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Caino
Montemarano (GR)
Data recensione : 07/2003


Montemerano e' un piccolo borgo medievale dell'entroterra maremmano. A
circa 8 km da Manciano e circa 200 km da Roma, si raggiunge con
qualche difficolta' sia dalla A1 (uscita Orvieto e 70 km di campagna)
che dall'Aurelia.
[Riprovo. L'altro messaggio non era formattato correttamente]

Il borgo e' in bella posizione panoramica e mantenuto perfettamente.
Merita una visita la Chiesa di S. Giorgio, oltre ad una passeggiata
tra i tranquilli vicoli del borgo.

Caino e' all'interno delle cinta murarie di Montemerano sul corso
principale, distante poco meno di 200 metri dal parcheggio principale.
Su consiglio del nostro ristoratore di fiducia (Giovanni di "Sora
Maria e Arcangelo" a Olevano Romano) abbiamo prenotato una delle tre
stanze che compongono la locanda. Alla fine di questa stessa
recensione daro' il mio giudizio anche sulla locanda e soprattutto
sulla bella colazione riservata al nostro risveglio.

Abbiamo prenotato con largo anticipo un tavolo per due per la cena di
venerdi' 18 luglio 2003.
Il locale e' diviso in due sale con un piccolo dislivello. Veniamo
fatti accomodare nella sala "bassa". Oltre al nostro tavolo sono
occupati altri due tavoli per un totale di 9 coperti (inclusi noi).

L'ambiente e' raffinato senza ostentare opulenza, fatto di eleganza
sobria. E' vietato furmare in tutto il locale. I fumatori possono
salire nella stanza al piano superiore dove sono disponibili sigari e
dove, ovviamente, e' possibile fumare.
Sul tavolo tovaglie e posate pregiate, una piccola orchidea e una
candela bianca su candelabro d'argento. Belli anche i sottopiatti.
In sala, oltre al patron e sommelier Maurizio Menichetti, tre
camerieri. Due di questi molto formali, l'altra leggermente piu'
informale.

A mia moglie viene offerto un poggiaborse. I tovagliono vengono
sistemati sulle nostre gambe dalla cameriera.

La carta dei vini e' un enorme tomo che fatico ad impugnare e
sfogliare. Ottima disponibilita' di vini locali, toscani, nazionali e
internazionali. Per il tipo di cucina proposta viene dato grande
spazio ai rossi rispetto ai bianchi.
Per una cena di territorio decido di orientarmi verso un vino di
Scansano.
Visti i ricarichi eccessivamente alti sui vini, dopo qualche
tentennamento opto per un Morellino di Scansano 2000 Poggio Valente di
Elisabetta Geppetti a 60 euro. Il giorno successivo scopriro' che
nell'enoteca annessa al ristorante di proprieta' di Caino, lo stesso
vino costa 24,5 euro. Il passaggio della nostra bottiglia dall'enoteca
al tavolo (circa 5 metri) ne fa lievitare il costo di circa il 150%.
Scopriamo cosi', che il ricarico alto si giustifica in un unico modo:
"ti sei voluto sedere a questo tavolo? Bene, ora pagherai tutto molto
caro, a prescindere da quanto costi a noi e senza nessuna
giustificazione oggettiva".
Da consumatori consapevoli quale tentiamo di essere abbiamo deciso che
d'ora in avanti, quanto i ricarichi sui vini saranno troppo alti
berremo acqua minerale. In fondo percorriamo centinaia di km per la
cucina, non certo per stupirci alla lettura di etichette francesi
degli anni Sessanta che non berremo mai. Nel nostro piccolo, attueremo
un'altrettanto piccola protesta.

Ci vengono portati i menu (quello di mia moglie non riporta i prezzi).
Durante la consultazione veniamo deliziati da alcuni piccoli assaggi
offerti dalla cucina:

- Cantuccini salati
- polpettine di baccala'
- polpettine di formaggio caprino in polvere di pistacchi
- crostini con lardo di colonnata

Tutti deliziosi e leggeri. "Se il buongiorno si vede dal mattino ..."
pensiamo ".. sara' una cena indimenticabile".

La carta si compone di 9 antipasti, 6 primi piatti e 8 secondi piatti.
Optiamo per il menu degustazione "Valeria consiglia" (90 euro),
composto da due antipasti, due primi, un secondo, formaggi o dolce. Il
menu degustazione deve essere ordinato dall'intero tavolo.

Ci viene proposto un flute di Champagne (10 euro) che rifiutiamo
gentilmente. Il prezzo era chiaramente indicato in carta.

Nell'attesa degli antipasti arriva dalla cucina l'appetizer:

- Gelato di peperoni in aceto balsamico e olio
Fresco e gustoso. Un buon pre-antipasto.

Arrivano gli antipasti:

- Gran piatto di baccala'
Quattro piccoli piattini con altrettante variazioni sul baccala':
animelle avvolte nel lardo di Colonnata, filetto in crosta di patate,
baccala' con gelato alle olive nere. La quarta non la ricordo anche
perche' e' la piu' anonima e peggio riuscita.
Molto buono il baccala' con gelato alle olive nere e il filetto in
crosta di patate. Di strana consistenza le animalle che a me non sono
dispiaciute. Tutto sommato un piatto riuscito e di inedita abbondanza.

- Brodo di pollo in gelatina con prosciutto e melone
Originale accostamento tra il salato della gelatina e il dolce del
melone. A mio avviso un accostamento non proprio riuscitissimo. Non
amo le consistenze gelatinose.

- Lumache con lardo di Colonnata, pure' di cannellini e olio di
prezzemolo
Il piatto migliore della serata: 6 piccole lumache sgusciate avvolte
nel lardo su un pure' di eccezionale sapore ed equilibrio.

- Tortelli di cacio e pere con salsa di barbe rosse
Primo piatto dal sapore delicato. Buono ma non eccezionale.

- Costolette di agnello su cagliata di latte di percora melanzane e
peperoncini farciti
Buonino. D'accordo le piccole porzioni ma in questo caso si e'
esagerato. Secondo non indimenticabile.

- Proposta di formaggi con confettura di fichi
Non ho visto il carrello dei formaggi. Ho chiesto di non prescindere
da un Castelmagno e mi e' stato risposto che quel formaggio in
particolare non e' disponibile. Mi affido a loro. Mi vengono
presentati formaggi accostati in modo abbastanza banale.

- Gelato di Vinsanto con cantuccino
Nell'attesa del dolce arriva questo predessert buono, con il sapore
del vinsanto un po' troppo sacrificato. Comunque piacevole.

- Sfogliata di sorbetto di albicocca e vaniglia con le sue salse
Dolce estivo ben realizzato.

- Tortino di cacao dal cuore tenero
Buono, forse il cuore un po' troppo "tenero" e "strasudante" cacao
liquido.

Mentre stiamo terminando i dolci arriva una golosa piccola pasticceria
offerta dalla cucina:

- mini-assaggi di: tiramisu', pallina di cacao al coccco, cioccolato
fondente e sorbetto di frutta

Chiudo con un ottimo Armagnac 1958 (24 euro) in dose generosa.
Mia moglie chiude con una tisana rinfrescante e digerente (5 euro). La
tisana viene portata in una tisaniera dozzinale.

La carta dei caffe' e' ben fornita, cosi' come quella dei distillati e
delle tisane.

Nota di merito per i pani caldi generosamente serviti durante la cena.
Cinque tipi diversi e tutti buonissimi:

- peperoni, rosmarino, formagio, olive e aglio (il migliore).

Conto finale: 291 euro in due cosi' ripartiti:

180 euro - due menu degustazione
60 euro - vino
24 euro - Armagnac
16 euro - dolce aggiuntivo
6 euro - due bottiglie di acqua minerale
5 euro - tisana

Non incluso nel prezzo: pre-appetizer, appetizer, pre-dessert, piccola
pasticceria, pani caldi.
L'ordinazione alla carta avrebbe fatto lievitare notevolmente il
conto.

Chiudiamo la serata con una suggestiva passeggiata nel borgo prima di
ritirarci nella nostra stanza al piano superiore.

La cucina, di indiscutibile qualita' ci ha leggermente deluso. Ci
aspettavamo qualcosa in piu'. Ritengo personalmente superiore la
cucina di Beck.
Grande attenzione per il territorio ma, almeno in questo periodo,
utilizzo forse eccessivo di peperoni (verso i quali nutro un
amore/odio) e lardo.

Il servizio ci e' sembrato distaccato, ma comunque di ottimo livello:
tempestivo, puntuale e attento alle nostre esigenze. Al contrario,
abbiamo notato maggior confidenza verso i clienti abituali.

Per concludere questa mia recensione, qualche parola sulla locanda del
ristorante.
Le stanze disponibili sono tre e costano tutte 165 euro a notte.
Ognuno si compone di letto matrimoniale e bagno. Hanno stili diversi
ma vi consiglio di prenotare la stanza con "l'arazzo sul letto". E' la
piu' spaziosa e, a nostro avviso, la piu' confortevole. La quiete del
borgo garantisce sonni tranquilli e silezio quasi assoluto.
La colazione viene servita nel piano di mezzo tra la locanda e il
ristorante.
Abbiamo mangiato alcuni ottimi dolci realizzati da Valeria Piccini:

- Ciambellone ai pinoli (alto, soffice e squisito)
- Crostata ricotta e cioccolato (ricotta freschissima e gusto del
cioccolato appena accennato)
- Croissant

Altre prelibatezze:

- Ricotta di pecora
- Formaggio caprino
- Formaggio pecorino semistagionato
- Salame locale
- Burro

- 5 confetture preparate dalla cucina (vendute anche nella bottega
attigua)
- Miele
- Yogurt
- Aranciata e acqua
- Cappuccino

- Pane fatto in casa

Disponibili quotidiani nazionali, locali e settimanali di informazione
e gastronomia.
La colazione e' inclusa nel prezzo.

Interessante ascoltare le voci provenienti dalla cucina che si stava
preparando per accogliere i clienti del sabato


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