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Archivio recensioni ristoranti inviate dai lettori
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Paolo & Barbara Via Roma, 47 - 18038 Sanremo (IM) Telefono ristorante: 0184.531653 Fax 0184.545266 Giorno di chiusura: Mercoledì e Giovedì www.paolobarbara.it - www.jre.net Data recensione : 06/2004 Decidiamo di festeggiare il nostro dodicesimo anniversario di nozze in quello che sicuramente è il miglior ristorante della Liguria e ai vertici nel panorama nazionale. Il locale è ubicato in posizione leggermente defilata dal centro, ma comunque non lontano dal Teatro Ariston e dal Casinò. All'esterno la targa dei JRE (Jeunes Restaurateurs d'Europe - chef selezionati che esaltano le caratteristiche di nove diversi paesi europei grazie al loro talento e alla loro passione culinaria, proponendo nuove interpretazioni creative della cucina tradizionale del territorio ). Il locale è veramente "mignon", molto elegante di stile classico primi del novecento. In tutto una trentina di posti suddivisi in due sale sovrapposte e climatizzate. Locale illuminato, ma con luce non diretta, pareti color panna con affreschi paesaggistici su due pareti, musica strumentale classica a volume bassissimo, tavoli rotondi con tovaglie di fiandra color panna su tappeti orientali a tinte tenui, poltrone imbottite, calici da vino di Movie e bicchieri bassi da acqua Riedel, di livello fine anche le posate. Veniamo fatti accomodare nella saletta principale dove si trovano cinque tavoli che data l'esigua dimensione della sala risultano leggermente vicini tra loro. Ci viene subito accesa la candela sul tavolo e proposto l'aperitivo che però decidiamo di non prendere. Arrivano i menù e decidiamo entrambi per il "degustazione", scelta obbligatoria per tutto il tavolo. Dalla carta dei vini, alla quale dedico una rapida lettura, scelgo uno Chardonnay Giarone '00 di Bertelli. I ricarichi mi sembrano onesti e noto una speciale attenzione verso i "francesi" tra i quali spicca un Petrus. Il cestino profumato di ottimi pani e grissini fatti da loro con acurata selezione delle farine bianche e all'oliva taggiasca non verranno mai fatti mancare durante tutta la cena. In sala la patronne Barbara, esperta sommelier, è disponibile al dialogo nonchè attenta e scrupolosa nel coordinare i movimenti di due giovani camerieri. Viene portato in tavola un saluto dalla cucina composto da due triangoli di sardenaira, tipica pizza al taglio sanremasca, e due triangoli di focaccia al rosmarino, molto ben eseguiti e bene accetti. Di primo acchito sapori e profumi banali per noi, in quanto nativi del territorio, ma coerenti, umili e non prevaricanti l'entrata della prima portata: l'antipasto di crudo. Apriamo le danze con uno spettacolare piatto composto da una serie di assaggi di pesce crudo adagiati su ciotoline di ceramica e bicchierini di forme diverse, conditi in modo originale (difficili da ricordare tutti) con salse e marmellate dai sapori mediterranei nei quali risalta la creatività e l'originalità dello chef: - Uno spiedino lievemente scottato di surallo con marmellata di limoni; - Due gamberetti di nassa crudi; - Tartare di palamita eccezionale, in salsa leggermente piccante; - Crostino di pane con tartare di sgombro e olive taggiasche; - Uovo di quaglia affogato ai ricci marini; - Un gamberone rosso di San Remo in gazpacho, piccanti al punto giusto. Sublime ed indimenticabile il tutto, indescrivibili i sapori e gli accostamenti, da fare il bis. - Cipolla rossa di Tropea ripiena alla bottarga. Il piatto è decisamente semplicissimo, ma originale la presentazione; la cipolla è cotta interamente al forno con la pelle, l'estremità superiore è tagliata in modo da risultarne il coperchio che all'apertura sprigiona profumi e sapori dell'ortaggio impreziosito dalla bottarga di muggine. Piatto molto saporito e predisponente il palato per il susseguirsi delle portate. - Paccheri di Gragnano alle triglie di scoglio. Paccheri dispostia raggera di cui uno, a differenza degli altri, in piedi nel centro del piatto, probabilmente rotolato nel prezzemolo, il tutto condito con sugo di filetti e pezzetti di triglie freschissime. Qui si vola nuovamente in alto, a nostro personale giudizio leggermente al dente la pasta, ottimo il pesce ed il sugo ci ha conquistati. In definitiva: grande primo. -Tonno scottato su caponata di melanzane e gelatina di zenzero. Esecuzione magistrale della scottatura del tonno, perfettamente rosa all'interno, morbidissimo, saporito ma anche delicato, geniale la gelatina allo zenzero, ricordava molto gli agrumi. Ottima anche la ventresca e la caponata di melanzane con aceto balsamico, disposta sul fondo del piatto che ricordava la forma della Sicilia o perlomeno è quello che a noi ha fatto venire in mente. Il top della serata. Arriva il momento più dolente per me in una cena: il dolce. Non sono un amante del genere. Quando ordino alla carta non lo prendo mai, a differenza di mia moglie. Il pre dessert è una tazzina di Tiramisù di fragole. Rimango di sasso. Buonissimo non stucchevole, tre/quattro cucchiaiate spettacolari. Se il buongiorno si vede dal mattino.... Infatti il dolce vero e proprio è "Sfoglia con banane caramellate al latte di cocco, gelatina di ananas e infuso di mandaranci al cardamomo" con il quale mi viene proposto un calice di Passito di Pantelleria Coste di Mueggen di Salvatore Murana. E' strepitoso, le banane calde si confondono con la gelatina di ananas fredda, mentre la sfoglia calda si scioglie in bocca. Sicuramente merito del tocco femminile di Barbara; é infatti lei che si occupa dei dolci. Non prendiamo il caffè, che cmq viene servito con vari tipi di zucchero e la piccola pasticceria e che viene comunque servita anche a noi. Il conto finale è stato: 2"degustazione" a 79.00 euro = 158.00 euro acqua 3.00 euro Chardonnay Giarone 42.00 euro Calice di passito 9.00 euro TOTALE 212.00 euro Una serata speciale in un locale eccezionale. La mano in cucina di Paolo Masieri è visibilmente sapiente. L'estro creativo dà sicuramente una marcia in più ai cibi proposti. Il crudo poi, vale da solo la visita. Sono passati alcuni anni dalla nostra prima visita. Troppi. Siamo sicuri che non succederà più. Mauri & Velia |