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Torre del Saracino Vico Equense (NA) Data recensione : 12/2002 Abbiamo percorso i 250 km che separano Roma da Seiano sull'onda dei commenti positivi letti in Rete e su molte riviste specializzate. Entrati ci ha accolto molto garbatamente Gennaro Esposito. L'ambiente e' molto accogliente, con un numero esiguo di coperti ben distanziati tra loro. Lo chef e' per presente in sala con qualche garbata e intelligente visita ai tavoli. Va detto che in totale i tavoli occupati erano 4 con non piu' di 12 persone. In sala due camerieri molto puntuali e professionali, mai invasivi e molto attenti alle nostre esigenze. Particolari questi, che ci hanno fatto giudicare molto positivamente il servizio. Sul tavolo 4 diversi tipi di pani, tutti buonissimi e caldi, oltre ai grissini. La carta dei vini e' molto vasta e con buona profondita' di annate. Trattandosi di menu di pesce i bianchi la fanno da padroni. I ricarichi mi sono sembrati onesti. Abbiamo ordinato una bottiglia di chardonnay Villa Russiz Grafin de La tour '99. Un vino prodotto in 3500 bottiglie quasi introvabile (almeno per le mie fonti). Era disponibile anche la magnum e un'altra annata. Costo in enoteca 23 euro; costo al ristorante 35 euro. Insomma, un ricarico del 70% su un vino introvabile mi sembra onesto. Io ho ordinato un menu degustazione (l'unico disponibile), mentre mia moglie ha scelto dalla carta. Putroppo la torre del Saracino non ha un sito Web e non ricordo con precisione i nome di piatti. Saro', putroppo, approssimativo. Tra gli antipasti abbiamo degustato baccala' su pure di fagioli (leggermente insipido per i miei gusti), carpaccio di pesce spada (buono), calamari ripieni (ottimi). Tra i primi ravioli con gamberoni (buoni) e gnocchetti alle vongole (buoni). Tra i secondi pesce San Pietro con patate (buono) e una zuppa di pesce (buona). Buoni anche i dolci, ai quali ho abbinato un Sagrantino di Montefalco dolce, ma il risultato non e' stato buono (su questo punto il sommelier poteva consigliarmi diversamente). Per ultimo ho richiesto un Rum soltanto in presenza di cioccolato fondente abbinato. Mi e' stato presentato un ottimo Rum venezuelano (15 anni) e una straondinaria cioccolata di Modica (Sicilia). Tre tipi di cioccolato: al 70% di cacao, al peperoncino e al caffe'. La particolarita' di questo cioccolato e' la presenza di granelli di zucchero mantenuti intatti dalla cottura a basse temperature. Discreto il caffe'. Avremmo gradito una piccola pasticceria in accompagnamento. Il conto finale e' stato di 180 euro in due. Il menu degustazione costa 60 euro e contempla due antipasti, due primi, un secondo e un dolce. Giudizio, tutto sommato, positivo. PS: probabilmente la particolare elaborazione di alcuni piatti e' stata la causa di una "faticosa digestione". Prolet |