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S'Apposentu Via Sant'Alenixedda (Teatro lirico) - Cagliari Telefono ristorante: Tel. 0704082315 - Fax. 0704082315 Giorno di chiusura: domenica sera e lunedì Data recensione : 06/2004 È da qualche mese che sono ispirato dall'idea di una cena a S'apposentu e dopo essere riuscito a prenotare, non vengo assolutamente deluso dalle mie aspettative... Il ristorante nato pochi anni fa dalla passione di Roberto Petza, jeune restaurateur d'Europe, e Cristina Gamba nel centro campidanese di San Gavino Monreale, si è trasferito non da tanto nella stupenda ambientazione del nuovo teatro lirico di Cagliari, zona centrale della città, già questo è un segnale sulla qualità del locale che andremo a provare. Al nostro arrivo nessun problema per il parcheggio, i posti utili attorno al teatro non sono di sicuro pochi, anche nel peggiore dei casi non c'è tanto da camminare. La zona è tranquilla e una passeggiatina fa anche piacere, soprattutto com'è capitato a me, una serata d'inizio giugno, fresca e ancora lontana dalle temperature afose che stanno per arrivare. Il ristorante si trova al primo piano dello stabile, annunciamo il nostro arrivo dal videocitofono e dopo una breve rampa di scale, veniamo accolti da un cameriere che ci accompagna, passando per l'elegante ed ampia sala d'aspetto con il bar, alla sala vera e propria del ristorante, dove ci prende in consegna la gentilissima padrona di casa, Cristina Gamba, che ci fa scegliere uno dei due tavoli ancora liberi. La sala non è vasta, ad occhio una decina di tavoli, penso possa accogliere circa una quarantina di coperti, ma credo che venti/venticinque persone, vedendo la sistemazione dei tavoli, sia la media per il locale. L'ambiente è moderno, cosa normale visti i pochi anni che ha la struttura, sicuramente raffinato, sobrio, davvero d'ottimo livello. La sala è per non fumatori, cosa che mi rende sempre particolarmente felice, cenare con qualcuno attorno che fuma non è mai piacevole, apprezzare poi un buon vino diventa davvero difficoltoso. Il menù proposto è diverso ogni giorno, la scelta delle pietanze segue la materia prima acquistata in giornata. Sei/otto piatti per portata, iniziando dalle entrate, passando alle paste e zuppe, continuando con carne e pesce, buona anche la scelta dei formaggi e concludendo infine con i dolci, presentati a fine serata con menù apposito. Presenti inoltre due menù a degustazione di ottima qualità, dal prezzo di 48 euro ciascuno. Il menù per l'ospite è presentato senza prezzi, cosa che io apprezzo sempre tanto, ad alcuni può non piacere come abitudine, ma io la ritengo un'usanza galante e di sicuro buon gusto. Poco dopo il nostro arrivo ci è offerto puntualmente, uno spumante come aperitivo, la temperatura di servizio è perfetta, poco dopo segue l'acqua minerale. Dopo la scelta delle portate ci viene offerto, in attesa degli antipasti, un appetizer di funghi di carne fritti, preparazione semplice e veloce, delicatissimo, quello che ci voleva per un'attesa meno impaziente. Il cesto del pane ci viene servito subito, molto variegato, dal pane carasau, ai grissini, dalle pizzettine al pane al sesamo, tutto ovviamente preparato dallo chef e dal suo staff, imbarazzante la scelta, ogni tipo è ottimo, complimenti. Il cesto ci viene spesso sostituito con uno nuovo, circa quattro volte nell'arco della serata, ad ogni sostituzione veniva preparato in maggioranza con il pane che maggiormente avevamo scelto in precedenza, davvero attenti e precisi. Partiamo con le entrate: - Crudità di tonno e gamberi gobetti: un piatto semplice e ben presentato, due cubetti di tonno fiancheggiano i gamberi adagiati su un letto di polpa di pomodoro fresco e coperti da un sottile rametto di finocchietto selvatico. Buonissimo, gli ingredienti sono di sicura qualità, cosa indispensabile per una crudità e l'aggiunta del finocchietto da quell'impronta particolare che lascia il segno. - Piccolo fritto di paranza con verdure di stagione e funghi: poco d'aggiungere alla descrizione del nome, il misto di verdure è leggerissimo, poco olio, quasi non fritto, senza dubbio gustoso. Non attendiamo tanto dopo gli antipasti, ecco i primi: - Lasagnette gialle con salsiccia fresca, ricotta mustia e zafferano di San Gavino: ben amalgamati tutti gli ingredienti, di grande impatto al palato la ricotta, freschissima, di ottimo livello, da un gran cuoco e con ingredienti simili, non può che nascere una fantastica cucina. - Spaghetti di gragnano, con misto di verdurine: il piatto è stato gentilmente adattato alle nostre esigenze, ancora un grosso ringraziamento per la disponibilità, risulta sicuramente leggero, ottime e delicate le verdure scelte, impeccabile. Di seguito i secondi: - Dentice di lenza con vongole, piccole verdure e gamberi profumati al timo: ottima la presentazione, piatto decisamente ben curato, il gambero è a dir poco squisito, non so cosa sia, probabilmente il timo, ma è proprio speciale, il dentice come sopra, fantastico, materia prima sicuramente eccelsa e preparazione molto attenta, cottura perfetta, delicatissimo, quasi soffice, davvero consigliato. - Caprino fresco in pasta croccante con misticanza, noci e vinaigrette al miele: piatto proposto tra gli antipasti, ma si è scelto di provarlo tra i secondi, in sostituzione di un formaggio, c'è solo una parola che lo può descrivere, squisito, delle polpettine bianche, candide, quel dolce/salato che non può sbagliare. La carta dei vini è completa, buono l'assortimento dei sardi, presenti vini da quasi tutte le regioni italiane e anche qualche francese, con decisa prevalenza dei rossi, ricarichi mi sembra onesti, circa il 50% sul prezzo in enoteca. La nostra scelta è caduta, e non poteva essere altrimenti, su un vino autoctono, Vermentino di Gallura Capichera Vendemmia Tardiva 2001, davvero ottimo, nessun difetto e temperatura perfetta, un vino complesso, la barrique si sente ma non da di sicuro fastidio, anzi. In attesa del dessert ci viene offerto un assaggino di ricotta con sapa, ottima accoppiata, la ricotta conferma le precedenti impressioni, eccellente. Come dolci abbiamo scelto: - Flan di cioccolato con crema: una base di gelato liquido alla crema su cui si adagia la forma croccante al cioccolato, che dopo l'apertura sprigiona il cioccolato fuso, fantastico il caldo/freddo, proprio delizioso, preparato sul momento. - Sufflè di fragole con gelato della casa: imperdibile, ottima la presentazione, squisito al gusto. Chiudiamo poco dopo il tutto con due caffè. Concludendo, faccio i complimenti allo chef Roberto Petza e al suo staff, ottima la scelta degli ingredienti, tutti prodotti locali, freschi e di ottima qualità, è riuscito a dare alla cucina tradizionale sarda un'impronta moderna. Ottimo anche il servizio, gentilissima Cristina Gamba e tutto il personale, davvero competente e sempre presente. Davvero affabile il padrone di casa, in ogni attimo libero si affacciava in sala per qualche parola con i clienti e sempre presente per toccare con mano la soddisfazione delle persone. Lui ci prepara il conto e da lui ci accomiatiamo, gentilissimo, ci regala il menù, la guida dei jeunes restaurateurs d'Europe e da in omaggio alla mia ragazza un sacchetto regalo con del riso di San Gavino. Veniamo quindi accompagnati all'uscita. Il conto si presenta quindi: 2 Coperti ......... 0 Acqua ........... 0 2 Spumanti aperitivo ......0 Pane .............. 0 2 Appetizer ......... 0 2 Antipasti ........ 13 cad. 2 Primi ........... 13 cad. Secondo di pesce ...... 18 Secondo di formaggio .... 13 2 Assaggini ........ 0 2 Dolci ..........10 cad. 2 Caffè ...........1,5 cad. Totale parziale ....... 106 Vino ...........45 Totale ........... 151 Decisamente consigliato. F. Cappelli |