piatti originali". C'est la France...)
In sintesi: un cuoco molto tecnico, con una cucina ancora un po' troppo eterogenea, alcune concessioni alla moda un po' noiose e alcune provocazioni inutili (vi parla una che le ama, in genere). Insomma, non vale nè Roca nè Alajmo, ma il rapporto qualità prezzo è buono (per la Francia). Se è, come dicono, il migliore del dopo Gagnaire-Veyrat-Roellinger, si conferma la mia idea sulla Francia attuale.


Roberto Bellomo