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Ristorante Albergo Dolada Via Dolada, 21 32010 Plois di Pieve d’Alpago (Belluno) Tel. 0437-479141 Data recensione : 09/2003 Un periodo delle ferie estive di quest’anno l’abbiamo dedicato, la mia compagna ed io, al turismo enogastronomico nel triangolo composto dal Veneto, Trentino-Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia. La nostra prima tappa è stata nel Veneto e Vi racconto della serata alla “Dolada” posto meraviglioso alle falde del monte che porta lo stesso nome. Il ristorante, che fa parte delle Soste, è provvisto anche di 7 piccole camere (una per ogni colore dell’iride), carine ma paragonabili ad un normale albergo a 3 stelle. Il luogo è veramente incantevole dal punto di vista paesaggistico, ampi pascoli, vette incontaminate, verde, pace e tranquillità dappertutto. Immancabilmente le fotografie che ho scattato sono risultate come le cartoline che la nonna mi inviava dalle sue vacanze estive [forse stò veramente invecchiando]. Veniamo al ristorante ed al cibo. Un’ampia sala, divisa in 3 o 4 settori, è a disposizione dei circa 40 coperti, tavoli ben distanziati con apparecchiatura elegante che però nelle versione a due posti, a causa degli ampi tavoli rotondi, risulta essere quasi spoglia. Appena seduti ci viene offerto un bicchiere di Pinot Bianco “Schulthauser” di San Michele Appiano, che, però, ritroveremo nel conto. Il menù propone due degustazioni una più piccola e l’altra con più portate entrambe, purtroppo, legate alla totalità del tavolo. Abbiamo scelto la piccola ed è iniziata la cena. Il “bocconcino di benvenuto” è stato una “Terrina di zucchini e porri” decisamente buona e gustosa. Antipasto composto da “Sella e tartare di salmone” affumicato da loro; prendendo a prestito una pubblicità “un piatto piatto”. La prima portata è stata “Spaghetti di farro con zucchini e funghi” decisamente buoni con i sapori degli zucchini e dei funghi (finferli? spugnole?) ben differenziati in bocca, senza sapori aggiunti in evidenza (burro, panna o altro). Come pietanza il menù proponeva il “Percorso ragionato dell’agnello d’Alpago” e comprendeva Aspic di cervello – Frattaglie – Fegato – Filetto e Spiedo di Spalla. Un piatto da mangiare con calma, i sapori non sono così diretti nel palato come potrebbe sembrare e le piccole porzioni rendono un po’ meno pronta la degustazione. Ottimo il pre-dessert “Zuppa inglese con ananas” Molto buono anche il dessert “Crema bruciata con fragoline” La piccola pasticceria (normale) ha accompagnato il caffè. Ampia la carta dei vini con ricarichi “generosi”. Molte bottiglie della zona e molte etichette del produttore Edi Kante del quale, esposte nella sala, vi sono una o due pitture. Ho scelto uno Chardonnay Ciampagnis Vieris ’00 di Vie di Romans, decisamente all’altezza. Ottimo il servizio sempre pronto e professionale, le bevande, collocate nel tavolo di servizio, non sono mai mancate anche ad uno come me che beve 2 litri d’acqua a pasto. Prezzo della cena euro 154,40 per due persone, compreso un distillato che ci è stato servito nel giardino a fine serata. Ziongiu |