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Il Granaio - Villa Casabella Capaccio - Paestum (SA) Data recensione : 03/2004 Buongiorno a tutti, dovo aver trascorso le ultime settimane al freddo delle montagne abruzzesi ( vedi recensioni in proposito ), per il primo weed-end di primavera ho deciso di ritornare in un ristorante che tengo nel cuore, per l'amenità del luogo e per la bontà della cucina. " Il granaio " è situato in una antica residenza di campagna ( ci sono anche delle stanze ) appena fuori le mura della antica Paestum, i pasti sono serviti in una spendida veranda affacciata su un giardino interno: i tavoli sono pochi e ben distanziati tra loro, l'apparecchiatura è raffinata e le sedute comode come da nessun'altra parte. Siamo in sei. Come antipasto io ordino delle granatine di lardo e frutti di mare: in sostanza si tratta di involtini di lardo ricoperti di granella e ripieni di frutti di mare, il piatto è riuscitissimo, gli ingredienti si sposano felicemente tra loro senza che nessuno sovrasti l'altro. Gli altri ordinano delle alici farcite con provola alla griglia e un bauleto di stoccafisso e patate: assaggio solo le alici e sono buone, sull'altro piatto mi affido ai commenti ( positivi ) dei miei amici. Sul primo il livello scende leggermente: io ordino un raviolone farcito di crostacei e barbabietola con salsa di pomodorini, il risultato tutto sommato è buono, ma si sente troppo il sapore della barbabietola. Entusiatici invece i commenti su un piatto di gnocchi di patate conditi con zucca e gamberi in crema di zimino, provato da uno dei miei amici. Gli altri primi ordinati sono stati: un risotto carciofi ed aragosta e delle orecchiette ai frutti di mare. Il vino che ha accompagnato antipasti e primi è stato un ottimo Biancolella Tenuta Frassitelli Casa d'ambra 2002 ( 22 euro ). Con il secondo abbiamo invece sfiorato la perfezione: una grigliata di pescato del giorno che comprendeva gamberoni, seppie, filetti di tonno, un sarago e una pezzogna, in un'unica portata centrale per sei, straordinaria la freschezza e la qualità del pesce. Il tutto è stato accompagnato da un Fiano di Avellino dei Feudi di San Gregorio 2002 ( 14 euro ). Con il dolce si è rimasti su buoni livelli, dalla sbriciolona alla crema e mele da me assaggiata al tortino al cioccolato ( gli altri dolci non li rticordo ). Conto finale 50 euro a persona vini compresi, un prezzo assolutamente giustificato vista la qualità delle portate. Un saluto e, alla prossima. Alessandro |