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Villa Maiella
Guardiagrele (CH)
Data recensione : 08/2003


Il ristorante e' giudicato ai massimi livelli regionali da alcune
guide ed e' consigliato da frequentatori del forum del Gambero rosso.
Noi ci troviamo ai confini occidentali dell'Abruzzo e percorriamo in
circa 2 ore gli oltre 170 km che ci separano da Guardiagrele. La
confusa segnaletica di Chieti ci fa perdere 20 minuti tra indicazioni
poco visibili e contraddittorie. Finalmente arriviamo
all'hotel-ristorante Villa Maiella dove parcheggiamo senza alcun
problema.
Ho prenotato due coperti per sabato 23 agosto con tre giorni di
anticipo. I circa 40 coperti del locale sono tutti occupati. Veniamo
fatti accomodare in un ampio tavolo vicino la grande vetrata che
occupa un'intera parete del locale. I tavoli sono sufficientemente
lontani l'uno dall'altro, l'ambiente e' di dignitosa sobrieta' tranne
i brutti sottopiatti di marmo scuro. L'aria condizionata rende
gradevole la temperatura interna.

E' vietato fumare in tutta la sala ma e' presente un salottino
all'entrata per i fumatori.

Subito ci viene servito un flute di prosecco (omaggio) senza appetizer
e ci vengono portati i menu. La scelta alla carta e' molto ampia ed i
prezzi contenuti (i secondi di carne non superiori a 8,50 euro).
Sono presenti due menu degustazione, da 32 e 40 euro, minimo per due
commensali.
L'ordinazione viene presa direttamente dal patron, al quale chiediamo
se e' possibile scegliere due menu degustazione da 40 euro sostituendo
i formaggi sul mio e il dolce su quello di mia moglie. La risposta e'
un si' a denti stretti un po' stizzito.
Successivamente si dimenticheranno di cambiare il dolce mentre
asseconderanno la mia richiesta di sostituire i formaggi con un altro
secondo (che costa 0,50 euro in meno). Lasciamo correre.

La carta dei vini e' divisa per regioni, all'interno delle quali si
distingue tra rossi e bianchi. Ottima disponibilita' di vini
abruzzesi, ma non solo. I ricarichi sono onestissimi, tra i piu' bassi
che abbia mai trovato in un ristorante. Per esempio un Montiamo 2000
che in enoteca si trova a 30 euro viene venduto a 34 euro.
Scarto i vini abruzzesi perche' il loro prezzo e' oggettivamente
troppo alto e opto per un Patriglione '95 di Taurino a 41,30 euro, un
Negroamaro al 90% con Malvasia Nera. Grande vino pugliese di colore
rubino intenso e dai sentori di frutta sotto spirito.

I pani non meritano alcuna menzione particolare.

Fatta l'ordinazione attendiamo non piu' di 5 minuti e arriva il primo
antipasto. L'intero pranzo sara' scandito da un ritmo sotenuto e da
pochissime pause tra una portata e l'altra:

- Petto d'anatra nostrana affumicato al the lapsang Souchon
Un piatto anonimo che, fossi in loro, toglierei dal degustazione: 6
piccole fettine di petto d'anatra freddo con altrettante fettine di
mela. La pochezza di questo esordio ci allarma.

- Tortino di baccala' con crema di ceci
Il piatto che ci fa tornare ottimisti: forse il migliore dell'intero
pranzo. Equilibrato il tortino e squisita la crema di ceci.

- Farricello di Caprafico al tartufo estivo
Una sorta di minestrina di farro con piccola spolverata di tartufo.
Altro piatto anonimo, anche se nel solco della tradizione contadina.

- Paccheri con melanzane e ricotta del Parco
5 paccheri in fila con un po' di pomodoro, un po' di melanzane e una
piccola grattugiata di formaggio. Ennesimo piatto anonimo.

- Filetto di conigilio con lardo conciato e zafferano dell'Aquila
Ottimo piatto anche se forse troppo sapido. Secondo me molto buono.

- Noce di vitello in salsa d'arance e pepe rosa
Piatto discreto, ma senza entusiasmare.

- Tavolozza di formaggi d'autore
Splendida proposta di formaggi, uno piu' buono dell'altro, sia che si
tratti di formaggi locali che di altre regioni o nazioni. Abbinati con
confettura di fichi e due tipi diversi di miele.

- Delizia di cioccolato
Il classico tortino di cioccolato amaro con cuore morbido.
Equilibrato, senza gli eccessi di altri ristoranti.

Chiudo con un'ottimo Sherry. La lista dei distillati e' abbastanza
ampia e dai ricarichi onesti.

Il conto finale e' stato di 128,20 euro in due, cosi' ripartito:

80 euro - 2 menu degustazione
41,30 euro - Vino Patriglione '95 Taurino
4,50 euro - Sherry Pedro Ximenes
1,60 euro - 1 Acqua minerale
0,80 euro - 1 Caffè

Il rapporto qualita' prezzo e' molto buono, ma l'assenza di appetizer,
pre-dessert e piccola pasticceria privano la visita di quelle piccole
attenzioni che fanno grandi certe esperienze.

Il servizio e' veloce ma quasi del tutto assente e cio' non spinge a
scambiare pareri con il patron (ogni tanto tra i tavoli).

La grande distanza da Roma (oltre 230 Km) rendono difficile un'altra
nostra visita a meno che non ci troveremo a passare da quelle parti.
Eviterei troppe portate in menu per concentrarmi sui piatti meglio
riusciti. Alcune portate del nostro degustazione potevano essere
evitate.
Per quanto ci riguarda si tratta del secondo miglior ristorante
abruzzese, dopo l'Angolo d'Abruzzo a Carsoli ma sicuramente prima
della Taverna dei Caldora a Pacentro. Se passate dalle parti di
Pescara-Chieti vi consiglio vivamente la visita.


Prolet