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Il Desco
Verona
Data recensione : 09/2003


** michelin 90 gamberorosso 16,5 espresso salve a tutti!
Visitato sabato 27 settembre 2003
Situato nel cuore del centro storico di verona a pochi passi dall'arena e dal fiume adige,il desco è certamente un ristorante di altissimo livello.
Frequentato per lo più da tedeschi e stranieri in generale,ha conquistato,giustamente,un posto d'onore in tutte le guide 'mangerecce' nostrane e non solo.
L'ambiente è indubbiamente raffinato,anche se in alcuni piccoli particolari, sia in sala che nei bagni,denota una certa trascuratezza(peccati veniali,intendiamoci).
Unica vera pecca,imho,è la distanza,davvero minima,tra i tavoli.
Io e la mia ragazza mangiavamo praticamente di fianco ad un'altra coppia. Il servizio è di altissimo livello;coordinato dalla (bella e raffinata) moglie del patron elia rizzo,anna,non ha avuto alcuna sbavatura nel corso della serata,e si è distinto per gentilezza e competenza. Davvero bravi.
Riguardo ai menu,quello delle vivande conta circa 6/7 antipasti,altrettanti primi e secondi,suddivisi in carne e pesce .I prezzi(stranamente livellati tra tutte le pietanze) vanno dai 26 ai 36 euro mentre i dolci(una decina) sono a 18 euro.
La carta dei vini è davvero enorme,con buona profondita' di annate per alcuni 'grandi'.
Scegliamo un hermitage chante alouette 1996 di m.chapoutier a 73 euro.
Comunque noi optiamo per il validissimo menu degustazione(6 portate) a 108 euro.
1)al tavolo viene portata come appetizer una straordianria mousse di gorgonzola,un ottimo burro e una grande varieta' di pani caldi(ottimi),il tutto acompagnato da uno champagne(versato 2 volte) gentilmente offertoci.
Il secondo appetizer è un assaggio di mousse di baccala su letto di polenta calda.senza dubbio la cena è iniziata alla grande.
2)l'antipasto prevedeva degli scampi fritti con verdurine di stagione.buonissimo anche questo piatto,con la frittura degli scampi leggera ma saporita.materia prima eccezionale.
3)come primo il menu prevedeva delle stelle filanti di pasta con calamaretti(davvero mignon) zucchine e olive.le stelle filanti altro non erano che delle tagliatelle al nero di seppia.risultato cromatico e gustativo nuovamente sorprendente.peccato che era davvero un assaggio.
4)il secondo primo erano dei ravioli con ripieno di crema di piselli con tartufo nero(poco saporito) e petto e coscia di quaglia(eccezionali).il piatto era molto buono nel suo complesso.
4a)la mia ragazza chiede il cambio(accettato volentieri) e opta per degli gnocchi al pomodoro con fonduta di burrata pugliese e astice.ottimi ma un tantino sapidi.
5)il secondo di pesce prevedeva dei gamberoni(che qualita'!) con crema di melanzane.senza dubbio anche con questo piatto siamo all?eccellenza.
6)il secondo di carne è stato invece un grande brasato di guanciale all'amarone con tortino di cipolline e polenta.nulla da eccepire.per accompagnare il piatto ci è stato offerto un bicchiere di amarone di un piccolo produttore veronese(molto interessante come prodotto pur essendo un '99).
7)per dolce la mia ragazza ha mangiato la torta al cioccolato con gelato alla crema prevista dal degustazione(gustosissima).
7a)io ho invece chiesto il cambio(anche in questo caso nessun problema) per una cassata siciliana(ottima) con gelato al pistacchio(che sapore!),insalata di arancia e frutta candita. 8)e per chiudere in bellezza piccola pasticceria di altissimo livello.
Con i dolci sono stati offerti il dindarello di maculan e il recioto i capitelli di anselmi.
A fine pasto sono stato inoltre omaggiato di un armagnac saint vivant(da me richiesto)
Che dire? Un'esperienza sotto tutti i punti di vista eccellente,appagante. Nessuna sbavatura né per il servizio né per la cucina.
Il desco è stato e resta uno dei migliori ristoranti italiani,senza alcuna ombra di dubbio. Conto finale 294 euro(216 per i 2 degustazione 73 per il vino e 5 per l'acqua).
Sono stati offerti:1)champagne(versato 2 volte),l'amarone con il secondo di carne,i passiti sul dolce,l'armagnac a fine pasto. Magari in tutti i grandi ristoranti ci fosse quest'attenzione verso il cliente.
Saluti a tutti


Fabio Fiorillo