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Trippini Civitella del Lago (TR) Data recensione : 07/2003 Civitella del Lago e' un paesino di poche case in bella posizione panoramica sul lago di Corbara e la valle del Tevere, a circa 25 km da Orvieto e a 120 km da Roma. Trippini e' uno dei nomi piu' noti della ristorazione umbra. Sulla scorta delle indicazioni di Miogo e Antonio Scuteri (che ringraziamo) prenotiamo per il pranzo di domenica 6 luglio 2003. Arriviamo con leggero anticipo e veniamo fatti accomodare nell'unica sala disonibile, con pareti fiorate e mobili da antica abitazione rurale. Una grande finestra occupa l'intera parete di fondo concedendo una splendida vista sul lago e la Valle del Tevere. Il panorama e' splendido e scegliamo un tavolo vicino alla vetrata. In sala un unico giovane cameriere (il figlio del proprietario), in cucina lo Chef Trippini. I circa 24 coperti disponibile nella sala sono occupati, oltre che da noi, da un altro tavolo di 8 persone. La carta dei vini e' soltanto sufficiente. A parte qualche etichetta costosa (supertuscans e Gaja) non da' molti spunti interessanti. Buona la presenza di vini umbri, scarse le etichette di altre regioni. Ricarichi onesti, intorno all'80%. Optiamo per un "Rosso di Montefalco Riserva 1999 - Caprai" a 42 euro (che in conto ci verra' fatto pagare 40 euro). Il vino viene aperto e servito in modo impeccabile. I bicchieri sono avvinati con molta cura e il vino servito a temperatura perfetta. Il menu prevede tre scelte di degustazione: Degustazione con 4 creazioni di terra (40 euro) Degustazione con 4 creazioni di terra (47 euro) Grande degustazione di 6 creazioni (65 euro) chiediamo in cosa consistano tali degustazione e ci viene risposto che si tratta di "sorprese dello Chef". Amiamo essere padroni del nostro destino e scegliamo dalla carta. In lista presenta prodotti di mare e di terra. Fatta la scelta alla carta ci viene servito un flute di Prosecco e un appetizer come benvenuto dello Chef: piccola piadina con gamberi di fiume, aceto balsamico olio e una salsetta verde che non ricordo. Buono e, per essere un appetizer, abbondante. Arrivano i piatti: - Filetto di tonno in salsa alla menta e fettuccine di carote Ottimo antipasto con tonno ben cotto ma comunque morbido. Sapore delicato. Profitteroles con pate' di fegato d'anatra in julienne d'agrumi e tartufo Avrei volentieri evitato questo antipasto, secondo il mio gusto, stucchevole. Il fegato d'anatra e' davvero troppo sapido. In tutto questo il poco tartufo e' completamente coperto. - Gnocchi di patate farciti di ricotta e menta all'olio di frantoio Buoni, anche se avrei preferito meno menta e parmigiano. Tagliatelle con battuto di anatra nostrana e lamelle di tartufo estivo Piatto semplice ma buono. Abbondante tartufo e qualita' della pasta e della carne molto buona. - Controfiletto di bovino in crosta di patate e funghi porcini In realta' ci viene portato un controfiletto semplice senza crosta di patate e funghi porcini. Il cameriere non ci dice nulla e ce ne rendiamo conto soltanto usciti dal locale. La carne e' molto buona (Angus argentina) e ben cotta (una caratteristica del locale). Maialino da latte al forno con mele al Sagrantino di Montefalco Buon secondo. Semplice ma di grande materia prima. Piacevole il gusto dolce delle mele e della salsa di Sagrantino. Ricotta di Colfiorito con salsa di arance amare e cannella Come pre-dessert scegliamo un formaggio fresco come la riccota servito con una salsa di arance e spolverato di cannella. Piatto di semplicita' estrema e molto, molto gustoso. Tortino caldo di cioccolato fondente con gelato alle mandorle Lo Chef si confronta con una dei dolci piu' diffusi nelle carte dei ristoranti. Ottimo risultato. Baulettto di pesche cotte al Moscato e culis di frutta Buono, fresco e molto estivo. Chiudiamo con due caffe' (buoni) insieme ad una piccola pasticerria offerta dalla cucina. I dolci sono costosi (9 euro) pero' prevedeno l'abbinamento con vini dolci al bicchiere. Nel corso del pranzo ci vengono serviti dei buoni pani caldi all'uvetta e semplici. Da sottolineare la generosita' delle porzioni che ha messo a dura prova la nostra resistenza. Avremmo potuto rinunciare ad uno dei due secondi. Dimensioni giuste per i dolci. Primi e secondi abbondanti. Il servizio (a sala semivuota) e' buono. Le nostre richieste vengono puntualmente assecondate e tra una portata e l'altra non c'e' moltissima attesa (prima del dolce chiediamo una pausa di 10 minuti). Il conto finale e' di 165 euro cosi' ripartiti: 40 euro per il vino 26 euro per due antipasti 24 euro per due primi 40 euro per due secondi 7 euro per il formaggio 18 euro per due dolci 6 euro per due acque minerali 4 euro per due caffe' L'appetizer, il flute di Prosecco e la piccola pasticceria sono stati gentili omaggi. A fine pranzo abbiamo ricevuto la cordiale visita dello Chef con il quale ci siamo intrattenuti per qualche minuto. In ultima analisi una buona cucina che soddisfa sia in termini di qualita' che di quantita'. Ci e' parso che alcune creazioni dello Chef siano da rivedere (evitate il Profitteroles) e che sia preferibile orientarsi verso preparazioni piu' tradizionali. Prezzi abbastanza alti con rapporto prezzo/qualita' non proprio favorevole. Andateci a pranzo in un giorno di sole perche' la vista e' davvero molto bella. Prolet |