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Lio Pellegrini Via san Tomaso 46 Bergamo Telefono ristorante: 035247813 Giorno di chiusura: lunedì e martedì a mezzogiorno Data recensione : 02/2004 Perdonate la premessa ma ritengo sia necessaria prima di valutare globalmente questo bel locale della Bergamo "bene". Siamo andati in questo ristorante approfittando di una una goliardica scommessa che mi vedeva perdente. La cena era oferta da me, quindi. All'atto della prenotazione telefonica ho precisato che il mio commensale sarebbe stato mio ospite ed ho ESPRESSAMENTE richiesto la zona non fumatori, avendo entrambe problemi legati al fumo, anche passivo. Mi è stato assicurato un tavolo in tale zona. Appena entrati siamo stati molto ben accolti da un proprietario (colui che dà il nome al locale) attento e zelante che ha provveduto a consegnare i menù "invertiti", ricordando la mia richiesta all'atto della prenotazione. Ben fatto! Una buona ed ampia possibilità di scelta in un menù che coniugava elegantemente un tocco di cucina francese con la tradizione toscana. 1) Antipasti: un uovo in camicia avvolto in "guscio" morbido pieno di sapori sapientemente miscelati (eccezionale) ed un radicchio tardivo ugualmente divino, a detta del mio commensale. 2) Un primo piatto diviso a metà, sapientemente consigliato dal signor Pellegrini, delle Reginette al ragù di lepre. Molto buoni anche se preferisco gusti più delicati. 3) Secondo piatto. Io ho scelto una frittura di animelle e cervalla che mi avrebbero riportato alla mia infanzia ma che ho lasciato lì a meta, nel piatto, perchè troppo unti nel burro e quindi molto pesanti. Il mio commensale ha scelto degli involtini di vitello a detta di lui abbastanza buoni anche se non particolarmente eccezionali. Il tutto gustato con un Brunello di Montalcino di Antinori (il brunello meno costoso per noi che non siamo poi esperti ed esigentissimi in fatto di vino, ma molto buono, 58?) 4) Desserts: io ho scelto una crema di mascarpone all'Armagnac ai lamponi, calorica ma buonissima, da consigliare ed il mio compagno una crepes alla farina di castagne che, personalmente ho trovato di cattivo gusto in quanto ci aspettavamo la presenza di ricotta all'interno e non di qualcosa che somigliava poco vagamente a formaggio pecorino. La cena è finita ma c'è un particolare da raccontare.... Dopo gli antipasti, il locale ha iniziato a riempirsi di gente e mi sono accorta che le sigarette iniziavano ad accendersi sempre più numerose. Ho chiesto elegamentemente alla cameriera se quello in cui eravamo fosse l'ambiente per i non fumatori e mi è sembrata scendere dalle nuvole. Non appena al tavolo si è avvicinato il signor Lio Pellegrini, chiedendo se tutto andasse per il meglio, gli ho risposto sottovoce di si, tranne per una cosa: il fumo. Credo che in quel momento avrei voluto sprofondare perchè la sua risposta è stata, ad altissima voce, in modo che i tavoli vicini capissero che stavamo "protestando" per la presenza insolita del fumo mentre si cenava. Ad alta voce ha fatto capire che lui è favorevolissimo alla presenza del fumo nei locali, che spera che si continui a fumare il più possibile è che è giusto lasciar "sfogare" questi "poveri" fumatori. Non ho replicato, sono rimasta basita ma istintivamente, l'unica cosa che avrei fatto era alzarmi ed uscire. Quindi i non fumatori sono avvisati. Abbiam bevuto i due caffè di rito, ho chiesto il conto di 198?, che ritengo un po' caretto, e siamo usciti accompagnati, stranamente, dalle premure dello stesso proprietario che qualche mezz'ora prima ci aveva quasi fatti sentire ospiti poco graditi. Non credo ci torneremo più. Scusate i commenti un po' personali ma credo fosse necessario per una globale valutazione. Anna |