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Foresteria dei Marchesi di Barolo Via Alba, 12 12060 Barolo (CN) Tel. 0173 / 56.44.00 Data recensione : 12/2003 Arriviamo all’entrata delle Cantine dei Marchesi di Barolo alle 21.00 dopo aver prenotato tramite l’albergo nel quale alloggiamo. E’ un grosso cancello in ferro tipico dell’ingresso di una fabbrica. Da fuori non filtra nessuna luce, sinceramente pensiamo di aver sbagliato luogo. C’è un campanello che suoniamo, si apre il portone ed entriamo nel cortile delle Cantine dei Marchesi di Barolo, vi sono altre macchine posteggiate. Sull’angolo opposto all’entrata un cartello indica la foresteria, saliamo le scale, che il giorno dopo scopriremo essere la continuazione delle stesse che salgono dalle cantine, ed arriviamo al primo piano su di una terrazza che gira tutto intorno al cortile. Ci viene incontro un cameriere, ci prende in consegna i soprabiti ed entriamo nel salone, in seguito visiteremo anche l’altra sala, più piccola, e la sala convegni. L’interno è molto accogliente; pavimento in legno, lampadari di forma moderna ma di gran classe, mobili di fattura pregiata, quadri e stampe antiche alle pareti. E’ un salone molto ampio circa 250mq. e ci sono, per questa sera, solo tre tavoli, un altro tavolo, un gruppo di dieci persone con dei bambini, è stato fatto accomodare nell’altra sala. Il primo è tondo e vi sono sedute tre persone, il successivo ovale per noi sei, l’ultimo, in fondo, separato anche da un divano, con circa quindici persone che saranno molto tranquille per tutta la durata della serata. I tavoli sono molto ben apparecchiati con una elegante tovaglia color crema che riprende i colori dell’arredamento, sottopiatto in vetro lavorato, stoviglie in porcellana bianca di elegante fattura, bella e completa linea di bicchieri, piccole decorazioni di cristallo. Sul tavolo ogni due persone sono sistemate le bottiglie dell’acqua minerale gassata e naturale, fagotto di grissini e cestino di pani; manca, a mio avviso, il piattino per quest’ultimo. Arriva al tavolo la Sig.ra Anna Abbona, contitolare, assieme al marito ed altri parenti, delle Cantine. Ci spiega che il loro non è un vero e proprio ristorante, il menù è fisso e non consente divagazioni. Hanno creato la foresteria “per aprire la loro casa agli ospiti”. Una, nemmeno troppo velata, operazione di marketing!! A voce ci viene spiegato il menù ed i vini che sono in abbinamento, ovviamente tutti della loro produzione. Ci viene proposta la degustazione del tartufo da consumare con l’uovo e/o con i tagliolini. Non ci vengono detti, e noi non chiediamo, i prezzi della degustazione e delle “divagazioni al tartufo”. Non è previsto il saluto dalla cucina e quindi partiamo subito con il primo antipasto: classico vitello tonnato appena sufficiente. Il secondo antipasto è la prima degustazione di tartufo, una terrina con un uovo alla coque e grattata di “prezioso tubero”: una ottima preparazione. In abbinamento a questi antipasti ci viene fatto assaggiare il loro Roero Arneis ’02, mediocre. Arrivano, come primo piatto, gli agnolotti del Plin al burro e salvia; il sapore è buono, ma è anche un piatto di una banalità incredibile! Appena terminato ci vengono portati i secondi piatti, forse c’è stata una errata interpretazione del menù, ripeto recitato a voce, da parte nostra ed aspettavamo la seconda degustazione di tartufo; i tagliolini. Un po’ d’imbarazzo fra noi ed i due camerieri, ma prontamente si scusano e portano via le pietanze. Breve attesa, ed arrivano i “deliziosi” taglierini al tartufo, ottima la pasta fatta in casa e generosa è la porzione di tartufo grattato sopra. Su i primi piatti abbiamo bevuto una eccezionale Barbera d’Alba Paiagal ‘01, il giorno dopo ne ho acquistato 6 bottiglie. Arrivano le nostre pietanze; Filetto al Barolo veramente scarso. In abbinamento Barolo Cannubi ’99, buono. Il dessert è una cassatina di gelato ai tre cioccolati, bianco, al latte ed alle nocciole molto buono. In abbinamento coppa di Moscato d’Asti Zagara,buono. I caffè, senza piccola pasticceria, ed alcuni distillati ci hanno fatto terminare la cena. La signora Abbona ci fa visitare tutte le tre sale della foresteria (per le cantine torneremo in giorno successivo) e si intrattiene con noi. Si ritira per prepararci il conto. Ci spiega, solo adesso, che il menù completo di vini costa 55 euro cadauno, ma la degustazione di tartufo ha portato il tutto a 570 euro. Considerato che non è stato preso un tagliolino ed un filetto, ci è sembrato un tantino eccessivo, in considerazione al fatto che non abbiamo scelto niente, neppure i vini, i quali non sono mai mancati, ma neanche lasciati sul nostro tavolo e neppure su quello di servizio in libera degustazione. Ziongiu |