Manuel
Corso Italia 265 Camporosso (IM)
Telefono ristorante: 0184205037
Giorno di chiusura: lunedì e martedi
Data recensione : 04/2004
Lungo la strada provinciale che da Ventimiglia porta a Dolceacqua è situato
questo elegante ristorante. Passato l'abitato di Camporosso, dopo qualche
km, sulla sinistra, si nota un grande pannello con il nome del locale.
La costruzione è vecchia e di forma perfettamente rettangolare e nel corso
degli anni è stata sfruttata in vari modi. In origine era una polveriera
nazista, poi una cantina sociale, ed adesso un ristorante.
La sala è molto ampia, ed i tavoli ben distanziati, elegante il tovagliato
e i tendaggi, di pregio i calici (Riedel).
La conduzione è familiare: in sala Manuel e sua madre, in cucina il padre.
E' ora di pranzo!
Siamo in 5, io, mia moglia, i miei genitori e mio figlio di 6 anni.
Decidiamo di scegliere dalla carta, c'è anche un "Degustazione"
da 40?.
Ci viene offerta una flute di champagne Gosset accompagnata con un "Barbagiuai"
un tipico, della nostra zona, grande raviolo fritto ripieno di verdure.
Vengono posti sul tavolo anche due piattini con un velo di olio d'oliva
taggiasca, della loro proprietà in Bajardo, nel quale fare la "scarpetta"
con pane bianco e nero appena sfornato.
Di tutto rispetto la carta dei vini con etichette da tutte le regioni
d'Italia; in evidenza la Liguria, il Piemonte, la Toscana, ed un doveroso
occhio di riguardo per la vicina Francia ed anche per il nuovo mondo.
Buona la selezione dei distillati.
Apriamo le danze con un tris di antipasti ai quali abbiniamo uno Chardonnay
'01 di Planeta.
Anelli di totani tiepidi con i loro ciuffetti, su un letto di carciofini,
tenerissimi i molluschi, ottimo piatto, godibilissimo nell'insieme.
Brandacujun, piatto a base di stoccafisso, con pinoli, una certezza ligure,
sempre buono; sicuramente uno dei migliori della zona.
Cima genovese con tortino di verdure e salsa verde: forse il piatto che
meno ci ha convinto, un pò troppo banale.
Tra i primi piatti optiamo per degli ottimi tagliolini con l'astice e
dei buonissimi e leggeri mini ravilini sempre con un ripieno di astice,
(preparazione certosina, data l'esigua grandezza), la sfoglia è molto
fine e la polpa del crostaceo rimane delicata al palato. Avrei preferito
un gusto più deciso, mia moglie sembra invece soddisfatta.
A mio figlio vengono serviti dei tagliolini al ragù. (richiesti personalmente
dal bambino e non presenti in carta)
A questo punto le signore del tavolo si fermano, anche perchè le porzioni
sono tuttaltro che misere.
Io e mio padre ordiniamo 2 tartare di chianina battutta al coltello e
dalla bella carta dei vini un Magari '00 di Cà Marcanda.
Veramente notevole la bontà della carne abbinata ad una senape non mantecata
(così mi è stato spiegato) tabasco e carciofini freschissimi.
Saltiamo a piè pari il dolce.
Le nostre commensali ordinano del gelato al cioccolato che definiscono
molto buono, cioccolato puro tramutato in gelato, io come dessert una
1/2 di Torcolato di Maculan.
Si passa quindi al caffè che non prevede piccola pasticceria ma alcuni
banali gianduiotti.
In definitiva un piacevole pranzo con la famiglia tutta.
Ricarichi sui vini molto onesti.
Cucina: 230?
Cantina: Chardonnay '01 Planeta 30?
Magari '00 Cà Marcanda 40?
1/2 Torcolato Maculan 20?
Mauri&Velia
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