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L'altra Bottiglia Civita Castellana (VT) Data recensione : 11/2002 In una domenica di fine novembre 2002 abbiamo percorso gli 80 Km che separano Roma da Civita Castellana incuriositi dalla notorieta' della cantina, ed invece siamo rimasti folgorati dalla cucina. Ambiente elegante e notevole cura dei particolari. Sembra di essere invitati in una casa privata, con tanto di salottino e mobilia in stile. Per entrare si deve suonare il campanello e questo accentua ancora di piu' l'intimita' del locale. Il servizio, discreto e attento, rasenta l'eccellenza anche se i tempi sono molto dilatati (entrati alle 13.30 usciti alle 17.00). Posate, sottopiatti e tovaglie di grande pregio. Ovviamente bicchieri adatti. Pochi coperti ma molto spazio. Tavoli molto spaziosi anche per due e molto distanziati l'uno dall'altro. Partiamo dall'enciclopedica carta dei vini. A mio avviso poco spazio ai vini italiani del sud (notevole il numero di piemontesi e toscani). Grande spazio ai francesi, in particolare ai vini di Borgogna. Una carta troppo tradizionalista per i miei gusti. La recensione del Gambero parla di ricarichi minimi sui vini; non ho avuto la stessa percezione. E' difficile trovare una bottiglia di rosso a meno di 25 euro. Abbiamo ordinato un Nero D'avola Morgante 2001 a 20 euro, quando in enoteca si trova a 9-10 euro. Insomma, un ricarico del 100% non e' proprio minimo, anche se ancora accettabile. Grande profondita' di annate e etichette di grande pregio. Il titolare-sommelier gestisce un'enoteca nella stessa via dove e' possibile trovare rarita' enologiche. Nota di merito per i 3 diversi tipi di pane, oltre agli ottimi grissini. Cucina entusiasmante. Siamo stati subito colpiti da una vellutata di fagioli in attesa degli antipasti. Tra gli antipasti la "Scaloppa di fegato d'Oca con sale grosso e aceto balsamico" e' una vera delizia. Ottimo anche il "Crostino con mozzarella di bufala su zuppetta di zucchine con olio di acciuga". Buoni i primi, ma leggermente sotto le attese dopo gli antipasti. Sublime il capretto al forno (da provare). Molto fornito il carrello dei formaggi che viene presentato per la scelta direttamente al tavolo. Tra i dolci abbiamo degustato Ricotta mantecata con aranci, Crema fredda di pere e Zabaione caldo con Marsala. Tutti molto, ma molto buoni. Sul tavolo un passito di Pantelleria in abbinamento, gentilmente offerto. Con il caffe' viene offerta una piccola pasticceria che conclude in bellezza il pasto. Conto finale: 145 euro in due (io ho preso il menu degustazione di cui non ricordo il prezzo, mia moglie ha ordinata a la carta). Un pranzo eccezionale, almeno secondo i nostri gusti, in un locale molto accogliente. Prolet |